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Dopo l'Inter anche la Juve: un Milan perfetto insegna calcio a Vinovo, dura lezione per i bianconeri

I rossoneri volano in classifica e staccano la squadra di Magnanelli. È la settimana perfetta per il Diavolo

Primavera • Juventus-Milan: Dopo l'Inter anche la Juve: un Milan perfetto insegna calcio a Vinovo, dura lezione per i bianconeri. In foto Alessandro Bonomi

Primavera • Juventus-Milan: Dopo l'Inter anche la Juve: un Milan perfetto insegna calcio a Vinovo, dura lezione per i bianconeri. In foto Alessandro Bonomi

È un Milan arrembante, intenso e bello. A Vinovo non c'è storia, dopo la bella vittoria in Coppa Italia ai rigori contro l'Inter, i rossoneri continuano a vincere e convincere, chiudeno con un tris alla Juventus una settimana d'oro. I padroni di casa incappano nella seconda sconfitta di fila in campionato dopo quella contro il Monza, il Diavolo colpisce con Bonomi, Sala ed Eletu e allunga a +6 la quota di distanza dai bianconeri in classifica.

EQUILIBRIO MA LA SBLOCCA 

Se per 5' il Milan mette in difficoltà la Juventus con un pressing altissimo, i bianconeri - in maglia blu -, poi iniziano a salire in cattedra, prendendo le redini della partita. Sfruttando soprattutto l'out mancino, Madama mette sotto pressione i rossoneri grazie alla spinta di Finocchiaro e Pagnucco e i recuperi di Verde e Ngana. Dal 15' al 22' è Lopez ad avere tra i piedi - e sulla testa - tre occasioni importantissime: sulla prima è astuto Longoni ad uscire tempestivamente e ad agganciare con i guantoni; poi Turco gli regala un'ottima sfera da sfruttare in volo, ma di testa non inquadra la porta (19'); infine, la più clamorosa arriva al 22' con il recupero di Ngana che fa un regalo allo spagnolo, che però strozza la traiettoria con il mancino e trova gli striscioni dietro la rete. Un fulmine sul cielo nuvoloso di Vinovo, un Liberali non pienamente nel vivo della gara, conquista una punizione interessante dai 35 metri e dà respiro al Diavolo: dentro l'area a saltare le torri rossonere, Dutu di testa cerca la sponda verso Bonomi, ma Finocchiaro interviene male: nel tentativo di spazzare la palla, prende prima la gamba dell'avversario. Al 24' è rigore per il Milan, che Bonomi conquista e realizza, spiazzando Zelezny sulla sua sinistra. Un Milan più brillante torna a fare la partita, ma la sensazione è che la Juve possa, in ogni momento, trovare il pareggio. Lo sfiora Finocchiaro a 10' dalla fine del primo tempo con un tentativo di destro, deviato miracolosamente in angolo dalla difesa milanista, nato sugli sviluppi di un corner battuto da Finocchiaro sulla fascia destra. L'ultimo brivido, bellissimo per il Milan e pericolosissimo per la Juve, lo crea uno dei più giovani in campo, Ossola con un mancino splendido al 40: sul centrodestra si crea lo spazio, se la sposta sul sinistro e disegna una conclusione a giro quasi perfetta; quasi perché Zelezny tra i pali risponde presente e devia in angolo prima della ripresa.

BUIO TRA LA NEBBIA

A Vinovo fa freddo, non migliora la situazione la doccia congelata della Juve ad inizio secondo tempo: con una delle solite sovrapposizioni con cross da parte di Magni sulla corsia destra, il Milan trova il doppio vantaggio con il colpo di testa lento ma preciso di Sala, il quale segna il suo quarto gol in stagione, il secondo alla Juve dopo quello nell'1-2 dell'andata. Il calo dei bianconeri dopo il doppio svantaggio è verticale, Magnanelli cerca di svoltare l'andamento, inserendo in campo tutti in una volta Pugno, Biliboc e Savio, ma l'impatto non è quello sperato. La Juve non crea, al contrario il Milan attacca in modo forsennato: sfiora il gol il neo entrato Perrucci al 18', allo stesso modo Ossola tenta la botta e Savio salva in angolo. Proprio sugli sviluppi di questo corner arriva il "colpo di grazia" per la Juve: Sala serve corto per Eletu, tutti gli gridano di calciare, lui esegue e pesca il jolly, l'angolino basso alla destra di Zelezny. L'immagine del gol subito rispecchia il secondo tempo della Juve: passivo, immobile, statico. Nonostante lo 0-3, il Milan non rinuncia ad attaccare: al 35' Scotti colpisce una traversa che ancora sta tremando sul bel velo di Perrucci. La mossa di tenere in panchina inizialmente il duo Pugno-Vacca paga, ma paga anche al 46', quando i due sono in campo: in pieno recupero, con un'uscita precisa sulla destra, la Juve riesce a bucare la difesa rossonera per la prima, e unica, volta in questo secondo tempo, Turco pesca in verticale Pugno leggermente defilato, che mette dentro per Vacca ma, a tu per tu con Longoni, se lo divora e alla fine il vero vincitore è il portiere del Milan.

Sono d'oro i tre punti conquistati dal Diavolo, che nello scontro diretto a Vinovo riesce ad allontanarsi dalla Juve che ora dista ben sei punti. Il sesto posto è ancora bianconero, ma dietro Monza e Lazio corrono e rischiano di disarcionare Madama dalla zona playoff.

IL TABELLINO

Juventus-Milan 0-3

RETI: 24' rig. Bonomi (M), 2' st Sala (M), 22' st Eletu (M).

JUVENTUS (4-4-2): Zelezny 6, Turco 6, Martinez 5.5, Verde 6.5, Pagnucco 6, Ventre 5.5 (16' st Savio 5.5), Ngana 6 (31' st Ripani 6), Mazur 5.5 (16' st Biliboc 6), Finocchiaro 6 (16' st Pugno 6.5), Crapisto 6, Lopez Comellas 5 (23' st Vacca 6). A disp. Marcu, Boufandar, Sosna, Keutgen, Rizzo, Merola. All. Magnanelli 5.

MILAN (4-3-3): Longoni 7, Magni 7, Dutu 6.5, Nissen 6.5, Perera 6.5, Ossola 6.5 (33' st Parmiggiani sv), Eletu 7.5 (44' st Siman sv), Sala 8, Liberali 7 (40' st Mancioppi sv), Scotti 7 (40' st Ibrahimovic sv), Bonomi 7.5 (1' st Perrucci 6.5). A disp. Colzani, Bakoune, Skoczylas, Lamorte, Perina, Albè. All. Guidi 7.

ARBITRO: Mastrodomenico di Matera 6.5

ASSISTENTI: Minafra di Roma 2 e Rastelli di Ostia Lido.

AMMONITI: Pagnucco (J), Savio (J), Nissen (M), Bonomi (M).

LE PAGELLE

JUVENTUS

Zelezny 6 Sui tanti tiri subiti verso il suo specchio cerca di fare il massimo, tenendo vivo il risultato. Poco da farr sui gol subiti, in cui tutta la difesa è stata piuttosto passiva.

Turco 6 Si applica bene da terzino destro seppur con qualche difficoltà. Bonomi dalla sua parte si rende spesso pericoloso, ma con ottima attenzione lui copre e non si salta superare facilmente. Quando alza il suo raggio d'azione compie le migliori azioni della sua partita, come normale che sia.

Martinez 5.5 Non perfetto sulle marcature, Scotti gli scappa spesso via in velocita e lui incappa in grosse difficoltà nel recupero per via di un miss-match fisico non da poco.

Verde 6.5 Come tutta la Juve, nel primo tempo è concentrato e piuttosto reattivo. Scotti fatica a superarlo grazie alle sue chiusure intelligenti e anticipi sempre precisi. Difatti, è uno dei migliori in quanto attenzione; poi, nella ripresa, il calo prende anche lui e la Juve diventa più penetrabile.

Pagnucco 6 Un gol salvato nel finale e la solita tanta spinta sulla corsa. Il capitano bianconero è l'ultimo a mollare e, come sempre, con la sua qualità crea diverse occasioni potenzialmente interessanti.

Ventre 5.5 Viene coinvolto con il contagocce, sulla destra non si vede molto e il suo contribuito in partita viene sempre meno. 

16' st Savio 5.5 Ingresso non del tutto positivo: Scotti gli prende le misure con fisico e velocità. Palla al piede esce bene, ma in difesa rischia.

Finocchiaro 6 Il rigore causato segna sicuramente la sua prestazione, ma la risposta che offre non è da sottovalutare: ricerca più volte il gol che sfiora nella ripresa, spinge sulla fascia con efficacia e precisione. 

16' st Pugno 6.5 Grandissima sacrificio. Spesso recupera palla in zone non sue in difesa, dando una mano all'intera squadra. Davanti sposta gli equilibri.

Mazur 5.5 Gestisce in mezzo al campo controllando tempi e spazio. Non trema sotto pressione nonostante l'inferiorità numerica in mezzo al campo. Tuttavia, oltre a mantenere l'equilibrio, sono pochi i passaggi chiave e troppi quelli orizzontali.

16' st Biliboc 6 Con qualche squillo cerca di sorprendere l'attesa difesa rossonera, ma troppo poco per colpirla.

Ngana 6 Molto solito sui contrasti, nel primo tempo è una diga in mezzo al campo: con la sua rocciosità recupera una miriade di palloni e spezza i break avversari. Solito discorso della ripresa, il calo prende anche lui e la prestazione scende.

Crapisto 6 Assume una posizione intermedia tra centrocampo e attacco che è di difficile comprensione per gli avversari. Cona sua qualità riesce a manovra tanti palloni, ma che i compagni non sfruttano a dovere.

Lopez 5 Gli è mancata la cattiveria tipica dei bomber. E di occasioni ne ha avute parecchie, quattro tutte nel primo tempo e il risultato è lo stesso: fuori.

23' st Vacca 6 Nel finale si divora un gol clamoroso che avrebbe potuto riaccendere gli ultimi istanti di partita. Solito contributo in attacco, ma a parte un tiro in precedenza, anche per i compagni non riesce ad essere decisivo.

All. Magnanelli 5 La scelta di tenere inizialmente fuori sia Pugno che Vacca è stata già subito quasi inspiegabile. Nonostante la Juve approcci bene e tenga in equilibrio il risultato per il primo tempo, nella ripresa sempre inspiegabile è il calo di questa Juve, che non reagisce e subisce soltanto.

MILAN

Longoni 7 Di parate ne effettua poche, ma con i guantoni e nelle uscite è preciso quanto tempestivo. Partita perfetta. 

Magni 7 Arriva sette o otto volte in attacco per crossare con le sue solite sovrapposizioni, e proprio in questo modo confeziona l'assist vincente per Sala. È un'arma in più per questo Milan.

Dutu 6.5 Una difesa ineccepibile. Gestisce il corpo a corpo con Lopez con intelligenza, unendo il suo lavoro impeccabile con il fisico con cui protegge la posizione. 

Nissen 6.5 La sua voglia di essere decisivo è altissima, con grinta e fame recupera palloni e aiuta Perera da quel lato con Perera con scivolamenti sempre perfetti.

Perera 6.5 Una partita attenta e più improntata sulla fase difensiva. Si fa vedere poco ma è una pedina fondamentale per garantire l'equilibrio.

Ossola 7.5 È uno dei più giovani in campo, ma con il pallone sembra un veterano. Sempre pimpante e reattivo sulle seconde palle, va anche spesso a calciare verso lo specchio, sfiorando il gol. È da una sua conclusione deviata che nasce lo 0-3, dimostrazione della sua pericolosità costante. 33' st Parmiggiani sv

Eletu 7.5 Unisce la sua fisicità ad una visione di gioco di alto livello. In cabina di regia regola e organizza i dettami di gioco con uno o due tocchi. Il gol è un missile che passa tra le gambe della difesa. 44' st Siman sv

Sala 8 È la mezz'ala che tutti vorrebbero. Doppia fase eccellente e tempi di inserimento perfetti: è quasi un attaccante aggiunto nel secondo tempo, quando completamente smarcato riesce a saltare in cielo e colpire indisturbato di testa. 

Liberali 7 Parte a destra ma è sempre dappertutto. In ogni azione pericolosa c'è la sua firma e il suo zampino, con un tocco trova trame dal coefficiente di pensiero alto, deliziando tutti. 40' st Mancioppi sv

Scotti 7 Gioca in una posizione non propriamente sua e nel primo tempo si vede. Non si smarca sempre con facilità e si fa vedere poco davanti, ma poi la storia cambia: nella ripresa è con la sua "prepotenza" e fame che si fa vedere, qualità grazie alle quali trova anche una traversa. 40' st Ibrahimovic sv

Bonomi 7 Conquista e realizza il rigore con una freddezza da grande giocatore. Sulla sinistra si muove bene e tiene sulle punte Turco, che deve spesso abbassarsi per non subire danni. 

1' st Perrucci 6.5 Un grande ingresso in campo il suo: la posizione imprevedibile assunta in campo manda fuori giri ogni schema difensivo juventino e con Scotti si trova a meraviglia.

All. Guidi 7 Tre punti d'oro. Con le sue idee e la sia filosofia, il Milan vince una partita da grande squadra, dimostrando maturità e qualità. Questi ragazzi fanno già parlare di loro, e continueranno a farlo anche in futuro.

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