Under 16 A-B
15 Marzo 2025
INTER, UNDER 16 A-B: KAIKI PIVA E WILBERFORCE OWUSU
Questa è una favola atipica. Non ci sono draghi, né cavalieri, e neppure una principessa da salvare. C’è però un primato da difendere dal Monza, una maglia da onorare, un campionato da vincere, un’avversaria ostica da tenere a bada, tantissime ex fiamme a rendere tutto più interessante (sono in tutto 8 i comaschi ex nerazzurri). I ritmi sono serrati, degni dei migliori colossal epici. È la favola dei classe 2009 dell’Inter, dei fenomeni che stanno avvisando l’Italia, e di un Como arrivato in via Sbarbaro per dare alla capolista un degno antagonista. Ce la fa, ma alla fine l’indiscusso eroe della favola rimane nerazzurro: 2-1 dice il referto di Scalvi di Lodi, 49 punti dice la classifica, «il campionato è ancora nostro», dice l’Inter. E anche la degna antagonista, dopo tanto combattere, piega la testa.
Una nozione, molto semplice: quando l’Inter si affaccia alla porta, sono guai seri. Owusu non scherza, Limido si inserisce in ogni anfratto, Salviato e Piva sono due promesse di gol alla prima occasione. Un’altra nozione, altrettanto semplice: non è un Como intenzionato a lasciare spazi. Canepari chiude di tutto, Pagani non si lascia spaventare dalla pressione, Mezzanotte scatta sulla destra come se non ci fosse un domani. E anzi, è pure un Como che non teme di buttarsi in avanti. Le prime occasioni, in effetti, portano addosso i nomi dei ragazzi di Boscolo. Cassano la firma; Lembo la controfirma; Terranova il garante. Il primo ci prova approfittando da uno schema da calcio di punizione, il secondo fa correre un brivido lungo la tribuna nerazzurra al 17’, il terzo si inventa una bella conclusione di testa al 26’. Adamavicius c’è, ma il Como è vivo, in quello che pare in effetti un mondo al contrario: la nona in classifica va a casa della grande capolista e la mette in difficoltà.
Parla Kaiki Piva: «Meglio rimettere tutto in ordine». Detto fatto, questione solo di scaldare i motori. 10 sulla maglia e squadra sulle spalle: al 35’ci pensa lui. Destro potente da dentro l’area, traiettoria perfetta e palla inesorabilmente in rete. No, questo non è il multiverso: la capolista a casa sua vuole prendersi i tre punti. Se li mette in tasca il buon Owusu, il piede de oro direttamente della cantera del Sarnico. L’azione di per sé è sicuramente rocambolesca: sul primo tiro Sgarbi ci arriva, ma nulla può sul rimbalzo (fortunato sì, ma la fortuna sorride agli audaci) che porta la palla alla seconda rete nerazzurra. Sarà anche già sentenza?
Alla faccia della sentenza. Assolutamente no, neanche per sogno, nein. Questa volta il microfono se lo prende la chiave del centrocampo comasco: a 30 secondi dall’inizio della ripresa Cassano si prende la scena con un tiro dalla distanza che promette di incastrarsi esattamente sotto la traversa. Ma il mercato non fa sconti a questo Como: davanti, gli ha messo un gigante di due metri, direttamente dalla Lituania. Adomavicius alza il guantone e ci arriva senza difficoltà. Va detto però, onore agli ospiti: nel secondo tempo, tra Canepari che lancia in area alla perfezione (8’) e la pressione del subentrato Tonin (nessuno se lo dimentica quel gol che aveva fatto all’andata contro i suoi ex compagni di squadra) il Como dimostra di avere ancora qualcosa da dire.
Il tempo è tiranno, anche Boscolo lo deve infine imparare. I subentrati Masetti e Madregan fanno follie gli ultimi cinque minuti: sempre in avanti, sempre ad attaccare Adomavicius, mai e poi mai arresi al risultato. Eppure, l’Inter non si lascia mettere i piedi in testa. Calò si ritaglia buoni spazi dall’altra parte del campo, ed è veramente bravo Tigano a scivolargli davanti al 39’ distruggendo i sogni di gloria del subentrato d’oro. La sentenza è arrivata, c’è poco altro da fare: non c’è antagonista che tenga, anche il Como lo deve imparare. Questa inter ha manie di protagonismo. E ha tutte le ragioni del mondo.
INTER
Adomavicius 7 Che dire? Non ci sono che una manciata di occasioni in cui i suoi interventi sono davvero necessari. Ma quando la palla comincia la sua traiettoria verso la rete… niente, stop. La palla non va da nessuna parte. C’è sempre lui a difendere la porta.
Bettelli 7 Sempre ben posizionato, capace ogni singola volta di interrompere i sogni di gloria del Como.
Pirola 6.5 Fa il suo senza strafare, ma non si macchia di alcun errore. Solido e intraprendente (36' st Tosolini sv).
Nese 6.5 Il centrocampo è al sicuro con lui. Gestisce la palla con maestria e non commette sbavature.
19' st Morosi 6.5 Il Como nel secondo tempo attacca, l’Inter va in gestione. Partecipa con profitto al momento della squadra.
Donato 6.5 Solidità difensiva ne abbiamo? Certo che sì. L’Inter può preoccuparsi della porta avversaria perchè dietro ha due colossi a salvaguardarla.
Evangelista 6.5 Copia-incolla di quanto detto per Donato: solido e intelligente. Si posiziona bene e non si lascia sfuggire il pallone quando gli avversari si avvicinano (36' st Puricelli sv).
Limido 7 Ogni volta che può prende e scatta in avanti. Un velocista mancato: lo impara a sue spese Cassano, che prova a stargli dietro ma viene inesorabilmente bruciato (36' st Benatti sv).
Pannuto 6.5 Solido in mezzo al campo, senza tanti fronzoli, rimane una delle colonne portanti della squadra
8' st Allasufi 6.5 Non ha moltissimo tempo per scaldare i motori, ma non teme di prendersi qualche responsabilità scattando in avanti.
Owusu 7.5 Senza tanti mezzi termini: l’arma più pericolosa dell’Inter. In occasione del gol è fortunato, è vero, ma quanto lo aveva cercato! Giocatore vero, sempre a caccia della rete.
Piva 7.5 Il suo destro sblocca la partita. Il gol è da manuale: tiro potente e rete, con una precisione chirurgica e una voglia matta di spaccare tutto.
8' st Calò 7 Entra benissimo. Ha una gran voglia di dimostrare di che pasta è fatto, tanto che - anche con poco tempo a disposizione - aggradisce l’area avversaria come se non ci fosse un domani.
Salviato 6.5 Sarebbe forse più un 7-: si mette davanti alla porta e ci prova a più non posso, ritagliandosi tantissimi spazi. Un po’ meno frizzante di Owusu e Piva oggi, ma niente da togliere a una prestazione comunque maiuscola
19' st Matarrese 6.5 Capisce subito che sul 2-0 è più importante gestire il risultato che prodigarsi in grandi giocare. Ottimo lavoro per il reparto.
All. Solivellas 7 Il Como tira fuori gli artigli e pare pronto a graffiare. La sua Inter non si scompone e, anzi, trova con successo il giusto momento in cui contrattaccare.
COMO
Sgarbi 6.5 Pronto nelle uscite e ordinato. Bravo con i piedi, sul secondo gol dell’Inter è fortunato ma poteva forse pensare meglio il timing nell’intervento su Owusu.
Mezzanotte 7 Terzino estremamente offensivo. La fascia destra è casa sua, con tanto di sgasate tanto efficaci da arrivare fino alla porta avversaria.
19' st Rossini 6 Non si fa mettere i piedi in testa, ma fatica ad ergere come vorrebbe.
Zanaria 6 Senza infamia, senza lode. Buona prestazione, ma non trova spazi per accendere su di sé i riflettori.
19' st Antonioli 6 Si mette a disposizione, spingendo i compagni in avanti.
Arui 6 Composto, ma senza fuochi d’artificio. Non manca mai un appuntamento con il pallone.
29' st Masetti 6.5 Poco tempo per incidere, amministra comunque con ordire.
Pagani 6 Prova a chiudere gli spazi, ma Piva e Owusu sono clienti scomodi.
12' st Colombo 6 Non ci sono molte occasioni per l’Inter nel secondo tempo. Poche possibilità di far vedere di che pasta è fatto, ma la sensazione è che sia un giocatore affidabile.
Canepari 7 Giocatore vero, piede educato, feeling assurdo con il pallone. Recupera palla e non teme di correre in avanti.
Mascetti 6.5 Ha inventiva, ma non riesce a trovare le occasioni giuste per incidere.
Cassano 7.5 La chiave di volta del centrocampo comasco. Quando ha la palla tra gli scarpini, tutto può succedere.
Terranova 6.5 Si propone in area e riesce pure a ritagliarsi qualche occasione. Adomavicius mette sempre il veto.
29' st Mardegan 6.5 Entra bene, si propone in avanti, si inventa spazi. Peccato che il tempo scarseggi.
Tigano 7 La scivolata che salva la palla di Calò all’ultimo gli vale il 7. Qualche sbavatura c’è (si fa rubare palla specie in un’occasione che poi si trasforma in un potenziale pericolo per il suo Como), ma qualità e carattere sono indiscutibili.
Lembo 6.5 Nel primo tempo è tra quelli che ci crede di più. Si fa servire bene e non vede l’ora di segnare, riuscendo anche spesso a concertare bene con il resto della squadra.
12' st Tonin 6.5 Anche la sua entrata è positiva. Porta nuova forza al reparto offensivo, che effettivamente nel secondo tempo è estremamente produttivo.
All. Boscolo 6.5 È un bel Como. Per niente intimorito dal distacco in classifica, intelligente e testardo. Si deve piegare sì, ma non c’è mai l’impressione che l’Inter abbia completamente in mano il bandolo della matassa. E il merito è tutto degli ospiti d’onore.
ARBITRO
Scalvi di Lodi 7 Ordinato e preciso, con un metro di giudizio comprensibile e applicato senza distinzioni. Governa la gara e si fa rispettare.