Serie A
27 Febbraio 2025
MILAN SERIE A - Fabio Paratici è tra i papabili per la carica di direttore sportivo dei rossoneri
Cosa manca al Milan per tornare a brillare come un tempo? Forse un direttore sportivo capace di orchestrare la sinfonia perfetta tra allenatore e squadra. In un momento delicato, con il campo che chiede risposte e i tifosi che fremono, il club rossonero non si limita a guardare la classifica, ma punta a rinforzare l'organigramma societario, cercando la figura giusta che possa fungere da cuscinetto tra le diverse anime della squadra. D'altronde non è un mistero che i risultati del campo riflettano ciò che c'è alle spalle: ovvero una dirigenza forte.
IGLI TARE, L'OUTSIDER
Igli Tare, ex Lazio dal 2009 al 2023 dopo aver concluso la sua carriera da calciatore, è invece un uomo di esperienza e che sicuramente farebbe al caso rossonero. Parla ben 6 lingue, guarda partite a ciclo continuo, vive di calcio, passa davvero moltissimo tempo al telefono e soprattutto si è dimostrato direttore sportivo molto concreto nella sua esperienza bluceleste. Incarna alla perfezione la figura del direttore direttore sportivo silenzioso e parecchio pratico, che si fida dei suoi collaboratori.
UN RUOLO CHIAVE PER IL FUTURO
Ma perché il Milan ha bisogno di un direttore sportivo in questo momento? In un contesto dove la pressione è alta e le aspettative sono alle stelle, avere una figura che sappia mediare tra l'allenatore e la squadra è fondamentale. Un direttore sportivo non è solo un uomo di mercato, ma un vero e proprio mediatore, capace di mantenere l'equilibrio all'interno dello spogliatoio e di garantire che la visione del club venga tradotta in risultati concreti sul campo. Senza contare che si potrebbe così puntare su una nuova figura tecnica in panchina come allenatore. Si è partiti con Paulo Fonseca e si sta continuando con Sergio Conceicao ma i risultati restano non all'altezza delle aspettative e la recente eliminazione in Champions League brucia parecchio.