ROMA SERIE A - Matias Soulè è arrivato nella capitale nell'estate 2024 e finora ha collezionato in campionato 15 presenze e 2 reti
Cosa succede quando un diamante grezzo trova finalmente il suo tagliatore? La risposta è semplice: brilla. E nel caso di Matias Soulé, il «tagliatore» si chiama Claudio Ranieri. La Roma, una squadra che sembrava destinata a navigare in acque tempestose dopo un inizio di stagione a dir poco deludente, ha trovato nella guida esperta di Ranieri un faro di speranza e rinascita. E a beneficiarne è stato appunto il calciatore argentino classe 2003, che in Serie A nella stagione in corso conta 15 presenze e 2 reti.
IL PRIMA E DOPO RANIERI: UNA STAGIONE A DUE VOLTI La stagione della Roma è stata un vero e proprio viaggio sulle montagne russe. All'inizio, il club sembrava intrappolato in un labirinto di esoneri e risultati deludenti. Daniele De Rossi e IvanJuric, due tecnici di spessore, non sono riusciti a trovare la formula vincente per una squadra che sembrava aver perso la sua identità. Poi, come un abile direttore d'orchestra, Ranieri è salito sul podio dal 14 novembre 2024 e ha trasformato la sinfonia stonata in una melodia armoniosa. Proprio nella stagione in cui aveva deciso di dire addio alla panchina di una squadra di club.
MATIAS SOULÉ: DA PROMESSA IN OMBRA A STELLA EMERGENTE Tra i tanti meriti di Ranieri, uno dei più significativi è stato il rilancio di Matias Soulé. L'argentino, arrivato nella Capitale con grandi aspettative dopo essere stato ceduto dalla Juventus la scorsa estate, molto probabilmente per motivi di bilancio, ha vissuto un inizio di avventura tutt'altro che semplice. Sembrava quasi che il peso delle aspettative fosse troppo grande da sopportare. Ma Ranieri, con la pazienza di un artigiano e la visione di un maestro, ha saputo lavorare con l'attaccante classe 2003, trasformandolo da promessa in ombra a stella emergente. E non è un caso che sia stato lui a decidere il recente match vinto 1-0 al Tardini di Parma poco dopo la mezz'ora del primo tempo.
IL LAVORO CERTOSINO DI RANIERI Ranieri ha adottato un approccio meticoloso, lavorando su ogni aspetto del gioco di Soulé. Dalla tecnica individuale alla comprensione tattica, passando per la fiducia in se stesso, ogni dettaglio è stato curato con attenzione. E i risultati si vedono: l'attaccante classe 2003 non è solo un giocatore migliorato, ma è diventato una risorsa cruciale per la Roma, sia nel presente che in prospettiva futura. Con un Ranieri in panchina e un Soulé in campo, la Roma ha dunque tutte le carte in regola per tornare a recitare un ruolo da protagonista. La strada è ancora lunga, ma i giallorossi hanno dimostrato di avere la determinazione e il talento necessari per affrontare qualsiasi sfida.
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