Addio ai tempi supplementari nelle competizioni Uefa e Champions League: arriva la rivoluzione!
Il calcio europeo si prepara a una rivoluzione che potrebbe cambiare per sempre il volto delle competizioni internazionali. Ma cosa si cela dietro la proposta della UEFA di eliminare i tempi supplementari? E perché questa idea sta facendo tanto discutere? Entriamo nel vivo di una questione che promette di riscrivere le regole del gioco.
L'IDEA CHE CAMBIA IL GIOCO La UEFA, l'organo di governo del calcio europeo, sta valutando una proposta che potrebbe scuotere dalle fondamenta le competizioni continentali: eliminare i tempi supplementari e decidere le partite in parità al termine dei 90 minuti direttamente ai calci di rigore. Un'idea che, sebbene non del tutto nuova, potrebbe segnare un cambiamento epocale. Già adottata per la Supercoppa Europea dal 2023, questa proposta è arrivata direttamente al presidente Aleksander Čeferin, ma la sua attuazione è ancora lontana.
PERCHÉ ELIMINARE I SUPPLEMENTARI? La motivazione principale dietro questa proposta è la riduzione del minutaggio dei top player. I sindacati dei calciatori e gli stakeholder del mondo calcistico hanno espresso preoccupazioni riguardo al carico di lavoro eccessivo a cui sono sottoposti i giocatori. In un calendario già fitto di impegni, i 30 minuti supplementari rappresentano un ulteriore sforzo fisico che potrebbe essere evitato. Inoltre, la lotteria dei rigori è spesso considerata più coinvolgente e spettacolare rispetto ai supplementari, offrendo un finale ad alta tensione che affascina il pubblico.
I NUMERI PARLANO CHIARO E i dati sembrano dare ragione a questa ipotesi. Nella scorsa stagione di Champions League, solo tre partite hanno richiesto l'extra-time, mentre nell'annata 2022/23 nessuna. Anche in Europa League il trend è simile, con quattro partite ai supplementari contro le sei della stagione precedente. Questi numeri suggeriscono che i tempi supplementari sono sempre meno necessari e che il passaggio diretto ai rigori potrebbe essere una soluzione più pratica e accattivante.
LE IMPLICAZIONI PER IL FUTURO La discussione entrerà nel vivo nei prossimi mesi, con uno sguardo al triennio 2027-2030. Tuttavia, prima di procedere, sarà necessario chiudere il ciclo dei diritti televisivi, che potrebbe essere influenzato da un cambiamento così significativo. La proposta promette di ridisegnare le dinamiche delle competizioni europee, alleggerendo il carico di lavoro per i calciatori e potenzialmente aumentando la suspense delle sfide a eliminazione diretta. Ma come reagiranno i tifosi a questa rivoluzione? E quale sarà l'impatto sui club e sui giocatori?
UN FUTURO SENZA SUPPLEMENTARI: OPPORTUNITÀ O RISCHIO? La possibilità di eliminare i tempi supplementari solleva interrogativi interessanti. Da un lato, potrebbe rappresentare un'opportunità per rendere le competizioni più dinamiche e avvincenti. Dall'altro, c'è il rischio che si perda una parte della tradizione e del fascino che caratterizza le sfide europee. I rigori sono una lotteria, un momento di pura adrenalina, ma anche di grande pressione per i giocatori. Sarà interessante vedere come questa proposta verrà accolta da tutti gli attori coinvolti, dai club ai tifosi, passando per i media e gli sponsor. In conclusione, la UEFA sta valutando un cambiamento che potrebbe rivoluzionare il calcio europeo. L'eliminazione dei tempi supplementari è una proposta audace, che promette di alleggerire il carico di lavoro per i calciatori e di offrire un finale più spettacolare alle partite. Tuttavia, il dibattito è ancora aperto e solo il tempo dirà se questa rivoluzione diventerà realtà.
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