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La Juve imbattibile vola, è super poker all'Atalanta: primo posto conquistato con due giornate d'anticipo!

I bianconeri fanno 14 su 14, la Dea è sfortunata e parte con due autogol. I Playoff sono ora realtà per Madama dopo il settimo posto dello scorso anno

La Juve imbattibile vola a Vinovo, due autogol e super poker all'Atalanta: primo posto conquistato con due giornate d'anticipo!

Under 13 Pro: La Juventus domina in casa contro l'Atalanta e conquista i playoff con due giornate d'anticipo dalla fine del campionato. Juventus-Atalanta 4-0

Se domenica scorsa all'Allianz Stadium la Juventus di Thiago Motta è stata travolta dal poker dell'Atalanta, ora si ribaltano i giochi: a Vinovo non c'è storia, un'altra Juve, l'Under 13 di Lorenzo Niello, non sbaglia e domina contro i bergamaschi. Quattro reti, proprio come allo Stadium, decidono la sfida: due sono autogol, entrambi avvenuti nel primo tempo nel giro di due minuti, mentre gli altri portano la firma di Edoardo Mazza e Mattia Fazzalari. È una vittoria decisiva e fondamentale: oltre ad essere la quattordicesima consecutiva (i bianconeri hanno sempre trionfato in campionato), permette agli juventini di consolidare il primo posto del Girone A con due giornate d'anticipo, staccando di 12 punti i "cugini" del Torino in classifica.

BIS DI AUTOGOL

Il primo tempo a Vinovo è un qualcosa di bizzarro e anomalo, perché viene deciso da ben due autogol - che non si vedono certo spesso - dell'Atalanta che, nonostante un approccio forte, deve subito partire alla rincorsa. Attacco e difesa protagonisti dopo meno di 120' secondi. L'attacco in questione è quello atalantino, che bussa alla porta di Ndiaye con un bell'uno due tra Ilic e Pera, quest'ultimo calcia ma trova la difesa - bianconera - attenta di Amendolagine che devia con la gamba. Ancora Atalanta, per ben due volte tenta fiuta la rete Oliosi, prima con il mancino, troppo strozzato verso il primo palo, poi con l'altro piede, ottenendo il medesimo risultato. Dopo un buon avvio dell'Atalanta, alla Juventus basta una sgasata sull'out di destra da parte di Martello per passare avanti al 5': il 9 mette al centro la sfera e trova la deviazione decisivo dell'atalantino Koite che, sfortunato, non riesce a spazzare. Due minuti più tardi l'epilogo è lo stesso, per i bergamaschi sembra una maledizione: dal calcio d'angolo battuto da Fazzalari arriva il 2-0 juventino ma, ancora una volta, si tratta di un autogol: il capitano dell'Atalanta Curtarelli, sotto pressione, non riesce a liberarsi della palla precisamente, finendo per buttarla nella propria porta. La Juve, forte del doppio vantaggio, prende fiducia, alza il baricentro e vince praticamente tutti i contrasti in mezzo al campo. Ndiaye non deve fare altro che arrivare sui lanci lunghi della Dea, mentre i fantasisti cercano di inventare. Per l'Atalanta, una delle poche fonti di creatività si trova in Koite, il quale nonostante l'autogol risulta essere uno dei migliori in campo e prova a disegnare calcio per i compagni.

TANTA PIOGGIA E ZERO GOL

Nel secondo tempo la Juve li cambia tutti tranne Lazzaro, entrato in corso nei primi 20' a causa di un fastidio accusato dall'autore che ha propiziato l'1-0, Martello; l'Atalanta, invece, ne tiene tre dei titolari, ovvero Koite, Curtarelli e Pavesi. Al 3' Madama sfiora il tris, che attacca sul lato destro: arriva sul fondo proprio Lazzaro che cerca a rimorchio rasoterra Mazza, provvidenziale il salvataggio della difesa bergamasca. La Dea appare in difficoltà: pochi secondi dopo, Vescovi tra i pali salva in qualche modo la doppia occasione creata in rapida successione da Dwomo e Folin. La sensazione è che la Juve ne abbia di più, Lazzaro rifornisce i bianconeri di benzina con qualche spunto di grande spessore, come quello al 9', quando salta un paio di avversari e, a tu per tu, una deviazione - decisiva - illude tutti: la palla va lentamente verso la porta, sembra dentro, invece è solo corner. In zona d'attacco Halilaj cerca di fare a sportellate con i difensori bianconeri, facendo guadagnare qualche metro all'Atalanta, che oltre ad uno squillo di testa sugli sviluppi di corner con Pavesi, passa due terzi del secondo tempo rintanata nella propria metà campo a stringere i denti, mantenendo comunque l'inviolabilità della porta. Ottima frazione dei centrali della Juventus, Brustia e Miotto, praticamente insuperabili.

LO SHOW DEL 10

Lo avevamo citato per essere uno, se non il migliore della Dea e ora si fa vedere: sterza e calcia potentissimo verso la porta Malik Koite, ma non oltrepassa Ndiaye, che devia in angolo con un gran colpo di reni. Si intensifica il diluvio e, allo stesso modo, il pressing della Juventus trascinata da un Fazzalari dall'alto genio. Genio che mostra al 7' quando punta Moriggi, che fa il possibile in spaccata per fermarlo ma non basta, in qualche modo lancia sulla sinistra Maggiore, inseritosi con tempi da vera mezzala e, con precisione da cecchino, scarica in zona dischetto per Mazza che apre il piattone e fa 3-0. Il copione della gara non cambia, la Juve non bussa troppe volte verso lo specchio di Zakova, ma continua a spingere, facendo correre palla, avversari e minuti sul cronometro. Davanti l'Atalanta è poco precisa in quei pochi spazi lasciati dai bianconeri: Pera e Oliosi non trovano il tempo per calciare e la difesa dei padroni di casa fa da guardia. Sta di fatto che la Juve archivia e assapora la vittoria.

PRONTI, VIA E POKER

Dopo un'uscita provvidenziale di Nichitean che salva su un'occasione di Halilaj, sul proseguo dell'azione, la Juventus trova il quarto gol di giornata e questa volta è tutto di Fazzalari: tap-in vincente e dedica al cielo, tutti vanno ad abbracciare il 10 che dopo aver propiziato due reti, ne segna una al 100% sua. Continua ad inventare Fazzalari, manita sfiorata all'8: una sua imbucata arriva a destinazione Miotto, con la punta cerca di sorprende il portiere, il quale esce bene ed allontana. Riboldi prova ad impensierire due volte Nichitean con un paio di botte dalla distanza - centrali - tra il 13' e il 15': dopo una gara di sacrificio e corsa ha cercato il gol, ma il portiere ex Sisport protegge. Sotto la pioggia torrenziale finisce una partita a sole tinte bianconere; dal canto suo, l'Atalanta ha mostrato tanta fisicità, soprattutto in mezzo al campo con Koite e con il binobio difensivo composto da Curtarelli e Pavese, i quali hanno giocato tutti e quattro i tempi.

La qualità della Juventus ha regnato sovrana, la 14ª vittoria in campionato (su 14 partite) significa primo posto e vittoria del girone raggiunta con due giornate d'anticipo. Seconda trasferta piemontese nel giro di due settimane sfortunata per la Dea, che in due partite ha subito 10 gol (6 dal Torino e 4 in quest'occasione).


IL TABELLINO

Juventus-Atalanta 4-0
RETI: 5' aut. Koite (A), 7' aut. Curtarelli (A), 7' tt Mazza (J), 2' qt Fazzalari (J).
JUVENTUS: Ndiaye, Amendolagine, Brustia, Torresan, Cerato, Pipitone, Capello, Maggiore, Martello, Fazzalari, Lazzaro. A disp. Nichitean Davide, Castrignano, Cherchi, Mazza, Folin, Miotto, Dwomo. All. Niello.
ATALANTA: Vescovi, Alacchi, Pavesi, Moriggi, Koite, Ilic, Riboldi, Zakova, Curtarelli, Cugno Garrano, Oliosi. A disp. Macri, Halilaj, Bara Abdoul, Pera. All. Morelli.

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