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06 Febbraio 2025
L'attaccante e neo acquisto della Fiorentina, Nicolò Zaniolo
Esistono poche cose in grado di unire l'intero popolo italiano sotto un unico credo. Tra queste c'è sicuramente la Nazionale, capace di farci sognare durante le calde notti estive di Mondiali ed Europei, portando tifosi di ogni squadra a festeggiare tutti insieme. Lasciando per un attimo il mondo del calcio però, esiste un altro evento che, per qualche giorno, accumuna tutti gli italiani e li lascia incollati agli schermi delle loro televisioni: il Festival di Sanremo.
A pochi giorni dall'inizio dell'evento che più di tutti rappresenta il nostro paese ci siamo chiesti: cosa canterebbero i volti più amati del calcio nostrano se partecipassero al Festival della canzone italiana? Per rispondere a questa domanda, abbiamo analizzato le 30 canzoni presenti in gara (29 se si considera l'esclusione a sorpresa di Emis Killa) e le abbiamo associate a calciatori, squadre, allenatori e presidenti della Serie A.
Il primo titolo, è quello legato alla canzone che canterà uno dei personaggi più amati dal pubblico nelle ultime edizioni: Achille Lauro. E chi, se non Nicolò Zaniolo e Moise Kean, poteva interpretare questo brano. Come in molti sapranno infatti, i due giovani azzurrini hanno fatto molto discutere di loro in questi anni per vicende extra campo. Nota a tutti l'esclusione dal ritiro della nazionale da parte del CT dell'epoca Roberto Mancini, per motivi disciplinari e ritardi agli allenamenti. Se Kean nel tempo sembra aver trovato la sua consacrazione alla Fiorentina, non sembra essere lo stesso per Zaniolo, ancora in cerca della sua definitiva affermazione.
Passiamo ora a Bresh, uno degli artisti che più si è affermato negli ultimi anni e che più lega la sua storia come cantante al mondo del calcio. Impossibile, infatti, non conoscere la sua "Guasto d'amore" diventata uno dei simboli del Genoa e della sua curva. Il cantante ligure porta quest'anno un brano intitolato "La tana del granchio" che definisce come un inno alla libertà. Quella stessa libertà che vorrebbero il Torino e i suoi tifosi, la nostra scelta per interpretare il brano, ormai da anni in protesta contro il presidente Urbano Cairo, accusato dall'ambiente granata di essere l'artefice della costante mediocrità dei torelli, incapaci di fare davvero un salto di qualità, come c'è stato invece per realtà come Bologna e soprattutto Atalanta.
Da un cantante all'esordio a Sanremo ad un altro, è il turno di Brunori Sas e della sua "L'albero delle noci". La canzone fa riferimento alla pianta che rappresenta la connessione tra dimensione personale ed universale, essendo simbolo di radici e continuità. Prima parlavamo di come il progetto del Toro sia un cantiere aperto, diversamente da quello dell'Atalanta. Ecco allora che, a salire sul palco è forse il più grande artefice di questa favola: Giampiero Gasperini. Il tecnico di Grugliasco, rappresenta a pieno questa canzone, con la sua abilità di dare continuità negli anni e dando stagione dopo stagione frutti sempre più buoni.
Titolo molto particolare quello scelto da Clara per la sua partecipazione a questa edizione del festival. Canzone che potrebbe essere associata a tantissimi nel mondo del calcio, ma uno in particolare li batte tutti, o per lo meno se lo augurano i tifosi milanisti. Stiamo ovviamente parlando del nuovo tecnico rossonero Sergio Conceicao, resosi protagonista dopo appena qualche giorno dall'inizio della sua avventura al Milan di una vera e propria impresa. Il portoghese infatti, ha preso una squadra in crisi e nel giro di qualche ora gli ha fatto alzare la Supercoppa battendo prima la Juve e poi l'Inter, entrambe in rimonta. La particolarità di questa impresa? L'allenatore rossonero ha avuto la febbre durante entrambe le gare. Non si può dire che non sia malato di calcio.
Per il brano che porteranno i Coma Cose, più che un singolo o un duetto, potrebbe esserci un intero coro a cantare. Sì perchè nella nostra Serie A sono tanti i romanticoni che, dopo aver segnato, dedicano il gol alle loro dolci metà. Da Morata a Saelemaekers, passando per Pulisic e Lautaro, tutti giocatori che si sono resi protagonisti in questa stagione (e non solo) di esultanze col cuore.
È vero, ha dovuto lasciare da poco il nostro campionato dopo l'esonero, ma la vicenda di cui si rese protagonista quando era sulla panchina della Roma rimarrà nella storia. Il 19 gennaio 2021 infatti Paulo Fonseca, il nostro interprete della canzone che porterà Elodie, all'epoca sulla panchina giallorossa, in occasione della sfida di Coppa Italia con lo Spezia, si dimenticò di aver già fatto i 5 cambi consentiti, finendo per farne uno in più e perdendo 3-0 a tavolino, come da regolamento. Poco male però, il risultato sul campo aveva comunque sorriso alla formazione ligure.
È il momento di parlare di uno dei partecipanti più discussi degli ultimi giorni, per motivi che non staremo ad analizzare qui. Fedez si presenta a Sanremo con "Battito", una canzone che l'artista definisce molto importante per lui. Importante quasi quanto Claudio Ranieri per la Roma. Un allenatore in grado di risvegliare la lupa, di riattivare quei battiti che sembravano essere lenti, di riaccendere la passione in un intero ambiente, perchè il tecnico giallorosso è così, una persona vera, di quelle che ci mettono il cuore in ogni cosa e si fa amare da chiunque.
Dopo che la sua ultima apparizione al festival risaliva al 2021, Francesca Michielin ritorna in grande stile con "Fango in paradiso". Il titolo è inequivocabile, ma gli interpreti non sono calciatori, allenatori o squadre in questo caso. Da San Siro all'Allianz Stadium, passando per l'Artemio Franchi e il Maradona, il posto dove fango e paradiso si uniscono sono i nostri fantastici campi da gioco. Lì dove i sogni di tutti i tifosi diventano realtà.
Adesso è il momento di uno dei titoli più significativi dell'intera edizione di Sanremo. L'ex vincitore Francesco Gabbani ci porta "Viva la vita", un inno a quello che abbiamo di più prezioso. E la penserà così anche Edoardo Bove, protagonista il 1 dicembre 2024 di un malore in campo che poteva avere risvolti molto peggiori, ma che fortunatamente si è concluso nel migliore dei modi. E allora, è proprio in casi come questi che ci viene da dire "viva la vita", oltre ad augurare ad Edoardo ogni fortuna per il proseguo della sua carriera.
Passiamo ad argomenti molto più leggeri con la canzone che porterà Gaia. Qui il nostro cantante è nientepopodimeno che Romelu Lukaku. L'attaccante del Napoli infatti, si era reso protagonista 2 stagioni fa della telenovela estiva che l'ha visto coinvolto, insieme all'Inter, ad uno dei più grandi intrighi di quel calciomercato. Il bomber belga, da quanto riportato, riceveva chiamate da parte dei dirigenti dell'Inter senza però dare risposta, in attesa di qualche offerta più allettante. Salvo poi trovarsi egli stesso a doversi mettere in contatto con la società nerazzurra, che ha prontamente rispedito al mittente le richieste. Insomma, chiamo io o chiami tu?
Giorgia si presenta al festival come una delle potenziali candidate al titolo, che le permetterebbe di bissare la vittoria del 1995 con la sua bellissima ed indimenticabile "Come saprei". E anche il suo nuovo brano "La cura per me" promette di far commuovere e cantare l'Italia intera. E quando si parla di cura come non citare il tecnico che più di tutti è famoso per riuscire a salvare anche le situazioni più disperate: Davide Nicola. L'allenatore di Luserna San Giovanni, si è reso protagonista in questi anni di imprese storiche come le salvezze di Crotone e Torino, quando tutti le davano per spacciate. Dunque, se una squadra è in difficoltà la "cura Nicola" è sempre un gran rimedio.
Un altro cantante molto amato dal pubblico e che tanto bene ha fatto nella scorsa edizione è Irama. Il talento venuto fuori dalla scuola di Amici si presenta a San Remo con "Lentamente". Un avverbio che sembra essere molto caro a Thiago Motta e alla sua Juve, ma molto meno ai tifosi bianconeri. Se già da giocatore il tecnico italo-brasiliano veniva accusato di non essere proprio un fulmine di guerra, da allenatore non sembra che l'antifona sia cambiata. La Vecchia Signora sta infatti vivendo una stagione a rilento, condita da tanti, troppi pareggi, quasi come se volesse andare avanti un passo alla volta, o per meglio dire, lentamente.
Parliamo adesso di una delle artiste emergenti più in voga del momento: Joan Thiele. La cantante, all'esordio assoluto nel festival, ha deciso di cantare "Eco" un brano che la 34enne di origini colombiane dedica al fratello. E come non far reinterpretare questa canzone a tutte le tifoserie italiane allora. Che sia la curva dell'Inter o del Venezia, l'eco dei cori dei tifosi, la loro passione e la loro fratellanza, animano ogni partita del nostro campionato, rendendo il calcio unico nel suo genere.
Dall'esordio di Joan Thiele a quello di Lucio Corsi e del suo brano "Volevo essere un duro". Un titolo inequivocabile, molto forte e d'impatto così come i due interpreti che abbiamo scelto per questa canzone. Da una parte troviamo il dirigente ed ex calciatore rossonero Zlatan Ibrahimovic, uno che il Festival lo conosce bene essendo stato ospite per tutte e 5 le serate del 2021, ma che soprattutto incarna da sempre il ruolo del duro. Se in campo si faceva rispettare alla grande, da dirigente questa personalità non sta dando i frutti sperati dallo svedese. L'altro interprete è ovviamente Mario Balotelli, il bad boy per eccellenza, mai riuscito a trovare la sua dimensione e per così dire, il suo posto nel mondo del calcio.
Chiudiamo questa prima parte di canzoni con il ritorno a Sanremo dopo 18 anni di Marcella Bella e del suo brano "Pelle diamante". Se dobbiamo pensare ad un giocatore che possa interpretare questa canzone, la scelta ricade ovviamente sul gioiellino della Juve, Kenan Yildiz. Il numero 10 bianconero sta vivendo una grande stagione, uno dei pochi giocatori della Vecchia Signora, a saper fare sempre la differenza con le sue giocate, nonostante il peso della maglia e del numero sopra di essa. Un vero è proprio diamante del nostro campionato.