Serie C
14 Marzo 2025
ALCIONE, SERIE C: Kevin Bright (Crediti foto: Alcione)
Un punto a testa che non fa gridare di gioia né l'Alcione e nemmeno il Lecco, ma che sarà di vitale importanza per il proseguo della stagione, imprescindibile per costruire la matematica salvezza senza fiato sul collo, da una parte e per proseguire il trend positivo del tecnico Valente dall'altra. Si chiude sul risultato di 0-0 una gara fisica e tattica per il canovaccio dei 90', con qualche traccia di rammarico che però non manca per i ragazzi di Cusatis, in cerca dei tre punti dopo la sconfitta del girone di andata. Dopo aver tenuto botta all'iniziale approccio altisonante del Lecco, gli orange con lucidità riescono ad alzare il baricentro schermando Zanellato, la vera fonte di gioco per i blucelesti, chiudendo i primi 45' in fase offensiva. Nella ripresa i ritmi calano morbosamente ma il pallino del gioco continua ad averlo la formazione di Cusatis, la quale all'86' grazie a Chierichetti si procura il possibile colpo grosso dagli 11 metri. Ci pensa un eroico Furlan ad alzare la saracinesca e ipnotizzare il tiro potentissimo del subentrato Samele dal dischetto. L'Alcione arrivando a pochi centimetri dalla vittoria, ha il potere di potersi permettere anche un momento di stallo inevitabile, con il secondo pareggio di fila dopo un inizio di stagione scoppiettante, che ha visto i ragazzi di Via Olivieri navigare sulla cresta della zona playoff. Lato Lecco invece, si conferma positiva la cura Valente in cerca della salvezza in zona comfort: solo una sconfitta nelle sue 6 apparizioni sulla panchina lecchese, ereditando il lavoro iniziale di Volpe.
I padroni di casa scendono in campo con una difesa rimaneggiata nel solito 4-3-1-2 di Cusatis, data l'assenza di Ciappellano per l'espulsione rimediata contro il Lumezzane. Prima da titolare di Agazzi tra i pali, distinguendosi con sicurezza sulle uscite alte sugli sviluppi di corner e nel miracolo fantascientifico in avvio su Sipos. Spazio a Morselli in tandem con Marconi e la mossa azzeccata di Cusatis riguarda la scelta di spostare Renault da esterno alto a mezz'ala sinistra. Bright in cabina di regia per sostituire l'infortunato capitan Piccinocchi. Valente schiera un 3-4-3 mostrando ancora una volta una fiducia smisurata all'ex Fiorentina e Frosinone Sene come ala destra in cerca del suo primo gol stagionale. I lecchesi partono con il giusto piglio, possesso e qualità sui lati per trovare le zampate e le incornate dell'ex Dinamo Zagabria, Sipos, già in doppia cifra. Nonostante le molte diffide tra le file degli ospiti, l'approccio alto non manca, ma il primo squillo della gara arriva per le maglie orange. Un agguerrito Morselli alla sua prima apparizione da titolare, recupera una palla morta sulla fascia destra, e la trasforma in una conclusione da fuori area spenta sul fondo sopra la traversa. Il pericolo più insidioso durante la prima frazione di gioco arriva per il Lecco, con Marino che da corner innesca la torre di Polito in mischia richiamando un'acrobazia clamorosa di Sipos, annientata da un miracolo incredibile di Agazzi, con il settore ospiti lecchese già pronto al boato.
Al 20' arriva l'episodio dubbio, che lascia inevitabilmente qualche interpretazione, con Marconi che va giù in area sull'intervento difensivo di Ferrini, per Di Mario però non ci sono dubbi: è tutto regolare. L'Alcione chiude gli spazi con un grande Invernizzi in entrambe le fasi sia d'interdizione che offensiva, accendendosi nelle ripartenze e con un ottimo pressing di Morselli all'insegna della personalità. Zanellato costretto al giallo, soffre la chiusura ermetica delle linee per vie centrali di Bright a uomo su di lui, ciò consente al Lecco di rallentare il ritmo della manovra e all'Alcione di alzare il baricentro. Gli acuti non tardano ad arrivare e Bright di potenza impegna Furlan alla respinta centrale, poi accompagnata tra le sue braccia dalla ribattuta di Invernizzi. Dalla sinistra Dimarco prova un tiro-cross sul secondo palo, con una traiettoria insidiosa salvato da un intervento prodigioso di Cavallini, uno dei migliori del Lecco nella prima frazione di gioco. L'Alcione chiude il primo tempo tenendo il pallino del gioco, Il Lecco abbassa l'intensità con il passare dei minuti e il punto di riferimento Sipos, dopo l'acrobazia tende a dileguarsi senza entrare nel vivo della manovra dando una mano in appoggio. Cusatis chiude la prima frazione con una punizione pericolosa di Bonaiti dalla destra, con la fascia da capitano al braccio, il quale con una sventagliata a cambiare il gioco trova il movimento di Bright trovando un intesa rapida con Morselli e Marconi sulla sinistra, con quest'ultimo che di mancino la mette fuori
Nessun cambio e stravolgimento tattico in avvio di ripresa, con i ritmi che si abbassano notevolmente per sfoderare le energie restanti dopo un primo tempo agonistico all'ennesima potenza, nei minuti finali. Pirola risponde presente in chiusura sulla destra anticipando Sene lanciato da Zanellato, con l'ex Crotone che lascia il posto in mediana a Di Gesù. Valente cerca di dare più spinta sul settore di destra e allora tende a rinunciare l'importanza di Cavallini sulla sinistra, per inserire Di Dio come esterno destro di centrocampo, facendo così abbassare Polito a braccetto destro di difesa. Ad accendere la gara è il più arancio fuoco degli orange, Invernizzi che chiama la parata di Furlan con una conclusione affilata di potenza da fuori area. Cusatis con gli attaccanti a secco da un periodo non troppo leggero, tende ad appesantire l'attacco dando nuova linfa al reparto, prima inserendo Palombi in cerca del decimo gol stagionale, al posto di un positivo Morselli e poi cambiando Marconi con Samele. Gli errori in costruzione da una parte e dall'altra sono in successione e i padroni di casa continuano a spingersi negli ultimi metri per cercare qualità per concludere. Sipos viene anticipato in area di rigore, sul lancio di Galeandro e sui piedi di Di Gesù arriva l'ipotetica palla del pareggio, ma che il centrocampista ex Fiorenzuola cresciuto nelle giovanili del Milan, mette alto di non molto sopra la porta di Agazzi. Un centimetro contato salva il Lecco dallo svantaggio clamorosamente, prima con un super Furlan in risposta all'acuto di Bright e sulla ribattuta Renault di un centimetro contato al lato del palo sfiora il gol dell'1-0.
L'ex Atalanta è un vero fattore per gli orange sui calci piazzati, sempre insidiosi, tagliati alla ricerca di Chierichetti dall'altro lato. Il destro di Bright non lascia tregua all'estremo difensore del Lecco, perchè servito da Invernizzi sfodera una bordata potentissima angolata, salvata con un vero miracolo da Furlan. La gara è decisa dai portieri, c'è poco da fare, prima Agazzi su Sipos e poi le innumerevoli parate sontuose di Furlan, ma l'intervento più prodigioso deve ancora venire. A 4' dalla fine, arriva l'episodio chiave del match, il neo entrato Attys interviene sulla presa di posizione in area di Chierichetti, in un buonissimo periodo di forma e il contatto è giudicato falloso dal direttore di gara che assegna il calcio di rigore per i ragazzi di Cusatis. L'Alcione ha il colpo in canna per portarsi in vantaggio a pochi giri d'orologio dalla fine, dal dischetto si presenta Samele e fa partire una conclusione di potenza, centrale in media sulla destra ipnotizzata da un miracolo mozzafiato senza senso del migliore in campo della gara, Jacopo Furlan, il quale con i piedi para il rigore del numero 29 orange. L'arbitro assegna 5' di recupero, ritenuti anche pochi rispetto alla perdita di tempo da parte dei sostenitori del Lecco, i quali hanno interrotto il gioco per qualche minuto, lanciando oggetti dal settore ospiti del Breda all'interno del terreno di gioco. Un risultato che fa più comodo al Lecco e che sta molto stretto all'Alcione, data la caratura del secondo tempo disputato dalla società meneghina.