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A Pescara nasce una stella, è il primo italiano classe 2009 ad esordire e segnare nel calcio dei Prof

Antonio Arena supera Verratti: entra al 66' nella gara contro la Lucchese, dopo pochi minuti segna ed entra nella storia

A Pescara nasce una stella, è il primo italiano classe 2009 ad esordire e segnare nel calcio dei Prof

Serie C • Antonio Arena diventa il primo calciatore italiano classe 2009 ad esordire e segnare nel calcio professionistico. Pescara-Lucchese 4-1

7 marzo 2025. È un giorno storico allo Stadio Adriatico di Pescara, sia per il successo casalingo dei Delfini, ritrovato dopo 106 giorni dall'ultima volta contro la Lucchese, ma soprattutto per l'esordio assoluto tra i professionisti di Antonio Arena, il primo italiano classe 2009 a centrare questo record, sostituendo al minuto 66' Thomas Alberti. Sono le 21:59, Antonio scrive la storia una seconda volta: 8 minuti più tardi, viene servito dentro l'area da Brando Moruzzi e segna il gol del definitivo 4-1 anticipando con il destro il difensore. Oltre al debutto, a 16 anni e 25 giorni diventa anche il primo 2009 italiano a segnare una rete nei Prof, riuscendo inoltre a superare il record del club appartenente a Marco Verratti (17 anni, 6 mesi, 25 giorni).

La carta d'identità recita:

10 febbraio 2009, data di nascita dell'italo-australiano (nasce, infatti, vicino a Sydney) che è arrivato a Pescara nel 2023, firmando un contratto fino al 2028. Con la città bagnata dal Mare Adriatico il legame più forte è quello con i nonni, la cui regione d'origine è proprio l'Abruzzo, più precisamente del paesino di 10 mila abitanti di Celano (in provincia dell'Aquila), che hanno abbandonato prima di trasferirsi definitivamente in Australia. La scelta del Pescara ha dunque, soprattutto, un valore affettivo. L'impatto con i colori biancoazzurri è notevole: in Primavera 2 segna alla sua seconda gara contro la Ternana (27 aprile 2024), mentre quest'anno sono 4 le reti trovate in 11 presenze. Le prime sirene iniziano a suonare. Chi si affaccia per prima alla finestra è la nazionale australiana con cui Antonio sceglie di giocare per via del doppio passaporto, poi è Marco Scarpa, Ct dell'Italia Under 16, a chiamarlo per un raduno dal 24 al 26 gennaio a Coverciano. Ma chi si accorge davvero del potenziale di Arena è il tecnico della Prima Squadra Silvio Baldini, il quale lo porta con sé in panchina in Serie C già per la prima partita del Girone B proprio contro la Ternana di Ignazio Abate

7 marzo 2025, ore 21:59

Ed ecco che arriviamo al giorno tanto atteso, quello dell'esordio con i grandi. Il Pescara sogna il ritorno in Serie B dopo quattro anni di assenza e il quarto posto in classifica fa ben sperare. Ciò che manca da troppo tempo è, però, la vittoria davanti ai propri tifosi. All'Adriatico i Delfini non vincono dal 21 novembre, quando con un 4-1 è stato superato il Milan Futuro. Poi solo sconfitte o pareggi. Fino al 7 marzo: dopo un pomeriggio di grande confusione in Serie C in cui il Taranto è stato estromesso dal campionato, Messina e Trieste sono state penalizzate di 4 punti, anche la Lucchese - prossima avversaria del Pescara - è costretta a pagare con 6 punti di penalizzazione per mancati pagamenti di stipendi e contributi. Questa volta in casa è gioia, la prima doppietta in carriera di Valzania e poi Ferraris allungano il vantaggio dopo l'1-1 trovato da Alessandro Selvini (2004). Baldini capisce che è una giornata storica e decide di chiamare in causa anche Arena, con il numero 40 sulle spalle, al posto di uno stremato Alberti, che diventa così il primo 2009 ad esordire tra i Prof. Ma nell'aria si respira un'aria diversa, un'aria di festa, percepita dallo stesso Arena che ci mette solo otto minuti per trovare un gol - bello, anticipando l'avversario con una zampata con il destro servito da Moruzzi - che è già entrato nella storia, non solo del Pescara che torna al successo casalingo dopo 106 lunghissimi giorni d'attesa (ancora 4-1, si chiude un cerchio), ma di tutto il calcio italiano. 

IL GOL DI ANTONIO ARENA CONTRO LA LUCCHESE

Emozione e famiglia

A fine partita, ancora emozionato, Antonio Arena commenta:«Non potrò mai dimenticare l'emozione dopo il gol. Ero un po' nervoso. Sono entrato e ho fatto quello che è accaduto». Non mancano gli elogi ai compagni di squadra: «I ragazzi mi hanno aiutato tanto - racconta - anche i primi 7 mesi con loro imparando tanto. Ho fatto il riscaldamento e quando il tecnico mi ha chiamato, mi sono emozionato. Dedico questo esordio alla mia famiglia». Famiglia, emozione e gratitudine. Tre condizioni sine qua non non tanto nel calcio, ma quanto nella vita. I presupposti per entrare davvero in pianta stabile con i grandi ci sono tutti, il nostro calcio ha bisogno di ragazzi come Antonio.

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