INTER - Giuseppe Marotta, presidente del club nerazzurro, è pronto a varare il progetto dell'Under 23 in Serie C
In caso di iscrizione (sempre più probabile) sarà l'Inter Under 23 a partecipare al campionato di Serie C in luogo di una squadra non ammessa al campionato dopo aver presentato domanda. È questo quanto aleggia nell'aria dopo la recente riunione del Consiglio Federale della FIGC. Con l'avvicinarsi della nuova stagione sportiva i criteri di ripescaggio sono stati definiti, e le squadre in attesa di una seconda chance sono pronte a giocarsi le loro carte. Si procede con una conferma dei criteri già adottati nell'estate 2024 quando fu inserito nell'organico delle 60 squadre il Milan Futuro.
LA GERARCHIA DEL RIPESCAGGIO: CHI HA LA PRECEDENZA? Nel mondo del calcio, come nella vita, ci sono delle gerarchie da rispettare. E quando si parla di ripescaggi in Serie C, la FIGC ha stabilito un ordine ben preciso. In caso di vacanza di organico, la priorità sarà nuovamente data alle eventuali nuove seconde squadre di Serie A. Questo significa che le squadre giovanili delle grandi società potrebbero avere l'opportunità di mettersi in mostra in un campionato professionistico. A meno di colpi di scena la new entry dovrebbe essere l'Inter, che sta già cercando un campo di gioco per la propria Under 23 e come responsabile del progetto dovrebbe affidarsi a Dario Baccin, già vice del direttore sportivo Piero Ausilio. Ma cosa succede se non ci sono seconde squadre disponibili? In questo caso, le società in graduatoria di ripescaggio in arrivo dalla Serie D avranno la possibilità di fare il grande salto. E se anche queste dovessero mancare all'appello, le squadre retrocesse dalla Lega Pro potrebbero sperare in un ripescaggio. Insomma, una vera e propria scalata verso il sogno della Serie C.
CRITERI INVARIATI: LA CONTINUITÀ DELLA FIGC La FIGC ha deciso di mantenere i criteri di ripescaggio dello scorso anno. Una scelta che garantisce continuità e trasparenza nel processo di selezione. Pur creando qualche scontato malumore tra i club di Provincia. Lo scorso anno, ad esempio, il Milan Futuro ha beneficiato di questi criteri, occupando l'unico posto vacante lasciato dall'Ancona, costretta a ripartire dalla Serie D. Un esempio di come la priorità data alle seconde squadre possa portare nuove energie nel campionato. Beffate invece realtà che avevano vinto i play off della Serie D, come il Siracusa, che sarebbe stato in pole in caso di scelta della prima ripescata partendo dalle squadre dilettantistiche.
RIAMMISSIONI E SECONDE SQUADRE: LE NUOVE REGOLE DEL GIOCO Non solo ripescaggi, ma anche riammissioni. Il Consiglio Federale ha approvato i criteri e i termini per le eventuali riammissioni ai campionati di Serie A e B per le società retrocesse. Un'opportunità per chi ha vissuto l'amarezza della retrocessione di tornare a competere ai massimi livelli. Inoltre, sono stati definiti i criteri, i termini e le procedure per la determinazione della graduatoria delle eventuali seconde squadre che si candidassero all'integrazione dell’organico in Serie C 2025-2026. Un segnale chiaro che la FIGC crede nel progetto delle seconde squadre come serbatoio di talenti per il calcio italiano. Il caso del Milan Futuro dimostra come i ripescaggi possano essere un'opportunità per le società di investire sui giovani, offrendo loro un palcoscenico importante per crescere e migliorare. Un modello che potrebbe essere seguito da altre grandi squadre, pronte a scommettere sui loro vivai.
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