Under 17 A-B
05 Febbraio 2025
Gioca 1000 partite con la Juventus e segna 110 gol, il talento 2008 è già una bandiera!. Matteo Vitrotti in foto
Nel mondo del calcio si sente sempre più spesso che mancano le bandiere di una volta. I Totti, i Del Piero, i Maldini per intenderci. In sostanza, sta venendo sempre meno quel senso di appartenenza che lega un calciatore ad un'unica squadra, che dovrebbe rappresentare l'amore di una vita intera. Ma del romanticismo, in questo sport, per fortuna, ne è rimasto ancora. Il grande esempio è quello di Matteo Vitrotti, difensore classe 2008 della Juventus Under 17. Il rapporto tra Vitrotti e la Vecchia Signora è quasi indissolubile: da quando aveva 7 anni Matteo veste i colori bianconeri con orgoglio. L'orgoglio ha ripagato con tante soddisfazioni, l'ultima: le 1000 presenze all'interno del settore giovanile in tutte le competizioni e amichevoli, in cui ha trovato in totale 110 gol. Al JMuseum dovrebbe esserci anche la sua maglia appesa.
Tutto ha inizio a partire dalla stagione 2015-2016, un'annata di semi-rivoluzione in casa Juve dopo la finale di Champions League persa a Berlino contro il Barcellona, la stessa in cui Matteo entra a far parte delle giovanili bianconere (nella categoria Piccoli Amici) a soli 7 anni e dopo quasi un anno di provini. Infatti, dall'ottobre del 2014 al giugno del 2015, come racconta suo papà Stefano, ogni lunedì Matteo andava ad allenarsi sui campi della Juventus ma, non essendoci ancora una vera e propria squadra, Matteo giocava con la J-Star, la vecchia Scuola Calcio affiliata con Madama.
«Lui è un leader silenzioso - spiega papà Stefano - è stato a lungo il capitano della squadra. All'interno dello spogliatoio riesce a creare un legame importante con tutto il gruppo, che cerca di gestire ma facendolo in maniera tranquilla e senza far sentire troppo la voce. Matteo dimostra tutto il suo meglio in campo». Vitrotti è l'esempio lampante di juventinità all'interno di una rosa internazionale, quel DNA necessario per coltivare i valori di una società, trasmesso di generazione in generazione, un senso di appartenenza appreso nei trascorsi e respirato nei corridoi di Vinovo. Tra i più "anziani" del gruppo dei 2008, insieme a Matteo, sono rimasti solo Stefano Precupanu e Stefano Specker.
Matteo Vitrotti in un torneo giocato a Rosta nel 2015
Sin dagli albori, ad ogni età il suo ruolo è stato quello del difensore centrale. Velocità e tecnica sono le sue due caratteristiche principali; per l'allenatore della Juventus Matteo Cioffi è diventato un tassello imprescindibile in campo: al centro della difesa a tre, Matteo, grazie alle sue leve lunghe, è impeccabile negli anticipi e nei recuperi palla, in cui riesce a primeggiare anche non essendo uno dei più alti. Protagonista già in estate nel torneo Vit'ali Daraselia Cup giocato in Georgia e vinto dai bianconeri in finale per 1-0 contro il Valencia, Vitrotti ha, però, riportato una frattura alla mano destra. Per questo piccolo infortunio, salta le prime 4 partite di campionato per recuperare al meglio, tornando ad essere schierato in pianta stabile già da metà ottobre. I minuti collezionati in questa stagione sono 740' minuti in 8 gare su 11 giocate da titolare.
Nella partita contro la Carrarese del 26 gennaio vinta 7-1 dalla Juve, Matteo ha raggiunto un record non da tutti: le 1000 presenze nel settore giovanile juventino. Suo padre Stefano racconta: «Matteo è rimasto contento di questo traguardo, è molto orgoglioso. Ma è un ragazzo molto umile, non si è fatto distrarre ed è concentrato sul presente e sul futuro». Chiamasi "mentalità". In queste 1000 gare, sono 110 i gol segnati tra amichevoli, competizioni e campionato, anche se negli ultimi tre anni è rimasto a secco. Le reti conteggiate sono, dunque, per lo più risalenti agli anni di Scuola Calcio e Under 13.
Parlavamo di mentalità, e per un ragazzo che sogna di vincere la Champions è quasi una prerogativa: «Anche se c'è ancora tanta strada da fare, il suo sogno è, ovviamente, quello di esordire con la Prima Squadra della Juventus, ma l'obiettivo principale di Matteo - afferma suo padre Stefano - è, inizialmente, quello di giocare ed entrare nel calcio professionistico. Poi, se consideriamo il suo desiderio, sarebbe quello di vincere la Champions League». Nonostante possa sembrare solo utopia pensarlo, l'esordio in Prima Squadra non è mera immaginazione. Basti pensare al suo pari età Francesco Camarda del Milan, anch'egli - come Vitrotti - un classe 2008, che ha già collezionato 152' in Serie A. Lo stesso Camarda che Matteo ha affrontato e contrastato più volte in amichevole contro i rossoneri: ciò dimostra come i sogni, alla fine, possono essere davvero realtà.
A sinistra Francesco Camarda (maglia nera e rossa del Milan), a destra in bianconero Matteo Vitrotti, in azione durante un'amichevole nella stagione 2017-2018