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Primavera Tim Cup

La Juve si ferma sul più bello: Cagliari in finale di Coppa per la prima volta nella sua storia

Vinciguerra e Bolzan firmano il 2-0 sui bianconeri: i sardi affronteranno il Milan nell'ultimo atto della manifestazione

Vinciguerra

CAGLIARI-JUVENTUS PRIMAVERA TIM CUP • Alessandro Vinciguerra (foto instagram)

Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Ma cosa succede quando la resistenza si infrange contro un muro rossoblù? È quanto accaduto alla Juventus Primavera, che ha visto sfumare il sogno della finale di Coppa Italia per mano di un Cagliari agguerrito e determinato. I sardi, con un secco 2-0, hanno chiuso la porta in faccia ai bianconeri, guadagnandosi il biglietto per l'ultimo atto contro il Milan.

UN INIZIO A TUTTO GAS: IL CAGLIARI IMPONE IL RITMO
I padroni di casa del Cagliari hanno iniziato la partita con il piede sull'acceleratore, decisi a sfruttare il fattore campo. Sin dai primi minuti, Bolzan si è reso protagonista con due conclusioni pericolose: la prima, chiusa in calcio d'angolo da un attento Zelezny, e la seconda, una girata che ha sfiorato il palo. La Juventus, dal canto suo, non si è fatta intimidire, rispondendo con un tiro dalla distanza di Savio che ha costretto il portiere avversario a un intervento provvidenziale.



L'EQUILIBRIO DEL PRIMO TEMPO: UN TANGO DI TATTICA
La prima frazione di gioco si è chiusa con un equilibrio tattico quasi perfetto. Entrambe le squadre hanno mostrato grande disciplina, cercando di non scoprirsi troppo. Al 33', la Juventus ha orchestrato una splendida azione corale, culminata con una potente conclusione di Amaradio che, tuttavia, non ha trovato lo specchio della porta. Il primo tempo si è così concluso senza reti, ma con la sensazione che la partita potesse esplodere da un momento all'altro.

LA RIPRESA: IL GOL DI VINCIGUERRA E LA SVOLTA ROSSOBLÙ
Il secondo tempo è iniziato con un colpo di scena: dopo soli tre minuti, il Cagliari ha trovato il vantaggio con Vinciguerra, che ha sfruttato al meglio un'incertezza della difesa bianconera. La Juventus, colpita a freddo, ha cercato di reagire, ma al 60' è arrivata la doccia gelata: l'espulsione di Martinez Crous per un contatto in area ha lasciato i bianconeri in dieci e ha regalato un rigore ai rossoblù. Dal dischetto, Bolzan non ha sbagliato, siglando il 2-0 e mettendo una seria ipoteca sulla finale.



LA JUVENTUS IN DIECI: UN ASSEDIO SENZA SUCCESSO
Ridotta in inferiorità numerica, la squadra di Magnanelli ha faticato a trovare spazi e occasioni. Nonostante ciò, Zelezny ha continuato a brillare tra i pali, negando il terzo gol a un insidioso tiro di Achour. A otto minuti dal termine, Pugno e Lopez hanno orchestrato un'azione pericolosa, ma la conclusione di Lopez è finita a lato. La Juventus ha provato in tutti i modi a rientrare in partita, ma il Cagliari ha resistito, blindando il risultato fino al triplice fischio.

IL CAGLIARI IN FINALE: UN SOGNO CHE CONTINUA
Con questa vittoria, il Cagliari Primavera si guadagna il diritto di sfidare il Milan in finale, un traguardo che premia il lavoro e la determinazione dei ragazzi rossoblù. Per la Juventus, invece, resta l'amaro in bocca per un'avventura che si è interrotta a un passo dal sogno. Ma, come spesso accade nel calcio, ogni sconfitta è un'opportunità per crescere e tornare più forti.

LE PAROLE DI MAGNANELLI
«È un peccato. Non siamo partiti benissimo nei primi minuti ma poi la squadra era entrata bene in partita. I ragazzi hanno fatto tutto quello che avevo chiesto loro e che richiedeva questa semifinale. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, poi è ovvio che gli episodi dei gol spostano in un incontro. Abbiamo preso la prima rete in una situazione evitabile, poi l’espulsione con rigore qualche minuto più tardi ci ha dato un duro colpo. Abbiamo affrontato una squadra organizzata che difende benissimo, ci abbiamo provato ma gli episodi spostano come sempre gli equilibri delle partite. I ragazzi hanno dato tutto ed è un grande dispiacere. In questo momento c’è amarezza da parte di tutti ed è giusto che sia così. Queste sensazioni devono dare la carica per le prossime sfide, bisogna subito rialzare la testa perché domenica abbiamo uno scontro diretto in campionato».

LE PAROLE DI PISACANE
«Voglio prima di tutto ringraziare tutti i ragazzi che hanno contribuito a portarci sino alla finale, uno per uno, a partire da quelli che hanno giocato lo scorso campionato: se siamo entrati in questa competizione direttamente dagli Ottavi lo dobbiamo a loro. Il raggiungimento della finale di Coppa Italia dà così valore anche al risultato ottenuto in campionato la scorsa stagione. Oggi abbiamo scritto un piccolo pezzetto di storia di questo Club, ma come ho detto alla squadra non abbiamo ancora fatto nulla: c’è ancora una partita da giocare, è la finale. Abbiamo messo le basi per affrontare questa partita nel migliore dei modi, dobbiamo continuare a creare una mentalità forte: proprio per questo da domani testa al campionato, concentrandoci sulla prossima sfida contro l’Inter. Lavoreremo per fare un’altra prestazione importante, ottenere il risultato, fare in modo che questa settimana diventi così davvero perfetta».

IL TABELLINO
CAGLIARI-JUVENTUS 2-0
RETI: 4' st Vinciguerra (C), 17' st rig. Bolzan (C).
CAGLIARI (3-5-2): Iliev 7, Cogoni 7, Pintus 6.5, Franke 6.5, Arba 6.5 (30' st Malfitano sv), Marcolini 7 (30' st Langella sv), Balde 6.5, Liteta 7 (42' st Tronci sv), Grandu 7, Bolzan 7.5 (37' st Achour sv), Vinciguerra 7.5 (18' st Trepy 6.5). A disp. Auseklis, Collu, Sulev, Ardau, Costa, Marini. All. Pisacane 8.
JUVENTUS (4-2-3-1): Zelezny 6, Savio 5.5, Martinez 5, Verde 6 (13' st Montero 6), Pagnucco 6 (20' st Rizzo 6), Boufandar 5.5, Ngana 5 (20' st Pugno 6), Amaradio 6.5 (37' st Biliboc sv), Ripani 5.5, Merola 5.5, Vacca 5.5 (37' st Lopez Comellas sv). A disp. Radu, Ventre, Srdoc, Sosna, Keutgen, Djahl. All. Magnanelli 5.
ARBITRO: Dini di Città di Castello 5.
ASSISTENTI: Andriambelo di Roma 1 e Granata di Viterbo.
ESPULSO: 15' st Martinez (J).
AMMONITI: Cogoni (C), Marcolini (C), Liteta (C), Bolzan (C), Auseklis (C), Verde (J), Boufandar (J).

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