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Dopo quasi 500 giorni la Juve batte la Fiorentina! Cinque gol in un tempo solo e un Biliboc scatenato incantano il Viola Park

Non succedeva dall'ottobre del 2023, la Viola cade per la terza volta di fila mentre i bianconeri vogliono i playoff

Dopo quasi 500 giorni la Juve batte la Fiorentina! Cinque gol in un tempo solo e un Biliboc scatenato incantano il Viola Park

Primavera 1: Al Viola Park è protagonista Lorenzo Biliboc, contribuendo a due gol e segnandone uno. Fiorentina-Juventus 2-4 (Foto Cassarà)

496 giorni dopo s'interrompe il tabù della Juventus. Era, infatti, dal 28 ottobre 2023 che i bianconeri non vincevano contro la Fiorentina, una vera e propria "bestia nera" - o viola - per i piemontesi, che nelle ultime cinque scontri diretti avevano trovato solo un successo, proprio quello risalente ad un anno e quattro mesi fa. Da un lato, una squadra in fiducia - la Juve - dopo il derby della Mole contro il Torino vinto negli ultimi attimi, dall'altra, una formazione in cerca di riscatto dopo due sconfitte di fila - la Fiorentina. Non arrivano le risposte sperato lato viola, il risultato finale parla così: 2-4 per la Vecchia Signora che, seppur con qualche rischio, si è dimostrata più cinica, grazie soprattutto ad un Biliboc in versione infermabile. Apre Vacca e chiude Ventre, nel mezzo le reti dello stesso Biliboc e di Boufandar; per i ragazzi di Galloppa, un pizzico di speranza provano a darla Kouadio e Braschi, ma è solo temporanea.

13 VOLTE LUI

Sulle note dell'inno viola arriva il fischio d'inizio. Se per una decina di minuti si vede poco, la partita si accende all'improvviso. Tutto merito dei due esterni offensivi bianconeri: Biliboc apre da sinistra verso destra per Djahl, che di prima con il mancino cerca di sorprendere Leonardelli sul suo palo, ma la gamba del portiere fiorentino e poi il palo negano il gol al franco-algerino all'11'. Il pressing juventino diventa pressoché asfissiante per la squadra di Galloppa, che fatica ad uscire e macina falli su falli. Vero, lontani dalla porta, ma ciò che viene fuori è la difficoltà della Viola nel proporre gioco. Alla Juve sta bene così e con calma cerca di costruire. Forse troppa calma, il rischio è quello di addormentarsi come succede al 21', e su una palla persa a metà campo, la Fiorentina riparte: dentro l'area Bertolini cerca Braschi in zona dischetto, salvataggio provvidenziale di Boufandar quando Radu era completamente fuori posizione. Se pensate che la Viola abbia intimorito gli avversari con quest'ultima opportunità, allora vi sbagliate: cinque minuti più tardi, infatti, con un'azione che definire rocambolesca è quasi riduttivo, la Juve colpisce. Dopo una deviazione, prova la botta verso lo specchio a rimorchio Pagnucco, ma il suo tentativo di tiro - non perfetto - diventa un assist per Biliboc, a tu per tu trova la deviazione prima di Romani e poi di Leonardelli, in qualche modo se la ritrova tra i piedi Vacca, a cui basta spingere in rete. Un tap-in sinonimo di tredicesimo gol in campionato per il 10 bianconero. La Juventus prova a congelare il vantaggio abbassando di molto il proprio baricentro, non sempre la scelta migliore come dimostrato dal tentativo concesso a campo aperto a Braschi al 29', il quale, tuttavia, spreca tutto con un pallonetto che termina fuori. Mentre ci prova di rovesciata, dall'altro lato, il solito Vacca al 36': addomestica la sfera servita da Savio, con un controllo se la alza e poi sfiora l'eurogol. È una Fiorentina che in mente ha poche idee e sui piedi troppo poco cinismo: Radu e compagni ringraziano.

CINQUE IN UN TEMPO SOLO!

Ci eravamo lasciati con la punizione alta di Romani nel finale. Nemmeno il tempo di riassestarsi dopo l'intervallo, sempre verso la stessa porta, però, al 4' la Juve è più precisa e trova il doppio vantaggio in seguito ad un'azione bellissima, fatta di tocchi veloci nello stretto: Biliboc - che in questi primi istanti svaria per tutto il fronte - penetra dalla destra in area, cerca Boufandar in mezzo e lo trova, complice anche la svirgolata decisiva di Baroncelli. Apparecchiato al tiro, il 5 non sbaglia e sigla la seconda rete di fila dopo quella messa a segno nel derby. Galloppa deve sistemare qualcosa per riprendere la rotta, chiama in campo Kouadio e Mazzeo. E all'ora di gioco si possono cogliere i frutti delle mosse dell'allenatore dei viola. Basta un cross di Scuderi e un colpo di testa - vincente - di Kouadio per riaccendere la scintilla di speranza per la Fiorentina: preso in controtempo Radu, rimane immobile e guarda il pallone entrare alla sua destra. Ma nel raggio di quattro minuti, succede l'impensabile. Si passa dal possibile pareggio della Fiorentina alla rete del possibile ko firmato Madama. Partiamo con ordine: al 17' chi sale in cattedra è proprio Radu, salvando sia su una deviazione bianconera sia sul tentativo in respinta di Rubino. Una doppia parata che diventa la sliding door del match: gol mangiato e gol subito, la Fiorentina è chiamata a rincorrere di nuovo a causa del gol di Biliboc, fin qui il migliore in campo. Boufandar gli ricambia il regalo, lui non sbaglia aprendo il piattone destro e piazzando in buca d'angolo. Come spesso succede in questo campionato, il secondo tempo diventa spazio di favole e rimonte incredibili, sfiorate o raggiunte. Regala un quarto d'ora di speranza e di spettacolo Braschi: sulla sinistra al limite dell'area lo schema su punizione è vincente, Scuderi mette a referto il suo secondo assist di giornata alla Gosens contro il Panathinaikos, in zona secondo palo stacca di testa il 24 che non lascia scampo a Radu. Con le unghie e con i denti, la Juve prova a salvare il risultato contro una Fiorentina nettamente a trazione anteriore, nel finale può ufficialmente cominciare la festa perché la Vecchia Signora riesce anche a ripartire in contropiede, sfruttando i buchi della Viola: confezionano il 2-4 tre subentrati, Pugno apre per Merola largo a sinistra, entra in area e serve Ventre, che con una zampata insacca.

Dopo un secondo tempo folle e cinque lunghissimi, interminabili - per la Juventus - minuti di recupero, i bianconeri trovano tre punti d'oro per quanto riguarda la corsa ai Playoff, mentre sembra non aver fine il periodaccio della Fiorentina, incappata nella terza sconfitta in campionato dopo quelle contro Sassuolo ed Inter: tre grossi tonfi per la corsa Scudetto visto che la vetta, in caso di trionfo della Roma a Cagliari, disterebbe 8 punti.


IL TABELLINO

FIORENTINA-JUVENTUS 2-4
RETI (2-0; 2-1; 3-1; 3-2; 4-2):
26' Vacca (J), 4' st Boufandar (J), 15' st Kouadio (F), 19' st Biliboc (J), 30' st Braschi (F), 42' st Ventre (J).
FIORENTINA (4-3-3): Leonardelli 5.5, Balbo 6 (8' st Mazzeo 6), Baroncelli 5.5, Romani 6, Scuderi 7.5, Keita 6 (8' st Kouadio 7), Ievoli 5.5 (27' st Presta 6), Harder 6, Bertolini 6.5 (27' st Gudelevicius 6), Rubino 6, Braschi 7. A disp. Vannucchi, Fei, Sadotti, Lamouliatte, Puzzoli, Deli, Elia. All. Galloppa 6.
JUVENTUS (4-4-2): Radu 6.5, Savio 6.5, Rizzo 6 (27' st Montero 6), Verde 6, Pagnucco 6.5, Boufandar 7.5, Ngana 6 (17' st Ripani 6), Biliboc 8 (27' st Ventre 7), Djahl 6.5 (27' st Merola 6.5), Crapisto 6, Vacca 7 (38' st Pugno sv). A disp. Zelezny, Srdoc, Grelaud, Sosna, Keutgen, Lopez. All. Magnanelli 7.
ARBITRO: Cerbasi di Arezzo 6 .
COLLABORATORI: Tomasi di Schio e Cavalloni di San Donà di Piave .
AMMONITI: 30' Braschi (F), 46' Verde (J), 29' st Crapisto (J), 39' st Pugno (J), 42' st Ventre (J).
NOTE: Calci d'angolo 2-3 in favore della Fiorentina.


LE PAGELLE

FIORENTINA

Leonardelli 5.5 Tenta di fare il possibile con alcune parate anche complesse, tuttavia nei gol subiti è quasi sempre fuori dai pali, anche a causa di una difesa tardiva, e sfortunata in alcuni casi. Non è sempre, quindi, tempestiva la chiamata ai difensori.

Balbo 6 Partita senza picchi clamorosi, oltre ad alcune giocate verticali verso il suo compagno di fascia Bertolini, dimostra attenzione in difesa e anche una discreta propensione offensiva. 8' st Mazzeo 6

Baroncelli 5.5 L'episodio che segna la sua partita è senza dubbio sul secondo gol della Juventus, quello di Boufandar, quando liscia clamorosamente il pallone favorendo la rete del 5. Un dettaglio che si è sfuggito e che gli è costato carissimo. Tuttavia, non è da dimenticare il suo lavoro in marcatura, sempre altissima: rompe frequentemente la linea per seguire a tutto campo il diretto interessato, spesso lo si vede anche nei pressi dell'area di rigore avversaria, dimostrando coraggio ed intraprendenza.

Romani 6 Protegge con astuzia a uomo su Vacca, che comunque non sempre ha vita facile. Bravo anche con i piedi, non a caso batte qualche punizione anche vicino allo specchio. Non sempre pulito nell'intervento, ma nel complesso la sua è una prestazione piuttosto solida.

Scuderi 7.5 No, non è Gosens, ma è sembrata una sua copia, più precisamente una copia del Gosens visto ad Atene contro il Panathinaikos, il quale ha messo a referto ben due assist. Anche Scuderi chiude con una doppietta di assist, due cross al bacio che hanno trovato le teste di Kouadio prima e di Braschi poi, dopo un bello schema da punizione.

Keita 6 Alterna giocate interessanti, come qualche inserimento nello spazio dopo lo scarico, ad altre meno incisive e troppo indirizzate verso l'uomo, commettendo spesso fallo. Cerca di allargare le maglie bianconere giocando spesso sul lato destro del campo, ma senza grandi e grossi risultati.

8' st Kouadio 7 Alla prima ed unica occasione del match colpisce con un'incornata perfetta: un gesto tecnico perfetto, dallo stacco alla potenza impressa sul pallone dopo il bel cross di Scuderi. Dopo il gol, però, non riesce a trovare tanti spazi per essere realmente incisivo.

Ievoli 5.5 Girovaga per il campo senza mai trovare la posizione giusta per far male. Ngana gli sta col fiato sul collo per praticamente tutta la partita e lui ha sempre meno occasioni per venire fuori, anche perché di fisico non c'è storia: i contrasti sono tutti a favore dello juventino. Non riesce a dare la sua solita qualità di gioco, soprattutto in momenti in cui la Fiorentina era sotto pressione e aveva bisogno di uscire in modo pulito e organizzato. 27' st Presta 6

Harder 6 È il vertice di questa squadra. Basso e alto. Gioca in mezzo al campo, salendo o scendendo in base alle necessità. In zona offensiva si vede poco, cerca più che altro di andare in pressing sul portatore di palla, mentre in costruzione è coinvolto con più frequenza, anche se i tocchi solo spesso orizzontali.

Bertolini 6.5 È colui che ha cercato maggiormente quello squillo, lo spunto offensivo per provare a far male alla Juventus. Salta spesso Pagnucco, ma poi si trova bloccato sempre sul più bello. Ciò non toglie l’ottima prova, ricca di idee in una Fiorentina che, soprattutto per i 45’ iniziale, ha faticano ad averne. 27' st Gudelevicius 6

Rubino 6 Da lui ci si aspettava sicuramente qualcosa di più, quella brillantezza che si è vista solamente a sprazzi. Poco servito dai compagni, quando ha palla sbatte sempre sul muro chiamato Savio. Peccato per quel miracolo di Radu a metà secondo tempo, ma resta comunque troppo poco incisivo all’interno dei 90’.

Braschi 7 Da vero attaccante, fiuta spesso il pericolo. Bussa più volte alla porta di Radu – quel pallonetto se lo sognerà la notte – che riesce poi a penetrare nel secondo tempo con una bellissima spizzata di testa. Nonostante non tocchi tanti palloni, quelli che prende rischia spesso di buttarli tutti in rete.

All. Galloppa 6 Se con i cambi ha cercato di mettere una marcia in più, riuscendoci però solo a tratti, alla lunga la Juve viene fuori: il carattere, la qualità sotto porta e le occasioni capitalizzate sono tutte a favore dei bianconeri; la Viola, invece, subisce il pressing e non sempre esce in modo pulito.


JUVENTUS

Radu 6.5 Se il primo gol Kouadio l'ha disegnato con il contagiri, nel secondo - preso sul suo palo - avrebbe sicuramente potuto fare meglio. Ma il suo voto si alza enormemente grazie a quel doppio salvataggio miracoloso nel secondo tempo, prima su una deviazione che per poco non si trasformava in autogol e poi sul tentativo di Braschi. Entrambe le volte ha risposto presente, allontanando il pericolo con un miracolo alla seconda.

Savio 6.5 Quando mette il turbo è infermabile sulla destra. Oltre ad essere rapido e veloce, è preciso nelle scelte palla a terra. Più volte arriva sino sul fondo per crossare, mettendo in forte apprensione la difesa viola.

Rizzo 6 La coppia difensiva bianconera è giovanissima, e come tale qualche imprecisione si intravede. Tuttavia, rispetto a Verde si preoccupa più di proteggere dal suo lato, facendolo bene senza lasciare troppi spazi ad un Rubino che si è visto poco. 27' st Montero 6

Verde 6 Dal suo lato Bertolini gli ha creato parecchi problemi, come evidenzia anche il giallo - su cui la Fiorentina ha protestato poiché chiedevano un rosso - ricevuto nel primo tempo. Rimedia al miss-match di velocità usando, bene, il suo fisico e proteggendo da problemi.

Pagnucco 6.5 Ormai siamo abituati a vederlo giocare quasi in attacco. In quest'occasione lo fa a momenti, anche perché Bertolini spinge, ma quando si fa vedere dalle parti di Leonardelli è sempre pimpante e con la giocata pronta. Un esempio? Il gol che ha aperto le danze è stato creato proprio grazie ad un suo tentativo di tiro-assist che nel proseguo ha poi favorito il tap in di Vacca.

Boufandar 7.5 Sta vivendo probabilmente il miglior momento della sua carriera. Dopo il gol contro il Torino nel derby, arriva anche la rete (più assist) ai danni della Fiorentina. Negli ultimi 20 metri sta diventando una garanzia per la Juve, che ha trovato in lui un'altra fonte di gol. In quest'occasione riesce a sfruttare l'indecisione di Baroncelli e, in seguito, serve Biliboc al momento dell'1-3.

Ngana 6 Nel duello con Ievoli non c'è storia, il 33 è praticamente onnipresente in fase di non possesso andando a chiudere ogni spiraglio al 10 viola. Conquista una marea di falli che fanno rialzare il baricentro della Juve e, soprattutto, riprendere fiato. Esce solo per un fastidio accusato. 17' st Ripani 6

Biliboc 8 Il migliore in campo ha un solo nome e cognome: Lorenzo Biliboc. Partecipa a tre dei quattro gol bianconeri, di cui uno è tutto suo. Dopo un primo tempo giocato principalmente sull'out mancino, e in cui è risultato pericoloso ad ogni pallone toccato, nella ripresa inizia a svariare per tutto il fronte e le difficoltà dei difensori viola nel marcarlo arrivano al culmine.

27' st Ventre 7 Chiude i giochi con la rete del definitivo ko per la Fiorentina con una zampata vincente sull'assist preciso di Merola. Ora sì che la festa può cominciare.

Djahl 6.5 Il primo squillo del match è suo con quel piattone mancino che prima trova le gambe del portiere e poi il palo. Del resto, la sua prestazione è un continuo mettere in difficoltà Scuderi, almeno per 60' abbondanti. 

27' st Merola 6.5 Continua il periodo d'oro per il classe 2007: dopo il gol segnato contro la Roma, trova l'assist per Vecce dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo.

Crapisto 6 Non proprio il più brillante della mattinata bianconero. Magnanelli lo ripropone al fianco di Vacca, ma non riesce quasi mai ad entrare realmente nel vivo della manovra. Nel finale, però, è fondamentale per due motivo: il primo, è lui che dà il via all'azione del 2-4 con un bel lancio verso Pugno; il secondo, grazie alla sua tecnica, fa passare secondi preziosi tenendo il pallone incollato tra i piedi e giocando con il cronometro.

Vacca 7 Ancora lui, dopo il derby, apre le danze contro la Fiorentina con un tap-in vincente che dà fiducia e morale alla Juventus per coltivare il vantaggio. Tutta la sua partita è improntata sugli ultimi 25 metri, dove riesce ad esprimere tutta la sua qualità. Per non bastare, serve il passaggio chiave a Boufandar al momento dell'1-3, dimostrando, ancora una volta, di saper prendere scelte giuste con tempi giusti.  38' st Pugno sv

All. Magnanelli 7 In panchina non c'era lui ma il suo vice, fatto sta che poco cambia: la sua Juve è cinica e spietata sotto porta, difende a pieno organico dimostrando come il gruppo sia davvero attaccato alla maglia. Piccola osservazione: i due gol della Fiorentina sono avvenuti entrambi con un cross e un colpo di testa, da rivedere le marcature, poco efficaci.

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