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Under 14

A 14 anni fa impazzire tutti e fa entrare il Milan nella storia: l'eroe del Diavolo arriva dal Venezuela

Trascina il Milan alla vittoria del 44º Trofeo Annovazzi con una doppietta nel Derby della Madonnina: ecco "El Tanque" Boniforti

Fabio Boniforti

MILAN UNDER 14 • Fabio Boniforti, bomber del Diavolo, autore di una prestazione sublime nella finale di Bracco Cup

Una passione sconfinata che arriva molto lontano, dal Venezuela di preciso. Quella per il "fùtbol", quella di Fabio Boniforti, attaccante classe 2011 e astro nascente del Milan. Che nella finale del Torneo Annovazzi si è caricato la squadra sulle spalle e con una doppietta assimilabile ad un vero e proprio capolavoro ha regalato un trofeo che non arrivava in casa Milan da ormai 13 anni. Una storia cominciata nell'oratorio del paesino, proseguita segnando miriadi di gol con la maglia della Cremonese e che, ad oggi, lo vede indossare una delle maglie più prestigiose al mondo: quella rossonera, quella del Milan. Con il sogno un giorno di poter indossare anche quella della propria amata nazione...

IL CALCIO CON LA "F"

Barinitas, 2011. Apparentemente solo un luogo e una data qualunque. Nella realtà dei fatti un paesino che ha dato i natali ad un talento pronto a prendersi la scena italiana e internazionale, ed una data che segna l'inizio di una storia bellissima. Sì perché in quel piccolo paese del Venezuela dove si respira "fùtbol", ormai 14 anni fa, veniva al mondo un certo Fabio Josè Bandres Boniforti. Nonno calciatore e papà pure: se due più due fa quattro e la matematica non è un'opinione, il calcio scorrerà incessante anche nelle vene del nuovo nato. E così è, d'altronde si sa, la matematica è inconfutabile. Ma nel 2011 nel destino della famiglia Boniforti c'era già l'Italia, anche se forse non lo sapevano ancora. Ebbene sì, perché a quasi 100 anni fa risalgono le origini della famiglia e... rullo di tamburi: dal Piemonte. Dal quale gli avi nel 1921 decisero di mettersi in viaggio per spostarsi nel Sud America, precisamente in Venezuela. Ed è ben noto che certi amori non finiscono. Fanno giri immensi e poi ritornano. E così è. Tutto si allinea, tutto prende forma, tutto sembra seguire un sentiero tracciato da un'entità superiore. Arriva quindi il trasferimento in Italia, di preciso a Spino d'Adda, e con lui inizia anche l'avventura calcistica di Fabio...

NATO PER GIOCARE

Spino d'Adda, ridente cittadina di poco più di 7mila abitanti nei pressi di Lodi. Non conosci nessuno, tuo figlio deve crearsi una nuova rete di amicizie, che fai? Beh, la risposta è chiara. Lo porti a giocare a calcio. E così Fabio calca per la prima volta il terreno di gioco nella Spinese Oratorio. Tanti anni di divertimento, di conoscenze e di nuove amicizie. Insomma, tutto quello di cui ogni bambino ha bisogno. Poi però nel 2022 le cose si fanno più serie: entra in gioco il professionismo. Ma niente paura. Qualcuno infatti definirebbe Fabio come "nato per giocare a calcio", una sorta di predestinato. La Cremonese lo visiona e, dopo aver studiato le caratteristiche tecnico-fisiche del ragazzo, bussa alla porta di casa Boniforti e l'affare va in porto. Ben 128 gol al primo anno con i grigiorossi che, all'inizio della seconda stagione a Cremona (e dopo un esordio con 7 gol al Piacenza), hanno deciso di spostarlo con i 2010 da sottoetà, con i quali ha messo a referto più di qualche gol. Mossa che senza ombra di dubbio l'ha posto sotto ai riflettori ed in particolare sotto all'attenzione di due club di Serie A.

Fabio Boniforti che lotta ai tempi della Cremonese contro un avversario a lui ben noto: "Ablo" Sanogo, centrocampista classe 2012 dell'Inter

LA FAMILIA

Tra Monza e Milan non c'è stato alcun dubbio, non tanto per qualcosa in particolare: la differenza l'ha fatta soprattutto la fede calcistica. E così dopo due stagioni alla Cremonese, felicissime e colme di esperienze formative, Fabio passa tra le fila del Diavolo nell'estate del 2024. L'impatto in rossonero è a dir poco devastante: 7 gol in 12 partite di campionato, ma non solo. Perché di recente (recentissimo) è arrivata anche la vittoria di un trofeo storico in casa Milan: il 44º Annovazzi, disputatosi in casa Enotria. «Una doppietta in finale contro l'Inter è abbastanza?», sembra recitare Boniforti la sera del 19 marzo in via Cazzaniga 26. Detto fatto. Perché dopo un primo tempo combattutissimo, è proprio lui a sbloccare il derby della Madonnina (e non uno qualunque, anche se qualunque non è mai), facendosi trovare pronto sul secondo palo dopo un gran cross di Tebaldi dalla destra. «Calma, non ho ancora finito», prosegue. Dopo il doppio vantaggio trovato da Tebaldi, ecco il gol che sigilla la gara, quello del 3-0: spizzata di Fiorenza e lui è lì, al posto giusto nel momento giusto. E poi? E poi corsa verso gli spalti dove c'è la mamma che lo aspetta per un bacio amorevole e papà Alirio per congratularsi. Il tutto dedicato anche alla sorellina Aurora, che aveva da pochissimo compiuto gli anni e che, appena qualche giorno prima gli aveva dedicato la vittoria del titolo provinciale di tennis.

Fabio Boniforti che, dopo aver segnato il gol del 3-0 contro l'Inter nella finale di Bracco Cup, cerca l'affetto di sua mamma sugli spalti

LA COPPA AL CIELO

Bracco Cup alzata al cielo da protagonista indiscusso, con l'obiettivo un giorno di alzarne una ancor più prestigiosa. Un trofeo ambitissimo da tutti gli americani: la Copa America. E il 3 novembre scorso al Centro Sportivo Vismara, nella gara di andata contro la Pro Vercelli, era presente la commissione del Venezuela a visionarlo. Segno che qualcosa in quella direzione si stia muovendo in modo concreto. Ricapitolando: punta velocissima che spazia su tutto il fronte offensivo, che lega con il centrocampo e scende ad aiutare quando necessario, che fa dei duelli in velocità una delle sue "cose" preferite, a cui è pressoché impossibile levare palla se la ha tra i piedi. Il Milan ha un gioiellino tra le proprie mani ed ogni giorno se ne prende cura. Signore e signori, a voi "El Tanque" Boniforti!

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