Under 17 Serie C
16 Febbraio 2025
Albinoleffe, Under 17 Serie C: l'esultanza di Christian Rinaldi
Quando anche un pareggio apparentemente come gli altri riesce ad appassionare, significa che gli interpreti in campo hanno onorato al meglio il gioco del calcio. Che non è solo gol e spettacolo: è molto di più. È agonismo, intensità, lotta. È orgoglio, idee e coraggio di proporle. Insomma, a scrivere la trama di una partita non è solo il risultato, ma tutte quelle piccole-grandi cose che lo generano. Renate e Albinoleffe, quest'oggi, lo hanno dimostrato, certificato: mai fermarsi al tabellino. Prima, c'è una cronaca da leggere. E se scaverete nella profondità di questo articolo, avrete modo di capire quanto è stato bello l'1-1 maturato al termine dei 90 minuti del ''Mario Riboldi''. Risultato che non rende giustizia ai nerazzurri, a tratti dominanti e fermati dalla traversa per ben tre volte, e che sotto sotto ''accontenta'' i bergamaschi, bravi a reagire e a compattarsi con determinazione e con una buona dose di fortuna. Entrambe, però, hanno dimostrato appieno il proprio valore di alta classifica. Ecco perché, infondo, non abbiamo assistito ad un pareggio come gli altri.
La posta in palio è alta. Nessuno vuole perdere: ecco cosa significa diventare grandi. Questo perché, al Mario Riboldi, si affrontano due squadre dalle rinomate ambizioni di successo. Tra chi porta il tricolore sul petto e chi, invece, lo insegue, lo desidera, lo immagina coesistere con il design delle proprie magliette da gara. Da una parte il Renate, che detta il passo da inizio stagione; dall’altra l’Albinoleffe, terza con vista vetta. Il freddo non irrigidisce di certo i ritmi, fin da subito gradevoli. ''Caldi'', per restare nel campo della meteorologia: intensità e capovolgimenti di fronte rendono il tutto ancor più elettrico. I nerazzurri, in particolare, approcciano con decisione sfoggiando concetti e condizione a dispetto del campo pesante: sono i padroni di casa a partire in quarta, con il destro al volo di Pietropoli ben bloccato da Carrara dopo nemmeno due minuti. I nerazzurri mantengono il pallino del gioco, occupano progressivamente la metà campo avversaria e gestiscono la sfera con consapevolezza. Nonostante questo, però, in zona di rifinitura emergono deficit che opacizzano trame ben costruite: esempio lampante, il tiro sbilenco di Capozucca su ottimo suggerimento di Izzolino. Sarà lo stesso Capozucca, qualche istante più tardi, a confezionare l'occasione più nitida del primo tempo: il 7 si insedia nell'area avversaria e calcia a botta sicura, trovando la grande risposta di Carrara che è superlativo nel respingere l'immediata ribattuta di Pozzi. Il numero uno bergamasco è poi bravo, sul calare del primo tempo, a respingere efficacemente il tentativo di Pietropoli. Insomma: un primo tempo da ''incoscienti giovani'': spensieratezza, estro, fame. A conti fatti è mancato solo il gol. O, per restare in tema musica, ''l'assolo''.
Gli ospiti, dal canto loro, faticano a trovare consistenza e, pur mostrando ottimi spunti nel fraseggio corto, arrivano poche volte nei pressi di Zappa, impegnato solo dal destro di Gashi su suggerimento di La Viola. La squadra di Barzaghi soffre il mismatch con il Renate e non sembra avere le armi per contrastarne la fisicità. Una lacuna che, però, viene colmata con scalpello, pazienza e cuore a pieno organico. Gli ospiti stringono le linee, si compattano e cercano di distendersi, esplorando per lo più la traccia verticale. Ma le chances non fioccano e l'equilibrio non viene scalfito: Renate e Albinoleffe vanno negli spogliatoi rispettivamente con certezze da affinare e dubbi da risolvere insieme ad un bel tè caldo.
La musica non cambia nella ripresa: è sempre il Renate a condurre con insistenza le operazioni. I ragazzi di Cristiano, che nel frattempo inserisce Villa al posto di Izzolino, riprendono lettera per lettera il discorso imbastito nel primo tempo, spingendo a tutto gas per spezzare la resistenza dell'Albinoleffe. Nonostante l'ampio range di idee e soluzioni, a mancare è sempre l'ultimo passaggio, l'ultima mossa. Non solo: anche la fortuna decide di voltare le spalle ai padroni di casa. Il tutto si sviluppa in attimi concitati: al minuto 52, Reffo si incunea nell'area avversaria e serve Pozzi, che piazza il destro centrando in pieno la traversa. Nemmeno due giri di orologio più in là e questa volta è Guidi a sbattere contro il legno: il numero 11, imbeccato dallo stesso Pozzi, non riesce a spingere in porta la sfera a pochi passi da Carrara. L'impressione, però, è che qualcosa stia maturando. Piano piano, senza dar nell'occhio. Una sensazione che trova presto le sue conferme, colpendo di soppiatto, nel momento giusto. Minuto 12: il sempre attivo Pozzi inventa dalla sinistra e viene steso in area da Assanelli, conquistando un calcio di rigore. Dal dischetto si presenta l'uomo più atteso, Giorgo Pietropoli, che non sbaglia e regala il vantaggio al Renate. L'esultanza rabbiosa condivisa con il resto dei compagni è la più bella dimostrazione di unione che si possa lanciare ad un allenatore. Peccato, però, che venga vanificata troppo, troppo presto. Da chi? Da un altro giocatore specializzato in gol pesanti: Christian Rinaldi.
Altro giro, altro penalty: la dinamica dell'episodio è molto simile a quella che ha permesso ai nerazzurri di rompere gli indugi. L'Albinoleffe incassa il colpo e, parallelamente, lo assorbe. Perché trova subito una reazione orgogliosa, identificabile con l'identikit del bomber. Fa tutto Rinaldi: si prende il rigore su fallo di Reffo, si presenta davanti a Zappa e lo spiazza, ristabilendo la parità dopo nemmeno cinque minuti. Lui e Pietropoli erano i più attesi e non hanno deluso, confermandosi volti simbolo di due squadre che funzionano. Ma la partita ha ancora tanto da dare: il ritmo è alto, i giocatori in campo lottano a viso aperto in ogni zona del campo. L'Albinoleffe prende coraggio e vede annullarsi addirittura un gol (Morstabilini segna in posizione di fuorigioco), il Renate prosegue la caccia al gol, che però non arriva né con Falcone né con Capozucca (tiro respinto da Carrara). Il finale sembra scontato ma non lo è affatto. E il protagonista è ancora una volta lei, la traversa.
Per venti minuti abbondanti le due squadre non riescono a farsi male. Si affievolisce l'intensità, le occasioni diminuiscono, nessuna sembra prevalere sull'altra. Allora entra in gioco il fattore F per consolidare un equilibrio instabile, ai punti tutto propenso verso la sponda nerazzurra del fronte: fortuna. Al minuto 95, proprio sul gong, il Renate si rigetta con foga in avanti. Vuole vincere, nessuna via di mezzo. Ma tra Pietropoli e la gloria c'è il legno: il cross di Guerra è perfetto, l'uscita di Carrara un po' meno, il 9 di Cristiano non trova decisamente sorte. Come se il pallone, segretamente, canticchiasse il ritornello della canzone sanremese di Willie Peyote: ''Grazie ma no grazie''. Non entro oggi.
Renate-Albinoleffe 1-1
RETI (1-0, 1-1): 12' st rig. Pietropoli (R), 17' st rig. Rinaldi (A).
RENATE (3-5-2): Zappa 7, Izzolino 6.5 (1' st Villa 7.5), Reffo 6.5 (20' st Guerra 6.5), Cristiano 7 (40' st Sorda sv), Lo Re 7, Viganò 7, Capozucca 8 (45' st Gorni sv), Pozzi 7.5 (40' st Mapelli sv), Pietropoli 8, Falcone 7.5, Guidi 7 (20' st Nelini 6.5). A disp. Petrone, Casiraghi, Mottola. All. Cristiano 7.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Carrara 8, Montanelli 6.5, Facchetti 6.5, Assanelli 6.5, Botti 7.5, Tironi 7.5, Colombi 6.5, Minneci 7.5, Rinaldi 8 (35' st Di Sancarlo sv), La Viola 7, Gashi 6.5 (11' st Morstabilini sv). A disp. Perico, Gervasoni, Buzzerio, Premoli, Valoti, Lione, Pisano. All. Barzaghi 7.
ARBITRO: Zantedeschi di Verona 7.
ASSISTENTI: Miduri di Legnano e Scazzoso di Legnano.
AMMONITI: Izzolino (R), Pietropoli (R), Gorni (R), Facchetti (A), Assanelli (A).
Renate
Zappa 7 Viene chiamato poche volte in causa, ma si conferma un portiere solido. Bravo nelle uscite e nel gioco con i piedi, infonde certezze al reparto difensivo.
Izzolino 6.5 Spinge con meno insistenza rispetto a Reffo, ma dalla destra nascono delle soluzioni interessanti. Non è sempre preciso e continuo: Cristiano lo toglie a fine primo tempo.
1' st Villa 7.5 Aggiunge fisicità e conduce una ripresa senza fronzoli. Attento, solido, a tratti insuperabile. Imponente.
Reffo 6.5 L'out di sinistra è di sua competenza e, specialmente nel primo tempo, mostra un'ottima gamba. Deve essere meno frettoloso palla al piede.
20' st Guerra 6.5 Entra per ricaricare le pile sugli esterni e gli riesce bene, pur senza creare particolari pericoli. La traversa centrata da Pietropoli in pieno recupero nasce da una sua soluzione.
Cristiano 7 Nel primo tempo si concede a sporadiche sortite offensive, aumentate progressivamente nella ripresa. Nel complesso commette poche sbavature e si rivela prezioso in entrambe le fasi.
Lo Re 7 È attento e concentrato, bravo sia in marcatura sia a staccarsi. Si spartisce bene i compiti con Viganò e si cimenta anche in progressioni offensive.
Viganò 7 A conti fatti, Rinaldi e La Viola non hanno praticamente mai calciato in porta. Bel lavoro di contenimento, suo e di Lo Re, che risalta la solidità della squadra. Se la cava anche in impostazione.
Capozucca 8 Qualità elevatissima. Ha una grande tecnica, un'ottima progressione e un senso della posizione semplicemente diverso dagli altri. Deve solo essere più cinico in zona di rifinitura.
Pozzi 7.5 Anche lui mostra sensibilità e tocco, oltre a sacrificio e duttilità. Una prova totale che avrebbe meritato maggior fortuna: la traversa non è d'accordo.
Pietropoli 8 Ha una grande voglia e si vede. A volte eccede e si incaponisce, ma la qualità non si discute. Lavora bene e lotta, pur senza brillare particolarmente. Poi segna, e un attaccante deve fare questo. Nel finale è sfortunatissimo.
Falcone 7.5 C'è un motivo se indossa la maglia numero dieci. La palla passa sempre da lui, i compagni lo cercano e gli affidano l'iniziativa. Fanno bene, perché nascono sempre situazioni interessanti. Anche a lui, però, manca freddezza.
Guidi 7 Soprattutto a inizio gara viene cercato spesso in verticale, ma è nel complesso ben contenuto dalla difesa ospite. Mostra comunque una buona rapidità.
20' st Nelini 6.5 Entra e dà struttura, ma nel complesso è poco cercato. Si fa apprezzare per l'impegno che mette sempre in campo.
All. Cristiano 8 La squadra è forte, bella e vincente anche quando non vince. Una prova completa che avrebbe meritato maggior fortuna: a tratti, il Renate ha sovrastato l'Albinoleffe.
Albinoleffe
Carrara 8 La doppia parata a inizio gara vale il prezzo del biglietto. Attento, solido, cattivo, trasmette una grande sicurezza a tutta la squadra. Il migliore.
Montanelli 6.5 Partita senza particolari acuti, condotta con sicurezza. Soffre ma lotta e contribuisce al pareggio finale.
Facchetti 6.5 Insieme a Montanelli contiene complessivamente bene il duo d'attacco renatese. Nella ripresa cerca di spingere con più continuità.
Assanelli 6.5 Non parte benissimo, sbagliando tanti passaggi. Poi cresce e prende iniziativa, mettendo ordine in mezzo al campo. Unico neo, concede il rigore al Renate
Botti 7.5 La sua struttura è un unicum per una squadra complessivamente povera di fisicità. Commette poche sbavature.
Tironi 7.5 Funge da riferimento per vie centrali, raccordando i reparti e garantendo una soluzione in ampiezza. Corre e lotta, rivelandosi prezioso anche in ripiego.
Colombi 6.5 Davanti non è quasi mai coinvolto, mentre dietro dà una grande mano. Buona partita di sacrificio.
Minneci 7.5 Insieme a Tironi rinfresca il centrocampo e imbastisce le combinazioni più fluenti dei suoi. Ha una buona visione di gioco e si muove tanto.
Rinaldi 8 Per un tempo abbondante non è mai innescato. Poi, a inizio ripresa, sale in cattedra e si prende il rigore che lui stesso decide di trasformare. Esce, stremato, consapevole di aver dato tutto.
La Viola 7 Lavora spalle alla porta e lo fa bene, con rapidità e tempi giusti. Una volta prese le misure la difesa renatese riesce a limitarne esponenzialmente l'iniziativa di per sé scarna.
Gashi 6.5 Sul suo piede capita l'occasione più nitida della partita dei suoi, ma è ben neutralizzato da Zappa. Corre tanto e, come Colombi, aiuta i compagni in difesa. Deve essere più veloce nello smistare il pallone.
All. Barzaghi 7 L'Albinoleffe ha un'identità e dei valori ben riconoscibili. Nonostante il gap fisico e atletico con il Renate, i suoi hanno saputo sfornare una prestazione solida e orgogliosa. La fortuna, del resto, è solita aiutare gli audaci.
ARBITRO
Zantedeschi di Verona 7 Conduce una partita decisamente poco fiscale. Lascia correre, ma sui rigori non transige: ha ragione lui. Sventola pochi cartellini e nessuno ha da ridire (quantomeno in campo).
Cristiano è orgoglioso, Barzaghi cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: di seguito, le dichiarazioni dei due allenatori.
«Finito il primo tempo ho detto ai miei ragazzi che stavamo facendo la più bella partita della nostra stagione. Abbiamo giocato, creando tantissime occasioni. Ci è mancata lucidità e anche fortuna, ma sono soddisfatto. Il loro portiere, poi, fa la differenza. Dovevamo essere più cattivi. 3-5-2 soluzione permanente? Va in base alle partite, ma con questo modulo stiamo facendo bene. Oggi premio tutti, hanno dato l'anima». Questa la disamina del tecnico del Renate.
Barzaghi vede invece così il pareggio:«Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Mezzo pieno, perché abbiamo dimostrato di non essere inferiori a loro. L'epilogo finale mi fa soddisfare del pareggio. Soprattutto nel finale siamo mancati nella gestione della palla, dopo il pareggio avremmo dovuto giocare di più palla a terra. Abbiamo sofferto sotto l'aspetto fisico, ma abbiamo fatto una grande partita difensiva contenendo bene Guidi e Pietropoli. Anche il campo non ha aiutato, essendo abituati ad un sintetico».