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Serie A

Uno Scudetto ma tanti problemi a farsi strada in Italia, il portiere ora è invece molto apprezzato all'estero

Dal tricolore al nuovo contratto nei Balcani, il viaggio tra i pali di un numero uno con tanta determinazione

FERONIKELI SERIE A - SIMONE MOSCHIN

FERONIKELI SERIE A - Simone Moschin approda in Kosovo agli ordini del tecnico Giovanni Colella, ex Como, Renate e Siena

Chi è Simone Moschin? Un portiere classe 1996 con un passato glorioso nelle giovanili italiane e un presente avventuroso nei campi internazionali. Fuori dai confini italiani appunto. Ma cosa spinge un estremo difensore per anni nel calcio Professionistico a lasciare l'Italia per cercare fortuna altrove? La risposta potrebbe sorprendere, ma è una storia di passione, determinazione e un pizzico di destino.



L'INIZIO DI UN SOGNO: DALLE GIOVANILI AL CHIEVO
Simone Moschin, classe 1996, ha iniziato la sua carriera calcistica come molti altri, nei campetti del suo paese. Ma con un allenatore speciale: suo padre Stefano, ex portiere delle giovanili del Como. Un talento naturale, affinato da un allenatore che conosceva bene l'arte della parata. Non passò molto tempo prima che i grandi club si accorgessero di lui. Tra questi, l'Inter, che lo accolse per diversi anni nelle sue giovanili. Tuttavia, fu il Chievo Verona a diventare la sua casa, il luogo dove Moschin avrebbe lasciato il segno. La stagione 2013-2014 fu memorabile: lo scudetto Primavera, con Paolo Nicolato in panchina, e il premio di miglior giocatore. Risultando decisivo ai rigori sia contro la Fiorentina in semifinale che contro il Torino in finale.



DAL SOGNO ALLA REALTÀ: LE SFIDE TRA I PROFESSIONISTI
Dopo il trionfo giovanile, Moschin si trovò di fronte a una scelta difficile. Restare al Chievo come terzo portiere o cercare nuove sfide altrove? Optò per la seconda opzione, iniziando un percorso tra Pisa e Renate, dove le difficoltà non mancarono risultando un comprimario con 12 gettoni complessivi. Nonostante le difficoltà, il numero uno classe 1996 non si è mai arreso. A Siena, trovò una nuova casa e un legame speciale con la città, giocando per la prima volta da titolare in prima squadra con 36 presenze in Serie C. Poi altri anni altalenanti sotto contratto con la Pro Vercelli, ma con prestiti tra Carrara e Cuneo, per terminare (ad ora) il suo percorso in Italia tra i Professionisti alla Fermana.



L'AVVENTURA ALL'ESTERO: TRA SOGNI E REALTÀ
Ma cosa spinge un portiere italiano a cercare fortuna all'estero? Per Moschin, la risposta è chiara: la voglia di nuove sfide e la possibilità di crescere. Dopo esperienze a Malta e in Lituania, il portiere di origini venete ha deciso di provare il Kosovo, attratto dalla presenza di Giovanni Colella al Feronikeli (massima serie kosovara ndr), un allenatore che conosceva bene sin dai tempi in cui lo allenò al Siena. Ha cominciato a girare l'Europa a partire dal gennaio 2023 dopo 6 mesi senza contratto, e dopo i maltesi del Pietà Hotspurs FC, i lituani del FC Džiugas Telšiai e del FK TransINVEST ecco approdare in Kosovo. Un indubbio esempio di come la passione e la determinazione possano portare lontano, oltre i confini nazionali, verso un futuro ancora da scrivere. E chissà, forse un giorno realizzerà anche il suo sogno di giocare in Gran Bretagna, dimostrando che con il cuore e la volontà, tutto è possibile.

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