JUVENTUS SERIE A - Igor Tudor, già difensore dei bianconeri dal 1998 al 2005, succede a Thiago Motta
La Juventus ha decido e darà una sterzata decisa alla propria stagione. Proprio come era accaduto in quella passata, seppur con contorni diversi. La risposta immediata è un cambio di timoniere. Sì, avete capito bene: Thiago Motta, il tecnico italo-brasiliano che era stato prelevato dal Bologna la scorsa estate, sta per essere congedato. Al suo posto, la Vecchia Signora ha scelto di affidarsi a Igor Tudor, un nome che i tifosi bianconeri conoscono bene per i suoi trascorsi da difensore. Non si dovrebbe aspettare dunque il prossimo match di campionato contro il Genoa.
UN INIZIO DI STAGIONE DA DIMENTICARE La stagione della Juventus, fino a questo momento, è stata un vero e proprio saliscendi. Le aspettative erano alte, come sempre, ma la realtà dei fatti ha raccontato una storia ben diversa. Le eliminazioni precoci dalla Champions League, dalla Coppa Italia e dalla Supercoppa Italiana hanno lasciato un segno indelebile. E come se non bastasse, la situazione in campionato è tutt'altro che rosea: i bianconeri rischiano seriamente di non qualificarsi per la prossima edizione della Champions League. Un'onta che la dirigenza non poteva tollerare.
THIAGO MOTTA: UN ADDIO AMARO Thiago Motta, che aveva trovato nel Bologna la sua rinascita calcistica con la qualificazione in Champions League la scorsa stagione, non è riuscito a replicare il miracolo in bianconero. La sua avventura alla guida della Juventus si è conclusa prima del previsto, alla vigilia del match contro il Genoa. Un destino beffardo, se vogliamo, con il campionato fermo per la pausa delle Nazionali. Ma nel calcio, si sa, i risultati sono l'unico metro di giudizio. E quando questi tardano ad arrivare, la panchina inizia a scottare.
L'ARRIVO DI IGOR TUDOR: UN RITORNO AL PASSATO La scelta di Igor Tudor non è casuale. Il croato ha già vissuto l'atmosfera di Torino, sia da calciatore (è stato un roccioso difensore, non sempre in cima alle gerarchie dei tecnici da lui avuti, ma sempre in grado di farsi trovare pronto quando chiamato in causa) che da vice di Andrea Pirlo. Un legame che ha sicuramente giocato a suo favore, facendogli superare nelle preferenze della dirigenza un nome di peso come quello di Roberto Mancini. Tudor conosce l'ambiente, conosce la pressione che si respira sotto la Mole e, soprattutto, conosce il DNA vincente della Juventus.
COSA ASPETTARSI DAL NUOVO CORSO Con l'arrivo di Tudor, la Juventus spera di ritrovare quella solidità difensiva che è sempre stata il suo marchio di fabbrica. Il croato è noto per la sua capacità di organizzare la squadra in fase di non possesso, e questo potrebbe essere il primo passo per risalire la china. Ma non solo: Tudor dovrà anche lavorare sull'aspetto mentale, ridando fiducia a un gruppo che sembra aver smarrito la propria identità. I tifosi bianconeri si aspettano una reazione d'orgoglio, una scossa che possa ribaltare le sorti di una stagione fin qui deludente. Anche perchè risultare tra le prima 4 per approdare in Champions League è quasi d'obbligo.
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