Primavera 1
23 Febbraio 2025
Stefano Merola, grande protagonista della sfida con la Roma, tornando al gol dopo più di un anno e la rottura del crociato. Roma-Juventus 2-1
Sarebbe stato un punto d’oro, quello che la Juve di Magnanelli si stava portando a casa dalla trasferta di Roma. I bianconeri infatti, dopo aver iniziato la partita come meglio non si poteva, passando in vantaggio e chiudendo i giallorossi nella propria metà campo, hanno subito una doppia beffa. La prima in occasione del gol del pari, in cui oltre al rigore trasformato da Misitano, è arrivata anche l’espulsione a Ngana che ha costretto la Vecchia Signora a giocare con l’uomo in meno il resto della gara. La seconda e definitiva beffa è invece arrivata a due minuti dal termine quando ormai la gara sembrava andata in archivio, col gol che ha regalato la vittoria alla Roma. Un boccone amaro da digerire per la squadra di Magnanelli, anch’egli espulso in occasione del rigore fischiato ai giallorossi, che dovrà dunque resettare, tenendo solo quanto di buono si è visto in questa partita e ricominciare dal derby di settimana prossima.
Per prendersi temporaneamente il primo posto in classifica la Roma di Falsini si affida ad un 4-2-3-1 caratterizzato dal tridente Zefi-Coletta-Marazzotti dietro alla punta Misitano. Magnanelli risponde schierandosi a specchio e puntando forte su Pugno, che dovrà essere il trascinatore dei bianconeri con la lupa. Dopo un inizio di partita un po’ a rilento, è la Juve a prendere in mano il pallino del gioco e a fare la voce grossa in casa Roma, nonostante nel primo quarto d’ora non ci siano stato tiri particolarmente pericolosi. Al 17’ però, la Vecchia Signora si porta meritatamente in vantaggio dopo un’azione piuttosto elaborata, partita col cross dalla destra di Amaradio che trova la sponda di Pugno in area per Merola. Il tiro del numero 36 bianconero viene inizialmente murato da De Marzi, che è però sfortunato nella deviazione successiva, rispedendo la sfera su Merola che involontariamente insacca l’1-0. Nel momento migliore della squadra di Magnanelli, in cui sembrava che la Juve fosse in totale controllo e prossima al raddoppio, i giallorossi sfruttano alla grande una ripartenza e mandano a rete Misitano che, al momento del tiro, viene spinto platealmente da Ngana. Per il direttore di gara non ci sono dubbi è calcio di rigore per la Roma e rosso per il centrocampista bianconero, reo di aver commesso un fallo ingenuo, ma forse fin troppo punito con l’espulsione. Dagli 11 metri va lo stesso Misitano, che apre il piattone e infila l’angolino nonostante Zelezny avesse intuito. Adesso, con l’uomo in più e sulle ali dell’entusiasmo per aver trovato il pari, l’inerzia della gara è tutta a favore dei giallorossi, che si riversano nella metà campo avversaria alla ricerca della rete del sorpasso, senza però riuscire a trovarlo e chiudendo a prima frazione sul parziale di 1-1.
Nella ripresa, com’era preventivabile, è la Roma a prendere subito d’assalto la porta di Zelezny, spaventando i bianconeri con alcuni tiri dal limite molto pericolosi e che sibilano vicino ai legni. Nonostante l’uomo in più e nonostante la necessità di vincere per risuperare l’Inter e lanciare temporaneamente il primo posto però, la squadra di Falsini è imprecisa e con idee poco chiare in fase di costruzione dell’azione, concedendo per giunta anche qualche occasione alla Juve, bravissima a rimanere in partita, rischiare il giusto e occupare il campo in maniera ottimale pure in 10 uomini. La più grande occasione del secondo tempo arriva al 73’, quando Levak stacca completamente solo in area di rigore, ma il suo colpo di testa è impreciso e grazia la Juve. Vecchia Signora che fa scorrere il cronometro e continua a difendersi in maniera stoica, quasi commovente, non lasciando spazi da attaccare alla Roma e cercando di portarsi a casa un punto che, per come si è messa la partita, varrebbe oro per i bianconeri, sia sul piano di classifica ma soprattutto su quello mentale e della fiducia. A dimostrazione che per i giallorossi sembra davvero non essere partita, arriva un clamoroso palo colpito da Marazzotti a 2 minuti dal novantesimo. Il muro della Juve però crolla al 93’, quando in area di rigore Levak fa una sponda di testa verso Coletta, che da sotto misura insacca la rete del 2-1 facendo esplodere di gioia il popolo giallorosso. Beffa finale dunque per la Juve, che esce dal campo con 0 punti ma a testa altissima per aver tenuto testa alla Roma nonostante l’uomo in meno per quasi tutta la gara.
Roma-Juventus 2-1
RETI (0-1, 2-1): 16' Merola (J), 26' rig. Misitano (R), 48' st Coletta (R).
ROMA (4-2-3-1): De Marzi 6, Sangarè 6 (18' st Bah 6), Nardin 6, Mirra 6 (1' st Levak 7), Litti 6 (30' st Cama 6), Romano 6.5, Di Nunzio 6, Marazzotti 6, Coletta 7.5, Zefi 6 (1' st Mannini 6, 35' st Marchetti 6.5), Misitano 7.5. A disp. Jovanovic, Zinni, Della Rocca, Sugamele, Almaviva, Ceccarelli. All. Falsini 6.5.
JUVENTUS (4-2-3-1): Zelezny 6.5, Savio 6.5, Martinez 6.5, Verde 6, Pagnucco 6.5, Boufandar 6, Ngana 5, Amaradio 6.5, Crapisto 6, Merola 7.5 (26' st Vacca 6), Pugno 7 (35' st Ripani sv). A disp. Radu, Rizzo, Ventre, Mazur, Biliboc, Grelaud, Sosna, Djahl, Lopez Comellas. All. Magnanelli 7.
ARBITRO: Mucera di Palermo 5.5.
ASSISTENTI: Chiavaroli di Pescara e Bosco di Lanciano.
ESPULSI: 25' Ngana (J).
AMMONITI: Litti (R), Di Nunzio (R), Bah (R), Pugno (J)
De Marzi 6 Nonostante la Juve anche in 10 uomini riesca a farsi viva dalla sue parti, non deve compiere grandi parate. Nel complesso una partita attenta.
Sangarè 6 Molto in difficoltà durante la prima parte di partita, in cui gli attaccanti della Juve arrivavano da tutte le parti. Nel secondo tempo migliora molto e si porta a casa la sufficienza. 18' st Bah 6
Nardin 6 Discorso analogo a quello fatto per Sangarè, nonostante lui sembri dare fin da subito maggiori sicurezze e infatti, rimane in campo fino alla fine.
Mirra 6 Soffre tantissimo da quel lato le incursioni di Merola e di Pagnucco durante la prima frazione, poi complice anche l’uomo in più, gioca una partita più attenta e si lascia superare pochissimo. 1' st Levak 7 Entra bene in partita, prima sfiora il gol e poi fa l’assist per Coletta
Litti 6 A differenza di Mirra, dal suo lato la Roma patisce molto meno gli attacchi della Juve, anche e soprattutto grazie a lui. 30' st Cama 6
Romano 6.5 Lotta e corre tantissimo in mezzo al campo, recuperando palloni, gestendo alla grande il possesso palla e conquistandosi falli.
Di Nunzio 6 Meno bene rispetto a Romano, complice anche l’ammonizione rimediata ad inizio secondo tempo che lo ha limitato molto nell’agire
Marazzotti 6 Non ha giocato una brutta partita, ma dal numero 7 della Roma ci aspettiamo sempre tantissimo visto le qualità che ha. Poteva fare di più.
Coletta 7.5 È senza ombra di dubbio il man of the match della gara grazie al suo gol decisivo a due minuti dalla fine. Nel complesso sarebbe comunque stato tra i migliori per la bella prestazione che ha offerto.
Zefi 6 Molto bravo nel dribbling e nel creare superiorità numerica coi suoi cambi di passo brucianti. A parte questo però, risulta essere non particolarmente incisivo. 1' st Mannini 6 35' st Marchetti 6.5
Misitano 7.5 Prima si conquista il calci di rigore e poi lo trasforma con freddezza. Tiene su da solo l’attacco della Roma e si carica sule spalle la squadra nei momenti di difficoltà.
All. Falsini 6.5 Non un buon approccio alla gara da parte della sua Roma. Doveva scendere in campo per vincere e portarsi in vetta, ma ha preso stroppò sotto gamba l’impegno con la Juve e per poco non perdeva punti importanti. Al fine, quel che conta è la vittoria comunque arrivata.
Zelezny 6.5 Da quando la sua Juve è rimasta con l’uomo in meno, ha dovuto sporcarsi i guanti molto più del previsto. Solita sicurezza tra i pali e poche colpe sui gol subiti.
Savio 6.5 Spinge bene sulla fascia destra, è attento in copertura e si sta guadagnando sempre più, partita dopo partita, la titolarità ormai consolidata.
Martinez 6.5 Non era per nulla facile dover affrontare una partita come questa in 11 contro 11, figuriamoci con l’uomo in meno e a difesa costantemente sotto pressione. Lui però ha le spalle larghe e ha dimostrato tutte le sue doti. Grande prestazione.
Verde 6 Un po’ più in difficoltà rispetto a Martinez, ma la sua prova è comunque da incorniciare per la grinta che ci ha messo e la costante attenzione per tutti i 90 minuti.
Pagnucco 6.5 C’è poco da dire, rimane sempre uno dei migliori giocatori che ha questa Juve e oggi l’ha ulteriormente dimostrato. Grande gara sulla fascia sinistra, concedendo poco alla Roma da quel lato.
Boufandar 6 Regge bene l’urto coi centrocampisti della Roma ed esce dal campo a fine partita con una sufficienza più che meritata.
Ngana 5 È brutto da dire, ma se la Juve quest’oggi non è riuscita a portarsi a casa nemmeno un punto, lo deve quasi interamente a lui. Fallo molto ingenuo su Misitano che, oltre a regalare il rigore del pari alla Roma, lascia pure i bianconeri in 10 uomini. C’è da dire però, che il rosso ci è sembrato eccessivo.
Amaradio 6.5 Da lui nascono sempre azioni molto pericolose ed è l’artefice del cross che ha poi portato al vantaggio di Merola. Bravo nel dribbling, velocissimo nello spostare il pallone e scelte quasi sempre azzeccate.
Crapisto 6 Ci ha abituato a prestazioni decisamente migliori, nonostante non abbia sfigurato in mezzo al campo.
Merola 7.5 Torna al gol dopo un infortunio che l’ha lasciato fuori per parecchio tempo e gioca una partita semplicemente commovente. Bravissimo a farsi trovare sulla sponda di Pugno e fortunato nel rimbalzo. Tanto cuore per un ragazzo talentuosissimo. 26' st Vacca 6
Pugno 7 È l’uomo in più di questa squadra e si vede. Ha la maturità per ambire ormai a palcoscenici più importanti e si vede da come sa gestire i momenti della gara. Suo l’assist per il gol di Merola. 35' st Ripani sv
All. Magnanelli 7 Nonostante venga espulso per proteste, la prestazione della sua Juve quest’oggi è solo da elogiare. Fino al gol del pari stava dominando e meritando il vantaggio, poi resiste finchè può è crolla solamente nel finale. È vero una sconfitta è sempre una sconfitta, ma se la sua Juve gioca così nel derby di prossima settimana può davvero riscattare la sconfitta dell’andata.