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Serie C

A 37 anni è glaciale dal dischetto e regala al paese di 8mila abitanti la prima vittoria tra i Prof nel nuovo stadio

L'attaccante racconta il suo gol (da ex di turno) e l'importanza della perseveranza nel mondo del calcio

CALDIERO TERME SERIE C - STEFANO SCAPPINI

CALDIERO TERME SERIE C - Stefano Scappini, attaccante classe 1988, nell'ultimo turno ha sbloccato il match contro il Novara dal dischetto

Cosa rende un attaccante di 37 anni ancora determinante in campo? La risposta potrebbe sembrare banale, ma è intrisa di una saggezza che solo chi ha calcato i campi per anni può comprendere appieno: la perseveranza. Stefano Scappini, attaccante del Caldiero Terme, ne è l'esempio vivente. Il suo gol contro il Novara nel match di domenica 16, che ha contribuito al successo per 2-0 della sua squadra, è la dimostrazione che nel calcio, come nella vita, la costanza e la dedizione alla fine pagano. Non poteva esserci dunque modo migliore per festeggiare la prima vittoria del club veneto tra i Professionisti allo stadio Mario Berti.



LA LEZIONE DI SCAPPINI: MAI MOLLARE
«Non ho mai mollato» ha affermato Scappini nel dopo partita sui canali ufficiali del club con una determinazione che traspare dalle sue parole. E non è solo un mantra, ma un insegnamento che l'attaccante vuole trasmettere ai più giovani. In un'epoca in cui la pazienza è merce rara, il calcio diventa un maestro severo ma giusto, che restituisce tutto ciò che gli si dà. «Se ti alleni ed entri bene in allenamento e partita nel modo giusto, il calcio ti torna tutto indietro» continua Scappini, sottolineando l'importanza di un approccio mentale corretto. Si è trattato oltretutto del gol dell'ex di turno, dal momento che nella passata stagione l'attaccante classe 1988 ha giocato proprio al Novara.



UN RIGORE CHE PESA COME UN MACIGNO
La partita contro il Novara non era solo una questione di punti, ma un banco di prova per la tenuta mentale della squadra. Il rigore trasformato da Scappini è stato il momento clou del match per il vantaggio locale. «Pressione sul rigore? Ero concentrato, ho guardato il portiere, con cui ho giocato insieme, fino all'ultimo» racconta l'attaccante. Un gesto di fiducia e di esperienza, che dimostra come la calma e la lucidità possano fare la differenza nei momenti decisivi.



IL RINGRAZIAMENTO A FILICIOTTO E LA GIOIA CONDIVISA
Scappini non dimentica di ringraziare il compagno Filiciotto (autore poi del 2° centro del Caldiero nella partita di domenica 16 sempre dal dischetto) per avergli lasciato calciare il rigore. Un gesto di generosità che ha cementato lo spirito di squadra e ha permesso a entrambi di segnare nella stessa partita. «Sono contento poi abbia segnato anche lui» afferma l'attaccante, sottolineando l'importanza di un gruppo unito e coeso. A 37 anni, Scappini non mostra segni di voler rallentare. «Voglio ancora allenarmi al massimo ed essere un esempio per i compagni» dice con la determinazione di chi sa che l'età è solo un numero. L'attaccante del Caldiero Terme è consapevole che la strada verso la salvezza è ancora lunga e piena di insidie: «Siamo una squadra con l'atteggiamento giusto anche se ci manca ancora qualcosa e dare continuità non sarà facile».

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