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Serie C

A soli 65 anni ci lascia un mito del calcio Professionistico, idolo e bandiera di un'intera Regione

Ben 20 stagioni tra B, C1 e C2 e anche un Europeo in Nazionale al fianco di Baresi e Tassotti

OLBIA CALCIO - ERNESTO TRUDDAIU

Ernesto Truddaiu in carriera ha giocato per 10 stagioni con l'Olbia ed ha militato tra i Professionisti anche in Varese, Paganese, Cavese, Nocerina, Cosenza, Reggina, Ternana e Reggiana

La sua è stata una di quelle storie calcistiche che hanno del mitologico, vissuta in giro per la Penisola e soprattutto nella sua amata Sardegna. In un calcio Professionistico ben diverso da quello attuale, dove la bravura era riconosciuta e chi meritava veniva gratificato con l'avanzamento di categoria. Per questo motivo era amato Ernesto Truddaiu, storico capitano dell'Olbia e giocatore che seppe anche stringere legami con altre tifoserie d'Italia per la sua generosità in campo. Aveva 65 anni ed è scomparso improvvisamente nella notte tra venerdì 31 gennaio e sabato 1° febbraio. Una folla ha partecipato ai suoi funerali domenica 2 proprio ad Olbia, la città di cui è stato simbolo calcistico per 9 stagioni, e non sono mancati cori e fumogeni per ricordarlo. Con chiaramente la presenza di amici ed ex compagni di squadra. 

OLBIA CALCIO - RICORDO ERNESTO TRUDDAIU

OLBIA CALCIO - Il ricordo di Ernesto Truddaiu tramite la pagina Facebook del club gallurese

Si diceva della Sardegna. Originario di Sedini in provincia di Sassari, nato il 3 gennaio 1960, Truddaiu si trasferisce presto ad Olbia ed entra nel settore giovanile del club gallurese facendosi subito notare. Tant'è che nella stagione 1975-1976 debutta già in prima squadra in Serie C e colleziona presenze anche nel campionato successivo. La sua carriera si svilupperà come libero vecchio stampo, capace di essere ruvido negli interventi e allo stesso tempo di giocare la palla, ruolo intercambiabile all'epoca con quello di centrocampista centrale. Nell'annata 1977-1978 eccolo sul continente, con il Varese in Serie B, successivamente ecco l'approdo alla Reggina in Serie C1 dove se la cava più egregiamente nonostante le pressioni di una calda piazza del Sud e colleziona 30 presenze. Poi 3 stagioni in Campania tra Cavese (2 stagioni) e Paganese nelle quali si conferma buon giocatore di terza serie. 

Si diceva del merito. Quel merito che lo porta anche a partecipare agli Europei Under 18 in Polonia nella Nazionale di categoria con al fianco Franco Baresi e Mauro Tassotti, classe 1960 anche loro che faranno ben altra carriera ad altissimi livelli. Il giro per l'Italia della terza serie lo porta successivamente a giocare con Cosenza, Reggiana e Ternana, tutte piazze molto esigenti, per poi tornare in Campania e vestire la maglia della Nocerina (2 stagioni, la prima delle quali in Serie C2). Nella stagione 1987-1988 ecco il ritorno a Olbia, forse proprio nel momento giusto per diventare un'icona del club, che lascerà poi definitivamente nel 1996 con un intermezzo di una stagione ancora alla Nocerina.

PAGANESE - RICORDO ERNESTO TRUDDAIU

PAGANESE - Il club campano ricorda Ernesto Truddaiu, azzurrostellato nella stagione 1980-1981

Truddaiu con il club gallurese colleziona 238 presenze in campionato (giusto un'incollatura dietro all'attaccante Daniele Ragatzu, giocatore simbolo dell'Olbia negli ultimi anni) e trascorre la parte finale della sua carriera facendo da chioccia a molti giovani al pari di un'altra bandiera della società come Massimo Mariani. Negli ultimi anni da libero è l'ultimo baluardo difensivo di retroguardie arcigne, ma è anche giocatore che sa prendersi responsabilità importanti quando c'è da fare sul serio. Come tirare rigori che possono valere una partita, vedi quello realizzato in casa della Pro Vercelli nella stagione 1994-1995 al portiere-saracinesca Sandro Beccari per l'1-0 finale dell'Olbia a tempo ormai scaduto con i tifosi locali inferociti e praticamente a bordo campo pronti a impedire l'uscita dell'arbitro (assediato per più di un'ora negli spogliatoi), reo di essersi inventato il penalty a loro dire. Tant'è che a fine carriera i gol segnati saranno una trentina. 

La parte finale del suo percorso nel mondo del calcio è infine nel Castelsardo e nel Santa Teresa di Gallura nel Campionato Nazionale Dilettanti. Successivamente l'ex libero dell'Olbia resta nel mondo del calcio come allenatore a livello locale, per poi ritirarsi a vita privata continuando comunque ad essere attivo come commentatore calcistico anche sui social oltre che in ambito locale con amici e compagni di una vita. Immediati e molteplici i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia a partire da domenica 1° febbraio. Truddaiu è stato ricordato da molte società sarde, oltre che da tanti ex compagni di squadra. E alle sue esequie idealmente c'era tutta la Sardegna, pronta a ricordare un giocatore che ha saputo rappresentare con orgoglio la sua terra di nascita. 

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