Serie C
28 Febbraio 2025
ALCIONE, SERIE C: Luigi Samele (Crediti foto: Alcione)
Non arrivava dall’11 gennaio. In casa, bisogna risalire ancora più su, al 24 novembre. A Sesto San Giovanni è tornata la vittoria. Una prova di forza, una prova di resistenza difficile nel primo tempo, una liberazione ad inizio della ripresa. L’avevano aspettato, l’avevano preparato, l’hanno accolto a braccia aperte: il trionfo che porta la terza squadra di Milano a 40 punti è un 2-0 netto netto che profuma di rinascita. Ora si vede la luce in fondo al tunnel. Pronti a ripartire?
Partita fondamentale, punto e a capo.
Serve per rimettere fiducia negli scarpini, dopo quell’ultimo capitombolo contro la Triestina. Serve per dare nuovo impulso a questo campionato. Serve perché l’Alcione, da novellina d’oro del girone, ha tutta l’intenzione di dire ancora la propria in questa stagione della consacrazione tra i prof. E quale occasione migliore di un anticipo davanti al pubblico di casa, contro il fanalino di coda della classifica? Forse, la situazione ideale. Da approfittarne, subito. E allora, Cusatis adotta la stessa strategia dell’ultima gara, con una difesa a tre in fase di impostazione e Chierichetti spedito lungo la fascia a fare il quinto di sinistra. I primi effetti si vedono subito: Samele comincia a suonare il clacson già dopo 15 secondi (buona giocata davanti alla porta, ma non calcia e si fa chiudere dalla difesa dei veneti), Bright pare pronto al sorpasso con una clamorosa incornata su sviluppi di calcio d’angolo (10’), Chierichetti impatta al volo al 27’ e punta gli abbaglianti sulla macchina di Chioggia. Tutto vano, ma i campanelli d’allarme suonano forti e chiari per gli ospiti: l’Alcione questa la vuole vincere.
Eppure, la Clodiense non è venuta fino a Milano a farsi un giro. Lo certificano i tentativi di Serena e Mora da un capo all’altro del primo tempo. Dunque sì, c’è da stare attenti. Che sia il caso di indirizzarla, dopo un primo tempo caratterizzato da un certo attendismo? S. Risposta secca. Uno, due, tre. Primo atto: Bonaiti butta in mezzo, Pirola impatta, Sinn colpisce con la mano. Rigore. Sul dischetto si presenta Palombi, il bomber Orange alle soglie della doppia cifra stagionale: tiro pulito, rasoterra verso sinistra, Pezzolato ci arriva. Sipario. Pare che proprio non si voglia sbloccare. Ma niente paura, ci sono ancora altri due atti (e mezzo, poi capirete) e questa volta sono decisivi. Si riaccendono le luci: prima Palombi si vendica subito appoggiando un assist clamoroso che Samele non deve fa altro che buttare in rete (quell’urlo sull’erba del Breda, in ginocchio e con gli occhi chiusi è semplicemente iconico), poi Bonaiti indirizza tutti i riflettori su di sé con un tiro sicuro che cappotta Pezzolato e porta dritto dritto al doppio vantaggio. Nel mezzo, c’è pure quel miracolo di Pezzolato su Palombi (è la maledizione del decimo gol, è quel mezzo atto che dà ancora di più la sensazione che l’Alcione ormai fa quello che vuole). Nel giro di 3 minuti, dall’11’ al 14’, i padroni di casa vanno vanti di due gol e mettono in cassaforte la partita. Un paio di brividi da sviluppi di calcio d’angolo e quella perla assurda di Serena a 2 minuti dalla fine parata da Bacchin - il solito Bacchin - sono molto scenografici ma non cambiano il gran finale: Alcione, bentornato!