Under 17 A-B
09 Marzo 2025
Under 17 A-B • I tre marcatori del Cesena: da sinistra verso destra Francesco Scapoli, Tommaso Casadei e Gabriele Ricci, in gol contro il Torino ad Orbassano. Torino-Cesena 2-3.
Se state cercando una partita tranquilla, con pochi colpi di scena e priva di emozioni, allora, vi avvisiamo, dovrete guardare altrove. Ad Orbassano succede di tutto: a cominciare dalla doppietta dell'ex di turno, Andrea Ballanti, che porta il Torino in vantaggio per ben due volto contro la sua vecchia squadra, il Cesena. Ma nel secondo tempo la gara si accende, prendendo dei risvolti improvvisi: prima due cartellini rossi, a Lebrino che entra e lascia dopo pochi istanti i granata in 10, e al vice allenatore Christian Cisiano; poi il gol non dato allo stesso Ballanti che, se ci fosse stato il Var, staremmo parlando di tripletta. Nel mezzo la rimonta clamorosa del Cesena, che in 180' secondi ribalta tutto con Ricci e Scapoli, andando a vincere. I bianconeri sono l'unica squadra ad aver battuto il Toro, sia all'andata che al ritorno.
Quello che si vede durante i primi 15 minuti è un Toro che fatica a trovare i propri riferimenti, soprattutto i suoi centrocampisti. D'altronde, complici diverse assenze importanti come Luongo, Odendo, Sheji da tempo ai box, Ceserer e Bianchi - che guardano dall'alto la squadra - Rebuffi schiera una linea metodista piuttosto inedita, composta da Molon, Penkov, Turola e Ballanti largo a destra. Infatti, i granata faticano e non poco, il Cesena risponde spingendo sin da subito e rischia di passare in vantaggio già al 4': si chiude l'uno due dentro l'area tra Cenerelli e Ricci, che calcia verso lo specchio ma trova l'attenta parata di Martena, il quale tuttavia non blocca; sulla ribattuta, da due passi, Moretti trova l'immenso riflesso dello stesso Martena, che ora, sì, la butta in angolo. Ancora prepotenti davanti i Cavallucci: percussione di Giunchi, si defila sulla destra e in un tentativo di cross, leggermente sporcato da un difensore, colpisce addirittura il palo esterno prima di conquistare l'ennesimo corner. I Torelli non trovano ancora le misure, dopo tanti duelli persi e pressioni sbagliate, ecco che Rebuffi comprende le difficoltà del suo Toro: dal 4-1-4-1 si passa ad un 4-3-1-2, e la musica cambia. Se c'è un giocatore che beneficia di questa modifica è senza dubbio Andrea Ballanti, ex di turno, che al 22', alla prima vera sua opportunità, non ci pensa due volte nel fare uno scherzetto ai suoi vecchi compagni: tutto nasce dal lancio lungo dalle retrovie di Carrascosa con cui viene innescato Falasca, dentro l'area piccola lotta con Giometti che lamenta un fallo, ma per l'arbitro Cipriano non c'è nulla, in qualche modo la palla arriva a rimorchio dove proprio Ballanti scaglia una gran botta che sorprende Antonini. Il Cesena, però, non rinuncia a giocare con i soliti tocchi veloci, specialmente sul lato destro del campo con un pimpante Cenerelli e Gori fatica. In una fase palpitante di partita in cui è la frenesia a regnare sovrana piuttosto che l'ordine, è un lampo di Tommaso Casadei a riportare tutto in parità: percussione solitaria centralmente, dal limite dell'area lascia partire una mina verso la porta, Martena liscia e la palla finisce in rete. Con un colpo tirato fuori da un singolo, il Cesena torna in partita al 32', anche se si tratta di un pareggio momentano, che dura appena 13 minuti. Al gong del primo giro del cronometro, non si ferma Ballanti, il quale trova addirittura la doppietta da ex: Turola lavora il pallone in area leggermente defilato sulla destra, nel tentativo di trovare compagni in mezzo, una deviazione favorisce l'8 granata e con il destro punisce Antonini. Esultanza sfrenata sotto la tribuna, si toglie un paio di sassolini dalla scarpa. Un paio come i suoi gol, pesantissimi, che stanno decidendo l'incontro.
Passano due minuti e il Toro deve ringraziare Cekrezi che salva il tentativo a botta - quasi - sicura di Ricci, servito a tu per tu da Zaghini. Fatto sta che di nuovo si evidenziano le difficoltà dei granata, che non approcciano nel migliore dei modi la ripresa. Il Cesena gioca un calcio camaleontico, girando palla velocemente da destra verso sinistra o viceversa e davanti il Toro arriva con fatica. Per assistere al primo tentativo in porta del Toro bisogna aspettare fino al 17', dopo un bel recupero di Amisano (entrato al posto di un ottimo Molon), Falasca cerca lo specchio, anche se una deviazione rende più docile il tentativo del capocannoniere del Toro e Antonini raccoglie. Se il cambio di Amisano ha portato i suoi frutti, la partita di Lebrino (entrato al posto di Penkov) dura appena 9': in un contrasto con Pezzi, secondo Cipriano, lo svizzero è intervenuto con la gamba troppo alta, è rosso diretto. Si spacca in due la partita, nel giro di 180' secondi, il Cesena la ribalta: prima arriva il pareggio targato Ricci, servito dalla pennellata dalla destra di Zaghini, con un'incornata bellissima e perfetta di testa, che finisce direttamente sotto l'incrocio (23'); poi il vantaggio è firmato da un altro subentrato, Francesco Scapoli: imbucata perfetta di Frisoni, di prima il 19 la gira, con un diagonale mancino al bacio trova l'angolino basso alla sinistra di Martena (25'). Il clima sulle panchine ad Orbassano è rovente, viene espulso anche il vice di Rebuffi, Christian Cisiano che, dopo aver sentito nei suoi confronti alcune parole provenienti dal campo, si lascia andare a qualche commento di troppo e si sente un: «Stai zitto che pesi 100 chili!», che poi a fine gara lo stesso Cisiano sottolineerà che non era riferito a nessun calciatore nel terreno di gioco. Tutto questo eccessivo nervosismo si riflette anche in campo, dove ora la direzione di Cipriano diventa complicatissima dato che ad ogni fischio (o non fischio), tifosi e calciatori granata protestano. Il Cesena, che dalla sua è invece tranquillissimo, sta più che bene a cui basta "solo" gestire il pallone contro un Toro stremato, poco lucido e in inferiorità numerica. Ma nel finale succede di tutto: su uno dei tanti lanci lunghi, Reynheim, perso da tutti, si avventa sul pallone: Antonini esce dall'area e commette fallo. Il rosso non c'è, il rigore nemmeno, ma c'è una punizione importantissima. Sale anche Martena, però è ancora Ballanti che arriva a rimorchio: Antonini para, anche se sembra che il pallone abbia oltrepassato la linea di porta. Tra le proteste generali, il portiere cesenate trattiene il pallone per una ventina di secondi, quindi Cipriano fischia una punizione indiretta, ma questa volta Ballanti colpisce il muro.
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Era l'ultima occasione di un match folle, senza dubbio condizionato dalle scelte arbitrali del secondo tempo, anche se il Cesena è sceso in campo più convito, sia di vincere sia dei propri mezzi, meritando i tre punti e confermandosi come la bestia nera per i granata, che hanno perso sia all'andata (1-0) che, ora, al ritorno. Alla fine, la vittoria è meritata: troppo poco Toro nella totalità dei due tempi, trascinato da un super Ballanti, anche sfortunato per quel gol non dato che lascia dubbi. Sulla panchina granata da rivedere l'atteggiamento dello staff nei confronti dei giocatori e avversari in campo. Cisiano e Giometti, il presunto autore del comportamento non impeccabile a detta di Cisiano, e non solo, a fine partita hanno provato a chiarire con una stretta di mano, anche se il battibecco è leggermente proseguito con il vice di Rebuffi che ha continuato: «Sono stato espulso per colpa tua!». Un finale non idilliaco dopo un pomeriggio concitato.
TORINO-CESENA 2-3
RETI (1-0, 1-1, 2-1, 2-3): 22' Ballanti (T), 32' Casadei T. (C), 45' Ballanti (T), 23' st Ricci (C), 25' st Scapoli (C).
TORINO (4-1-4-1): Martena 6, Cekrezi 6.5, Gori G. 6, Molon 6.5 (12' st Lebrino 5.5), Cantarella 6.5, Carrascosa 6.5, Turola 6 (12' st Reynheim 6), Ballanti 8, Falasca 7 (24' st Viani 6), Bonacina 6, Penkov 6 (12' st Amisano 6). A disp. Balaguss, Re, Moretti. All. Rebuffi 6.
CESENA (4-3-1-2): Antonini 6, Zaghini 7, Marini 6.5, Giunchi 6.5, Giometti 6.5, Casadei T. 7, Cenerelli 7 (34' st Malafronte sv), Casadei E. 6.5 (11' st Pezzi 6), Moretti 6 (11' st Scapoli 7), Frisoni 7 (45' st Venturini), Ricci 7.5 (34' st Da Rugna 6). A disp. Apuzzo, Gutanu, Cavalletti, Poletti. All. Tamburini 7.
ARBITRO: Cipriano di Torino 5.
COLLABORATORI: Greco di Nichelino e Ambrosino S. di Nichelino.
AMMONITI: Gori G. (T), Carrascosa (T), Reynheim (T), Antonini (C), Casadei T. (C).
ESPULSI: 21' st Lebrino (T).
Martena 6 Inizia la gara con un doppio miracolo non scontato sui tiri di Cenerelli e Moretti, ma poi arriva il primo gol del Cesena, che forse gli toglie un po' di fiducia, anche perché il tiro di Casadei non era irresistibile. Impossibile intervenire sugli altri due, imparabili, lui comunque non smette di fare il possibile.
Cekrezi 6.5 Nemmeno il tempo di cominciare il secondo tempo che si rende protagonista, salvando sulla linea il tiro a botta sicura da parte di Ricci. Per tutta la gara si dimostra attento in fase difensiva e propositivo in accompagnamento.
Gori G. 6 In estrema difficoltà in quel lato, proprio dove il Cesena attacca con maggior veemenza con le incursioni di Cenerelli e le sovrapposizioni di Zaghini. Tutto da solo non può fare, i raddoppi di Penkov non sono sempre tempestivi: cerca di metterci anima e grinta, anche se a volte si fa superare, soprattutto in velocità.
Molon 6.5 Un'ottima prestazione dell'ex Alpignano: alla terza gara di fila da titolare si dimostra essere una soluzione importante nello scacchiere granata. Unisce quantità ed eleganza, non è un caso che nei tantissimi recuperi che effettua, riesce ad uscire sempre con qualità e dribbling nello stretto.
12' st Amisano 6 Entra con gli stessi compiti di Molon: dare solidità e compattezza ad un centrocampo piuttosto a trazione anteriore. I compiti si complicano con l'espulsione di Lebrino, ma la sua prova è nettamente sufficiente anche per i tanti recuperi nell'ultima mezz'ora.
Cantarella 6.5 La coppia con Carrascosa è stata a tratti impenetrabile, molto del merito è anche suo che, con numerosi anticipi aerei, ha allontanato dall'area delle minacce potenziali in favore del Cesena. Bravo nel vincere di fisico tanti duelli contro Moretti, proteggendo il pallone e recuperandolo.
Carrascosa 6.5 Protezione e costruzione. Due termini che fanno rima, e non è fatto per caso: gioca con tempi quasi perfetti in difesa, proteggendo l'area con tanti anticipi e recuperi, sia di testa che con i piedi. Il primo gol della partita nasce da una sua verticalizzazione, come l'ultima opportunità della gara per Reynheim su cui poi nascerà la famosa punizione. I suoi lanci sono un must, ma attenzione a non forzarli.
Turola 6 Prima parte come mezzala, poi spostato come trequartista dietro Bonacina e Falasca. Nonostante partecipi al secondo gol di Ballanti, girovaga per il campo senza mai trovare effettivamente una zona di riferimento per far male al Cesena.
12' st Reynheim 6 A volte avrebbe spazio anche per tirare, ma non lo fa, prediligendo la giocata corta per il compagno. Nel finale conquista quella punizione su cui si alzeranno i dubbi, facendo vedere tutta la sua "garra" nordica nel voler creare a tutti i costi delle azioni pericolosi.
Ballanti 8 Due gol e mezzo. Quasi tre. O forse senza quasi. Nonostante la sconfitta, è l'uomo più pericoloso di questo Toro, colui che più di tutti ha inserito in campo tecnica e concretezza. Segna una doppietta importantissima in un giorno speciale, contro la sua ex squadra, sfortunato in quell'episodio, che ha segnato il risultato finale.
Falasca 7 Partecipa al primo gol accudendo il pallone lanciato da Carrascosa e lottando contro tutti e tutto nell'area piccola. Il livello di pericolosità è sempre altissimo, di testa i difensori avversari faticano a superarlo, anche se il 9 granata, quando si trova di fronte al portiere, non sempre parte in posizione regolare.
24' st Viani 6 Lui che in realtà è più un difensore, viene schierato in emergenza da Rebuffi come mezzala. Si vede poco davanti, ma il suo compito era quello di proteggere eventuali buchi, riuscendoci.
Bonacina 6 Interessanti i tanti movimenti a venire incontro in modo tale da liberare spazio, come succede anche al momento del primo gol di Ballanti, in favore di Falasca. Con la sua velocità e rapidità riesce sempre ad inserirsi tempestivamente nello spazio, anche se ciò che è mancato in questa occasione è stata la scelta, spesso non la più precisa possibile.
Penkov 6 Parte in qualità di mezzala mancina e inizialmente si pesta i piedi con Bonacina largo a sinistra, infatti i due al quarto d'ora si parlano per capire come e dove posizionarsi. Alla fine Rebuffi cambia qualcosa e l'intesa migliore, ma il bulgaro fatica lo stesso ad entrare nel vivo.
12' st Lebrino 5.5 La sua partita dura nove minuti durante i quali si è visto a sprazzi con qualche spizzata sulla trequarti e un paio di verticalizzazioni tentati sul lato mancino di campo. Il rosso è probabilmente eccessivo, ma quel fallo in quella zona di campo poteva benissimo essere evitato. Corre un rischio inutile e complica le cose.
All. Rebuffi 6 Dopo appena 15' deve risistemare la squadra, passando dal 4-1-4-1 iniziale ad un 4-3-1-2 a specchio, soprattutto per le difficoltà tra Bonacina e Penkov. Chi ne beneficia è Ballanti, apparso inizialmente non a suo agio largo a destra, ma centralmente ha espresso tutta la sua qualità. Tuttavia, nel secondo tempo il Toro crolla e crea poco, la confusione dalla panchina si trasmette in campo e alla fine il Cesena la ribalta e vince, anche meritatamente per il gioco espresso.
Antonini 6 Onnipresente con la voce: chiama per tutti i 90' la linea difensiva, ordinandole i movimenti da fare e le marcature da prendere. Non sempre preciso nel suo di posizionamento: soprattutto nel primo gol avrebbe potuto intervenire in maniera diversa su un tiro non irresistibile di Ballanti, come nel finale rischia il pasticcio a partire dall'uscita - rischiosa, in cui il colore del cartellino poteva essere diversa - fino alla punizione indiretta concessa per una trattenuta.
Zaghini 7 Per tutta la partita è una spinta nel fianco per Gori sulla destra con le sue sovrapposizioni. Instancabile ed infermabile da quel lato, da cui nasce anche l'assist perfetto - un cross pennellato al bacio - per Ricci.
Marini 6.5 Dal suo lato non ha dei diretti avversari con cui andare a duello per questo spinge tanto, lasciando alle sue spalle diverso spazio. Spazio che si prende Turola per il 2-1: Marini è in ritardo, il 7 granata è tutto solo che può inventare per il compagno.
Giunchi 6.5 Un mediano insolito. Nonostante sia il perno basso della squadra, non smette mai, quando ha spazio, di percorrerlo e di inserirsi in area, dimostrando coraggio ed intraprendenza. Trema ancora il palo preso nel primo tempo.
Giometti 6.5 Andare a duello con Falasca è un compito più che complesso per tutti e anche per lui. Cerca di fare il possibile per limitarlo: di testa fatica, nel corpo a corpo il verdetto diventa leggermente più combattuto. Qualche responsabilità sul primo gol di Ballanti, quando, nel contrasto con lo stesso Falasca cade a terra chiedendo un fallo, non accontentato da Cipriano.
Casadei T. 7 Un gol inaspettato da qualcuno che non ti aspetti: un difensore centrale che segna con un missile da fuori area? Ad Orbassano succede anche questo: doti tecniche evidenti e ottima personalità, anche e soprattutto in difesa, non facendosi intimorire dalla stazza di Falasca.
Cenerelli 7 Con le sue incursioni punzecchia sempre Gori e Carrascosa, che non sempre riescono ad arrivare in tempo nei contrasti. Negli ultimi 25 metri fa la differenza, in coppia con Frisoni si diverte con uno o due tocchi, facendo ballare la difesa granata. Che qualità nelle uscite palla a terra, che tempi di inserimento per una mezzala che da solo ha innalzato il livello di un intero reparto. 34' st Malafronte sv
Casadei E. 6.5 Se Cenerelli cerca spesso di allargarsi sulla destra, lui prova a giocare più centralmente dove però si scontra spesso con il fitto centrocampo granata. Non si può discutere sui suoi mezzi tecnici.
11' st Pezzi 6 In mezzo al campo si fa sentire nei contrasti: è proprio su di lui che Lebrino si precipita in scivolata e prende il rosso. Tanta solidità nei contrasti unita a diversi inserimenti in area che hanno messo a dura prova la retroguardia stanca del Toro.
Moretti 6 L'occasione migliore gli capita dopo appena 4' dall'inizio, quando a botta - quasi - sicura stava per buttare in porta il pallone dopo il precedente tiro di Ricci. Poi cala, Carrascosa diventa impenetrabile: nel duello con il difensore spesso accentua la caduta chiedendo il fallo.
11' st Scapoli 7 Si vede sin da subito che entra con un piglio diverso, quella volta di essere decisivo che si legge già dentro gli occhi. Lui, con un movimento da attacante puro, si libera dalla marcatura di Carrascosa mettendosi alle spalle di Cantarella e poi, senza nemmeno guardare la porta, incrocia il mancino e segna il gol vittoria. Eroe di giornata.
Frisoni 7 Uno, al massimo due tocchi. Tre sono vietati: il 10 del Cesena dà del tu al pallone, che non colpisce, ma accarezza. L'assist nel finale è bellissimo: un'imbucata per Scapoli che non controlla nemmeno e calciaper quanto era perfetto il passaggio. Una delizia per gli occhi. 45' st Venturini sv
Ricci 7.5 Sempre sulle punte per cercare di segnare: ci prova dopo appena 4' con una botta dal limite dell'area e poi ci riesce nel secondo tempo. Pareggia i conti con un colpo di testa chirurgico, che più perfetto di questo non poteva: la palla finisce direttamente sotto l'incrocio, rimane inerme Martella. 34' st Da Rugna sv
All. Tamburini 7 Il suo Cesena è veramente bello, gioca un calcio veloce e moderno, con tocchi rapidi nello stretto e qualità in ogni giocatore. Nemmeno a poco dalla fine vuole che il baricentro si abbassi, chiamando a gran voce la linea di salire in pressione sul portatore di palla. La vittoria è meritata per la qualità espressa in campo.
ARBITRO Cipriano di Torino 5 Nel primo tempo, oltre a qualche fuorigioco dato o non dato, la sua direzione non vede complicazioni. Ne vede eccome, invece, nella ripresa: tutto inizia da quel rosso al limite su Lebrino, ma il direttore - con anche gare dirette in Serie C - era a due passi dalla scena. Poi gli ultimi 5' sono di fuoco: dal rosso non dato ad Antonini come ultimo uomo che atterra Reynheim al gol non dato al Toro sulla punizione conseguente. Ciò che è mancata è stata la comunicazione con i guardalinee, anche se lui avrebbe potuto gestire le pausa e questi momenti concitati in maniera nettamente differente.