Chi avrebbe mai immaginato una Juventus così travolgente? In una mattinata da incorniciare, i bianconeri hanno schiantato il Lecce con un perentorio 4-1, regalando spettacolo e consolidando il sesto posto in classifica. La Vecchia Signora, guidata da un ispirato Alessio Vacca, ha saputo imporre il proprio ritmo sin dai primi minuti, lasciando i salentini a leccarsi le ferite di una crisi sempre più profonda.
LA SINFONIA DI VACCA: UN ASSOLO DA DIECI E LODE
La partita si accende subito, e il protagonista indiscusso è Alessio Vacca. Al 16', il numero 10 bianconero riceve un assist perfetto da Crapisto, controlla con classe e infila il portiere avversario Rafaila con un diagonale chirurgico. È la sua decima rete in campionato, un traguardo che illumina la serata torinese. Ma Vacca non si ferma qui: al 3-0, sfrutta una corta respinta di Rafaila e sigla la sua personale doppietta. Due colpi da maestro che mettono in ginocchio il Lecce e accendono l'entusiasmo dei tifosi.
UN LECCE IN BALÌA DELLA TEMPESTA BIANCONERA Il
Lecce, guidato da
Giuseppe Scurto, prova a resistere, ma i bianconeri sono inarrestabili. Dopo il vantaggio iniziale, la
Juventus raddoppia grazie a una sfortunata deviazione di Pacia su un cross di Ripani. Il doppio colpo è troppo per i giallorossi, che barcollano e subiscono anche il terzo gol. Solo al tramonto del primo tempo, il
Lecce trova una timida reazione con Pacia, che di testa accorcia le distanze su assist di Delle Monache. Un gol che sa di consolazione, ma che non basta a cambiare l'inerzia della partita.
LA RIPRESA: GESTIONE E CHIUSURA DEI CONTI Nel secondo tempo, la
Juventus gestisce con sapienza il doppio vantaggio. Il
Lecce tenta qualche sortita offensiva, ma
Radu, il portiere bianconero, si dimostra insuperabile, negando la gioia del gol a
Addo con una parata spettacolare. La partita sembra scivolare verso una tranquilla conclusione, ma al 78' è ancora la
Juventus a colpire: Vacca, in una delle sue serpentine sulla sinistra, serve a
Crapisto un pallone d'oro. Il numero 8 non si fa pregare e con un sinistro preciso sigla il 4-1 definitivo, chiudendo i conti e mettendo in ghiaccio la partita.
UN SUCCESSO CHE VALE DOPPIO Con questa vittoria, la
Juventus non solo consolida il sesto posto in classifica, ma manda un segnale forte e chiaro a tutte le avversarie. La squadra di
Francesco Magnanelli dimostra di avere carattere e qualità, elementi fondamentali per affrontare il prosieguo della stagione con ambizioni rinnovate. Per il
Lecce, invece, è il momento di riflettere e riorganizzarsi: la quinta sconfitta nelle ultime sei partite è un campanello d'allarme che non può essere ignorato.
IL TABELLINO
JUVENTUS-LECCE 4-1
RETI (3-0, 3-1, 4-1): 16' Vacca (J), 22' aut. Pacia (L), 28' Vacca (J), 43' Pacia (L), 32' st Crapisto (J).
JUVENTUS (4-2-3-1): Radu 6.5, Ventre 6.5, Martinez 6.5 (42' st Rizzo sv), Verde 7, Pagnucco 6.5, Boufandar 6.5, Ripani 7 (27' st Ngana 6), Amaradio 7, Crapisto 7.5 (36' st Sosna sv), Biliboc 6 (27' st Merola 6.5), Vacca 8 (36' st Lopez Comellas sv). A disp. Zelezny, Pugno, Mazur, Keutgen, Djahl, Savio. All. Magnanelli 7.5.
LECCE (4-3-3): Rafaila 6, Ubani 5, Scott 5, Pacia 6.5, Addo 5.5, Yilmaz 6, Gorter 5.5 (36' st Kovac sv), Denis 5 (1' st Winkelmann 5.5), Mboko 5.5 (36' st Agrimi sv), Kodor 5.5 (24' st Bertolucci 5.5), Regetas sv (9' Delle Monache 7). A disp. Sakho, Russo, Minerva, Basile, Candido, Muya. All. Scurto 5.
ARBITRO: Vailati di Crema 6.5.
ASSISTENTI: Brunetti di Milano e Cassano di Saronno.
AMMONITI: Verde (J), Delle Monache (L).