Under 15 A-B
06 Marzo 2025
ATALANTA UNDER 15 • Nicola Cappellato, fantasista della Dea e protagonista in questa stagione
Osservare da lontano i vincitori che alzano la coppa al cielo con il cuore in mille pezzi. Negativo? In parte. Formativo? Sicuramente. È un momento che insinua (o rafforza) un sogno in ogni calciatore: quello di vincere contro tutti e dimostrarsi il più forte d'Italia. È quel sogno strappato lo scorso anno a Nicola Cappellato e compagni. È lo stesso che quest'anno si sta rivelando ancor più insistente. Ma come fare quindi? A suon di gol e assist, con la sua nuova squadra. "Cappe" sta rubando la scena con l'Atalanta e la sta trascinando verso le fasi finali, è davvero una storia meravigliosa...
Un abbraccio con una persona cara, a volte, vale più di ogni altra cosa. Il calore umano, i cuori che si avvicinano e ogni problema che sembra svanire per qualche istante. Qualsiasi dei problemi, anche quelli che sul momento sembrano insormontabili. Ma facciamo un passo indietro. È una calda domenica di fine maggio, di preciso il 26 del mese. Dopo aver battuto rispettivamente Lazio e Genoa, Hellas Verona e Inter si contendono lo Scudetto sotto il cocente sole che si abbatte su Formia. Il risultato? Uno roboante 4-0 per i nerazzurri. E ai tempi, tra le fila degli scaligeri, annoverava un piccolo talento pronto a spiccare il volo: Nicola Cappellato. Che ora sogna il tricolore con la sua Atalanta. Che ora sta facendo di tutto pur di far arrivare la sua squadra dove merita. E che, quel 26 maggio, ha trovato nel suo compagno Sandrini il conforto di un abbraccio, dopo aver osservato da lontano i vincitori in festa.
"El Diez" della Dea, Nicola Cappellato, in maglia nerazzurra con la fascia da capitano al braccio
"Cappe" nasce e cresce attorno al quartiere di San Zeno, nella sua amata Verona. È proprio lì che muove i primi passi nel calcio, nella squadra di quartiere: la Crazy Colombo. Le sue qualità, che oggi conosciamo bene, si intravedevano già ai tempi. D'altronde quando davanti agli occhi di un intenditore si palesa un talento del genere, è difficile non cogliere la palla al balzo. Dopo due anni, infatti, viene prelevato dal Chievo Verona. Dove, non a caso, viene aggregato con i 2009 e non con i 2010 suoi coetanei. Il punto di svolta? Il fallimento dei gialloblù nel 2021 ed il conseguente passaggio all'altra sponda di Verona, all'Hellas, dopo quattro anni fatti di grandi esperienze e di ottima formazione. E infine tre anni con gli scaligeri, con un terzo posto in Italia raggiunto nel 2023 dietro ad Albinoleffe e Roma e un secondo posto dietro all'Inter nel 2024. Poi la grande chiamata, quella dell'Atalanta, ma questa è un'altra storia...
Cappellato in azione in un torneo interno con la Nazionale italiana
Nell'estate del 2024 qualcosa di grande si è mosso. Le big di Serie A hanno attenzionato "Cappe" e la sua scelta è ricaduta sull'Atalanta. Ma perché tutte queste attenzioni? Semplice. Tecnica pulitissima e sopraffina, visione di gioco da giocatore esperto e, cosa non da poco, il carattere dentro e fuori dal campo: sempre a modo, mai una parola fuori posto. Che a pensarci fa davvero la differenza, e lo stiamo vedendo con i nostri occhi... Cappellato a Zingonia è un esperimento finora riuscito alla grande. Lo dicono i numeri, lo dice la posizione in classifica, lo dicono un po' tutti. Nove gol e sette assist in 15 presenze giocando dietro le due punte (non sempre) nel 4-3-1-2 offerto da Esposito. Estro, fantasia e qualità che l'hanno portato a vestire anche la maglia azzurra nel Torneo di Natale. E alla fine trovare un buon amico con cui scambiarsi un abbraccio sincero e tenero vale più di qualsiasi cosa, anche di uno Scudetto. Anche perché siamo tutti certi che, prima o poi, "Cappe" indosserà una maglia col tricolore cucito sul petto...