CAMPOBASSO SERIE C - Piero Braglia ha iniziato la propria carriera da allenatore nel 1989 ed era approdato in Molise la scorsa estate
Cosa succede quando una squadra di calcio decide di cambiare rotta nel bel mezzo della stagione? È il caso del Campobasso nel Girone B di Serie C, che ha recentemente esonerato l'esperto Piero Braglia (allenatore in pista sin dal 1989, con il primo campionato vinto ai tempi della Colligiana in Serie D nella stagione 1990-1991) per affidare la panchina a un volto nuovo, Fabio Prosperi, a sua volta dimessosi dalla Pianese lo scorso dicembre nell'anno del debutto da tecnico tra i Professionisti. Per l'allenatore di Grosseto, ex bandiera del Catanzaro in Serie A nei primi anni '80 è stato fatale l'1-1 interno con il Gubbio, curiosamente la squadra che aveva allenato nelle precedenti 2 stagioni.
UN ESONERO SOFFERTO E NECESSARIO Nella sala stampa dell'Avicor Stadium, il presidente del Campobasso, Matt Rizzetta ha fatto il punto della situazione domenica 26, spiegando le ragioni dietro l'esonero di Braglia. «Abbiamo deciso di esonerare Braglia nella tarda serata di ieri» ha dichiarato Rizzetta, sottolineando quanto la decisione sia stata sofferta ma inevitabile. Nonostante l'investimento significativo nello staff tecnico e la scelta di un allenatore esperto, i risultati non sono arrivati. «Abbiamo preso 7 cartellini rossi fra dirigenti e giocatori nelle ultime tre giornate» ha aggiunto il presidente, evidenziando un clima di nervosismo che ha contribuito alla decisione.
LA SCELTA DI PROSPERI: UNA SCOMMESSA SUL FUTURO Fabio Prosperi rappresenta una nuova speranza per il Campobasso. Un allenatore giovane, protagonista nel ritorno tra i Professionisti della Pianese la scorsa stagione, con un buon rapporto con i giovani giocatori, e un profilo che incarna i valori che la società vuole portare avanti. «Abbiamo battuto la concorrenza dell'Ascoli» ha affermato Rizzetta, sottolineando oltretutto la necessità di calma e tranquillità in un momento cruciale della stagione. La scelta di Prosperi non è solo una mossa tattica, ma anche strategica, con un occhio attento al futuro. Anticipando quelle che sarebbero state poi le mosse dei marchigiani, che hanno virato infine su Mirko Cudini.
LA VISIONE A LUNGO TERMINE DEL CAMPOBASSO Il Campobasso non vuole rischiare troppo nel breve termine, ma piuttosto costruire una squadra solida e vincente per il futuro. «Noi agiamo a lungo termine» ancora Rizzetta, spiegando che la società sta cercando di rinnovare il contratto con Di Nardo, un giocatore che potrebbe diventare una bandiera per il club. L'obiettivo principale rimane la salvezza, con il club attualmente a +3 sulla zona play out, ma con la convinzione che ci siano in rosa giocatori talentuosi in grado di fare la differenza. A livello tecnico il club molisano ha deciso di rinnovare parte del suo stafftecnico, puntando su volti nuovi e locali. Un cambiamento che promette di portare freschezza e determinazione, ingredienti essenziali per affrontare le sfide future.
DI GIACOMO E VASSALLI: L'ORGOGLIO MOLISANO A supportare mister Prosperi ci saranno Umberto Di Giacomo, allenatore in seconda di Isernia, ed Emanuele Vassalli, preparatore atletico di Rotello. Due figure che non solo portano competenza e professionalità, ma anche un forte legame con il territorio. Il nuovo stafftecnico non si ferma qui. Accanto ai nuovi arrivi, il Campobasso ha confermato altre figure chiave. Vito Blanco, preparatore atletico specializzato nel recupero degli infortunati, e Giuseppe Di Santo, match analyst, continueranno a dare il loro prezioso contributo. Infine, Christian Tosti rimane una garanzia per l'allenamento dei portieri, assicurando che gli estremi difensori siano sempre pronti a dare il meglio.
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