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Lutto

Fece debuttare Diamanti, Maccarone e Antonini, addio allo storico patron in sella per 42 anni

Una lunga avventura iniziata nel 1979 e terminata nel 2021, alti e bassi e una promozione in Serie B sfiorata

PRATO - PRESIDENTE ANDREA TOCCAFONDI

Andrea Toccafondi con il Prato ha conquistato anche la Coppa Italia di Serie C nella stagione 2000-2001

Cosa rende un presidente di calcio indimenticabile? È forse la capacità di trasformare una squadra in una famiglia, di far sentire ogni giocatore parte di un progetto più grande? Andrea Toccafondi, storico presidente del Prato, ha incarnato tutto questo e molto di più. Scomparso mercoledì 29, lascia un'eredità che va ben oltre i confini del campo da gioco, un'eredità fatta di passione, dedizione e amore per i colori bianco e azzurro. La sua è stata un'avventura al timone durata oltre 40 anni, dal 1979 al 2021 come presidente e proprietario del team toscano.



SUBITO UN SUCCESSO
L'avventura di Toccafondi alla guida del Prato inizia nella stagione 1979-1980 con la vittoria del campionato di Serie C2 e la promozione in Serie C1. Arriva poi una retrocessione ma la storia del club toscano sarà comunque una lunga avventura sempre vissuta nel mondo dei Professionisti, a cavallo tra la terza e la quarta serie. Il massimo raggiunto dal Prato sarà il 3° posto in Serie C1 nella stagione 1988-1989, in un torno che vede le promozioni delle blasonate Reggiana e Triestina, con i biancoazzurri arrivati a soli 2 punti dal 2° posto che sarebbe valso il salto in Serie B per l'assenza di play off all'epoca nei regolamenti dei campionati di seconda serie. A conti fatti risulta fatale il ko con la Reggiana dell'ultima di campionato. Allenatore era Giovanni Meregalli, il tecnico della prima promozione del 1980.

UN CALCIO DI VALORI E CARISMA: I PROTAGONISTI
Non si contano i giocatori di valore che hanno vestito la maglia del Prato nell'era di Toccafondi tra i Professionisti. A partire da Roberto Vieri (padre di Cristian), per proseguire con Vincenzo Esposito (calciatore per 8 anni e allenatore per oltre un decennio), Fabrizio Lorieri, Stefano Chiodi, Fabrizio Gorin, Enzo Gambaro, Gianluca Berti, Roberto Paci, Paolo Tramezzani, Pietro Parente, Giuseppe Argentesi, Roberto D'Aversa, Denis Godeas, Massimo Oddo, Massimo Maccarone, Luca Antonini, Alessandro Diamanti, Francesco Tavano. Fu vinta anche una Coppa Italia di Serie C nella stagione 2000-2001 ed è proprio nel lungo periodo di reggenza Toccafondi che scese in campo l'attuale primatista di presenze con la maglia del Prato, il centrocampista Giuliano Lamma, sceso in campo in biancoazzurro 332 volte.



UN LEGAME INDISSOLUBILE CON LA CITTÀ
Un pezzo di storia vera di Prato, dunque, proseguita anche con il figlio Paolo, che in società ha praticamente rivestito ogni ruolo: da raccattapalle a portiere tra Serie C1 e Serie C2 con circa 200 presenze, fino a presidente in due riprese fino al 2021. In quell'anno appunto, dopo anni nei Dilettanti in seguito alla retrocessione del 2018, si registra il passaggio di consegne. Il Prato infatti passa a Stefano Commini, attuale numero uno. Nei 42 anni di reggenza Toccafondi molti alti e bassi, un rapporto con la tifoseria buono nei primi anni, ma deterioratosi strada facendo per la difficoltà a mantenere lo standard dei primi tempi. Di impatto le scelte negli ultimi anni di lasciare Prato e di andare a giocare a Sesto Fiorentino e a Montemurlo.



IMPRENDITORE DI SUCCESSO 
Alle spalle della sua carriera da presidente, una più che soddisfacente carriera imprenditoriale. I Toccafondi, pratesi doc, hanno costruito un impero in Lombardia, per l’esattezza a Madone, in provincia di Bergamo dove gestiscono un’importante azienda di trasporti e logistica, la Koiné Spa, presente anche a Calenzano in provincia di Firenze e con filiali in varie parti d'Europa. Andrea Toccafondi si era trasferito a Bergamo ormai da circa 3 decenni, mentre il figlio Paolo era rimasto di più sul territorio diventando poi anche presidente del Livorno, sempre in Serie D. L’ultimo saluto all'imprenditore toscano avverrà sabato 1 febbraio, alle 16, alla chiesa di Santa Maria della Pietà a Prato. Sulla bara, secondo le sue volontà, ci saranno i colori biancoazzurri.

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