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Serie C

Segnano 3 gol in 22 minuti e per la prima volta in 113 anni di storia approdano in finale di Coppa

Una serata indimenticabile per i biancorossi davanti al pubblico amico, tra pali, magie e un finale da sogno

RIMINI-TRAPANI COPPA ITALIA SERIE C - ANTONIO BUSCE'

RIMINI-TRAPANI COPPA ITALIA SERIE C - Antonio Buscè, primo anno sulla panchina romagnola

Qual è il segreto di una squadra che sa trasformare le difficoltà in trionfi? Il Rimini di Antonio Buscè sembra averlo scoperto, regalando ai tifosi una serata magica allo stadio «Romeo Neri». La semifinale di Coppa Italia Serie C contro il Trapani è stata un viaggio emozionante, culminato in un trionfo per 3-0 che proietta i biancorossi verso la finale. Un gran bel traguardo considerando che di fronte c'era una squadra profondamente rinnovata dal mercato invernale e che si partiva da un risultato di parità dell'andata. Per il Rimini, in 113 anni di esistenza, si tratta della prima volta dell'approdo a una finale di Coppa. 



IL PRIMO TEMPO: OCCASIONI E SFORTUNA
La partita inizia con un Rimini arrembante, deciso a mettere subito in chiaro le proprie intenzioni. La prima occasione arriva dai piedi di Parigi, il cui destro dal limite viene neutralizzato da un'ottima parata di Ujkaj. Ma è solo l'inizio di un assedio biancorosso: Parigi, con un sombrero sull'ex cesenate Silvestri, esplode un destro al volo che si stampa sul palo, lasciando i tifosi con il fiato sospeso. Ujkaj, portiere albanese del Trapani, si supera ancora una volta con un riflesso superlativo sul rasoterra di Ubaldi, mantenendo il punteggio in parità. Il Rimini domina, ma la sfortuna sembra voler allungare il suo ombra sul «Romeo Neri».



LA SVOLTA: LA MAGIA DI CIOFFI
Il secondo tempo inizia con un Trapani più intraprendente, ma incapace di impensierire seriamente né VitaliColombi, quest'ultimo entrato per l'infortunio del primo. È proprio quando la partita sembra stagnare che arriva la svolta: un calcio di punizione di Cioffi buca Ujkaj, fino a quel momento impeccabile, e manda in estasi il «Neri». È il gol che cambia il volto del match, trasformando una gara sgorbutica in un monologo biancorosso.



L'EPICA FINALE: ESPULSIONI E GOL DA SOGNO
Con Malomo espulso al minuto 81, il Rimini approfitta della superiorità numerica per chiudere definitivamente la partita. Malagrida sigla il gol del raddoppio, mettendo in ghiaccio la sfida, e in pieno recupero Langella firma il tris con un morbido pallonetto che fa esplodere di gioia i tifosi. È il sigillo su una serata che entra di diritto nella storia del club. Il Rimini, eliminando un deludente Trapani, strappa il biglietto per la finale della Coppa Italia Serie C, dove affronterà la vincente tra Caldiero Terme e Giana Erminio. La squadra di Buscè ha dimostrato di avere carattere, qualità e quel pizzico di fortuna che non guasta mai. La finale è un traguardo meritato, frutto di un percorso fatto di sacrifici e sudore, ma anche di momenti di pura magia calcistica

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