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Primavera Tim Cup

Longoni fa due miracoli, Mosconi è un vero rapace e Liberali è uno spettacolo: le pagelle del derby

Non bastano i 90 minuti regolamentari per decidere il derby della Madonnina: a risolverla dagli 11 metri è Gioele Perina

Eletu e Topalovic

INTER-MILAN PRIMAVERA TIM CUP • Eletu e Topalovic, tra i migliori interpreti del derby di Tim Cup

Per continuare a sognare. Per prendersi le chiavi della città. Per accedere alle semifinali della Primavera Tim Cup. Un buon mix di motivazioni e presupposti per dare vita a una sfida epica, storica, che non ha affatto deluso le aspettative. Perché il 2-2 che si è visto a Interello è qualcosa di spettacolare, qualcosa di raro. Liberali fa magie in mezzo al campo, Mosconi inizia così così ma segna un bellissimo gol, Berenbruch porta in vantaggio i nerazzurri nella ripresa, ma a deciderla ci pensano Longoni e Perina. Il derby è sempre uno spettacolo: Milano è rossonera!

LE PAGELLE

INTER
Calligaris 6
Non è costretto a chissà quale parata, anzi. Sta di fatto che ogni volta che serve lui c’è, è presente. L’importante in fondo è questo. Inoltre dà indicazioni ai compagni per tutta la partita, per far girare al meglio la squadra. Si vede la sua esperienza, condita anche da molte panchine in Serie A. Ipnotizza Liberali dagli 11 metri: è l’angelo custode della squadra di Zanchetta.
Aidoo 6.5
Soffre molto la presenza esperta di un avversario come Magni, ma alle prima due occasioni buone fa male al Milan: prima con una cavalcata terminata con un tiro sul primo palo, poi con un’altra sgaloppata ed il conseguente cross che porta al gol di Mosconi. È la freccia più pungente dei nerazzurri, non a caso le convocazioni in Champions League, in Serie A e l’esordio in Coppa Italia contro l’Udinese.
Re Cecconi 5 
Troppa confusione nella sua testa. Il motivo? Due ragazzi che portano sulle spalle i seguenti nomi: Liberali e Bonomi. Per fermare il primo mentre corre come un treno a campo aperto è costretto all’ammonizione. Per fermare il secondo deve ancora trovare un modo, probabilmente al prossimo derby: il tunnel sul primo gol dei rossoneri lo farà dormire male, almeno per stanotte…
5’ st Garonetti 6 Entra molto bene in partita, per sostituire Re Cecconi, costretto ad uscire per un infortunio. Partita precisa, attenta, gestita molto bene dal classe 2006.
Alexiou 5.5 Sbaglia un sacco di passaggi in avvio di gara e perde palla davanti all’area facendo arrivare Magni al tiro. Insomma, l’ansia del derby può giocare anche questi brutti scherzi. Sta di fatto che il greco non è quello di sempre. Per intenderci, quello degli interventi sempre aggressivi ma puntuali, delle coperture precise. In alcune partite può capitare…
Cocchi 6.5 Partiamo dall’autogol sfortunato. Perché se ti trovi nel posto sbagliato al momento sbagliato, di sfortuna si tratta. O forse di destino, quello che non gli ha permesso di mettere a segno una rete che sarebbe meritata, dati i tre tiri rivolti verso la porta di Longoni. Lo stesso che gli ha permesso di servire l’assist del vantaggio con una punizione perfetta dall’altro lato del campo per Berenbruch.
Berenbruch 7 Un inizio in salita, data la gran fisicità portata dai rossoneri in campo. Poi si ambienta e riesce a mostrare tutto il suo repertorio, che sappiamo essere ampio e di grandissimo potenziale. Nella ripresa mette in difficoltà i rossoneri, trovando anche un bellissimo gol, sesto tra campionato e Coppa Italia: lasciato solo da Magni, con un piattone preciso imbuca Longoni.
Zanchetta 6.5 Metronomo del centrocampo nerazzurro, ormai è risaputo. Detta i tempi alla squadra e quando nel primo tempo non è in partita lo si nota molto. Nella ripresa cambia la musica, l’Inter trova due gol che passano anche dai suoi piedi. Chiamatelo pure “il direttore d’orchestra”. (40’ st Bovo 6.5).
Topalovic 6 Lo sloveno ha nei piedi una qualità immensa. Si gira nello stretto senza problemi, anzi. Per non parlare dei suoi passaggi sempre precisi e mai banali. Belle le diagonali, belli i lanci, bello tutto. L’Inter con lui ha fatto un affare, dimostrando ancora una volta di saper vederci lungo.
24’ st Venturini 5 Entra e dopo appena 60 secondi causa il rigore travolgendo Eletu, per sua fortuna poi sbagliato da Liberali.
De Pieri 6
Non nella sua forma migliore. Non una delle sue migliori prestazioni. Senza dubbio pericoloso e costituisce la cosiddetta “gatta da pelare” prima per Magni, poi anche per Perera. Le sue qualità sono ben note a tutti, ma ripetiamole ancora una volta: rapido nell’accelerata, fulmineo nel saltare l’avversario, decisivo sotto porta. Forse oggi è mancato un po’ quest'ultimo…
Spinaccè 5.5
Fa indubbiamente il lavoro sporco per la squadra, tenendola alta, facendola rifiatare nei momenti di maggior difficoltà. Tuttavia si vede poco, o si fa vedere poco, dipende un po’ dai punti di vista: sta di fatto che oltre ad aver costituito un buon appoggio per 70 minuti non è riuscito a far la differenza in nessun altro modo.
24’ st Lavelli 5.5 Entra e non riesce ad incidere, poi nella lotteria dei rigori si fa ipnotizzare da Longoni.
Mosconi 7
Soffre la fisicità dei difensori rossoneri e per questo non riesce a fare un granché in avvio di gara, poi prende le misure e cambia tutto. A fine primo tempo arriva un gol, non semplice ma al tempo stesso non particolarmente complicato. Sta di fatto che riesce a coordinarsi alla perfezione sul cross teso di Aidoo, con un tiro di prima intenzione messo alle spalle di Longoni. (40’ st Pinotti 5.5).
All. Zanchetta 5.5 
Schiera l'artiglieria pesante, mettendo tutti i titolari. Dopo un inizio in salita i suoi riescono a ribaltarla, ma a causa di una disattenzione subiscono il gol del pareggio che porta ai rigori, dove i suoi ragazzi non riescono ad uscirne vincitori.


MILAN
Longoni 8 
Forse nel detto che dice che i portieri sono un po’ matti c’è un fondo di verità. Perché quell’uscita di gran lunga fuori dai pali per anticipare Spinaccè con un colpo di testa questo fa intendere. Ma è positivo, ci mancherebbe. Come il resto della sua partita d’altronde. A partire dalla paratona sul primo palo sul tiro di Aidoo, passando per tutte le altre parate e arrivando ai due rigori parati. Decisivo.
Bakoune 6.5
Galoppa sulla destra come un cavallo di prima scelta. Arriva spessissimo al cross in mezzo, rivelandosi spesso pericoloso per i difensori dell’Inter. Non a caso il primo gol nasce da un suo tiro in seguito ad un tunnel spettacolare di Bonomi su Re Cecconi. Si comporta bene fino a quando non viene sostituito, costituendo la cosiddetta “spina nel fianco”.
18’ st Perera 6 Molto attento in copertura, nella mezzora che è stato in campo si presta moltissimo alla fase difensiva, rivelandosi molto efficace. (47’ st Perina 7.5).
Dutu 6.5
Come direbbero dalle sue parti, a Roma: «Sei popo de coccio». Perché? Perché se gli salta in testa di non farsi superare, non c’è niente e nessuno che tenga. Spinaccè, Mosconi, De Pieri, Lavelli, un po’ chiunque: preciso e duro negli interventi, maestoso e puntuale nei movimenti.
Paloschi 6 
Insieme a Dutu forma una coppia difensiva formidabile e ben organizzata, nulla da dire. L'unica pecca di oggi? Forse avrebbe potuto fare qualcosina di più sul gol di Mosconi a difesa schierata. I pregi? Solido e roccioso, un po' come il compagno di reparto, per una squadra che non a caso può vantare la miglior difesa del campionato.
Magni 6 Il duello con Aidoo sulla sinistra è vinto da lui per gran parte del primo tempo. Non si fa intimorire dalla velocità del terzino nerazzurro e anzi, lo sovrasta in tutti i modi. Poi si perde un po', Guidi passa a tre dietro e lui sembra non capire bene cosa deve fare. Partita oltretutto positiva.
Hodzic 5.5 Osservando la partita si fatica a trovarlo in campo. Non si fa vedere molto dai compagni. Tuttavia quando riceve palla fa il "compitino" non sbagliando un granché. Lo svedese non riesce però ad incidere nel corso della gara, da lui ci si aspetta sicuramente qualcosina di più. 
18’ st Nissen 5.5 Con la sua entrata il Diavolo cambia modulo e passa a tre difensori dietro. Aiuta molto in copertura ma talvolta si rivela impreciso, facendo rischiare non poco i suoi.
Eletu 7
Fa l’addetto alle pulizie in casa Milan, grazie alla sua fisicità imponente e alla sua grande gamba. Ed è anche un po' un tuttofare, d'altronde è il compito del mediano. Il classe 2005 è sicuramente uno tra i migliori in campo. Per la velocità, per la precisione nei passaggi, un po' per tutto insomma. Dagli 11 metri Victor non sbaglia, dimostrando grande carisma e talento.
Sala 6 Sotto gli occhi del fratello Alessandro, passato anche lui dal Milan e ora in forza alla Pro Sesto. Sotto gli occhi di tutti, un grandissimo talento. Quello di Emanuele Sala, quello di (ricordiamolo) un classe 2007. Recupera palloni su palloni a centrocampo, facendo una prestazione di grande quantità.
Liberali 7 
A inizio partita delizia il pubblico con ben due tunnel ed una conseguente involata a campo aperto. L’unico modo per fermarlo? L’intervento killer di Re Cecconi, che è costretto a prendersi l’ammonizione. Poi dà spettacolo per tutta la partita, segnando un gol bellissimo che lascia a bocca aperta tutti e che riporta la gara sul pareggio. L'unico neo della sua gara è il rigore sbagliato, amen.
Scotti 5.5
Sembra non riuscire a dialogare bene con i compagni di squadra, sbagliando un buon numero di passaggi. Da sottolineare comunque il grosso impegno e il grande sacrificio messo in campo, tuttavia la sua prestazione non è sufficiente. Manca qualcosa lì davanti. (40’ st Perrucci 6.5).
Bonomi 6.5
Propizia l’azione del gol del primo vantaggio rossonero: con una magia sulla sinistra manda completamente in panne Re Cecconi con un tunnel spettacolare, poi serve Bakoune che tira da fuori poco prima di colpire Cocchi, autore dello sfortunato autogol. Semina il panico nella metà campo nerazzurra, rivelandosi tra i migliori in campo.
All. Guidi 7 
Mette in campo i suoi undici fidati, tra loro non compare solo Comotto, lasciato in panchina. Gestione a dir poco perfetta della partita, anche durante il periodo in svantaggio. Fino ad arrivare al cambio che permette l'ingresso in campo di Gioele Perina per calciare il rigore. E indovinate chi l'ha decisa? Sì, proprio lui.

 

ARBITRO
Zanotti di Rimini 6 
Il secondo cartellino giallo su Re Cecconi era grosso come una casa, tuttavia oltre a quello non ha commesso altri grossi errori. Direzione della gara abbastanza precisa.

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