L'AQUILA-SAMBENEDETTESE SERIE D - Gli scontri sono avvenuti a fine partita
Cosa succede quando il calcio, il gioco più bello del mondo, si trasforma in un campo di battaglia? È quanto accaduto al termine della partita tra L'Aquila e Sambenedettese, derby abruzzese di Serie D che ha visto gli ospiti imporsi con un netto 3-0, ma che ha avuto un epilogo ben più tumultuoso alla fine dell'incontro. Un pomeriggio che avrebbe dovuto essere all'insegna dello sport si è trasformato in un teatro di tensioni e scontri tra tifoserie, sollevando interrogativi importanti sulla gestione della sicurezza negli stadi.
LA PARTITA: UNA VITTORIA SENZA APPELLO La Sambenedettese, guidata dal sapiente tecnico Ottavio Palladini (indimenticata bandiera del Pescara tra A e B), ha dominato la scena allo stadio Gran Sasso d'Italia, infliggendo una sonora sconfitta ai padroni di casa e salendo così a 12 punti in classifica prenotando la promozione in Serie C. Con un gioco fluido e incisivo, gli ospiti hanno saputo capitalizzare le occasioni, lasciando poco spazio alle repliche de L'Aquila. Il risultato finale di 3-0 (reti di Chiatante, Guadalupi e Kerjota) non lascia spazio a dubbi: la superiorità della Samb è stata evidente, con un'organizzazione tattica impeccabile e una determinazione che ha annichilito gli avversari. Ma mentre il campo decretava i vincitori, sugli spalti si preparava un altro tipo di confronto.
TIFOSERIE IN SUBBUGLIO: QUANDO LA PASSIONE DIVENTA CONFLITTO Il deflusso dallo stadio si è trasformato in un momento critico, con le due tifoserie che sono venute a contatto in un clima di forte tensione. La gestione degli accessi e dei percorsi di uscita non è stata delle migliori, contribuendo all'insorgere dei disordini. In particolare, la decisione di far attraversare il campo ai tifosi sambenedettesi, inizialmente posizionati in tribuna laterale, ha creato le condizioni per potenziali scontri. Difatti è stato proprio in questo momento che alcuni tifosi de L’Aquila, dalla propria curva, hanno scavalcato i cancelli e si sono diretti verso la curva ospiti, scatenando gli scontri. Una scelta discutibile che ha messo a dura prova la sicurezza dell'evento.
LA PRONTA REAZIONE DELLE FORZE DELL'ORDINE Fortunatamente, l'intervento tempestivo delle forze dell'ordine ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente. Dopo circa 10 minuti di concitazione si è riusciti a separare le due fazioni, ripristinando la calma e scongiurando conseguenze più gravi. Tuttavia, l'episodio solleva interrogativi importanti: come garantire la sicurezza durante gli eventi sportivi? È possibile prevenire situazioni simili con una migliore organizzazione? Questo incidente mette in luce la necessità di una gestione sempre oculata e attenta degli eventi sportivi, dove la passione per il calcio non dovrebbe mai sfociare in violenza. Il match tra L'Aquila e Sambenedettese ci ricorda che, sebbene il calcio sia un campo di battaglia metaforico, le vere battaglie dovrebbero restare confinati al terreno di gioco, dove l'unico avversario è il pallone.
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