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Dominio assoluto della Juventus in Italia, è al primo posto in tutte le categorie giovanili

Bianconeri in corsa per una clamorosa cinquina di scudetti dall'Under 17 all'Under 13, due sono le uniche imbattute della stagione

Dominio assoluto della Juventus in Italia, è al primo posto in tutte le categorie giovanili

Nazionali - Juventus • Dominio assoluto della Juventus in Italia, è al primo posto in tutte le categorie giovanili (Foto Cassarà)

In un momento complicato e privo di successi in casa Juventus culminato con l'esonero di Thiago Motta e l'imminente arrivo di Igor Tudor sulla panchina della Prima Squadra fino al termine della stagione, a dare respiro e - soprattutto - fiducia nel futuro ci pensano le squadre giovanili bianconere, che stanno letteralmente dominando l'Italia. I risultati, infatti, premiano Madama: dall'Under 17 all'Under 13, la Juve occupa il primo posto di ogni Girone A e ben due rose, l'Under 15 e l'Under 14 sono le uniche ancora imbattute finora. Frutto del lavoro minuzioso di scouting operato dai dirigenti della Vecchia Signora: un progetto cominciato nel 2017 con l'entrata di Matteo Tognozzi, ora in forza al Granada, in Spagna, che negli anni ha portato alla Continassa innesti del calibro di Dean Huijsen, Kenan Yildiz, Matias Soulé e molti altri talenti cristallini, considerati adesso alcuni dei crack europei, anche grazie all'introduzione della Next Gen. Massimiliano Scaglia e il suo staff stanno proseguendo l'ottima attività di osservazione in tutti i pianeti della galassia juventina, che sta portando a raggiungimenti importanti a livello nazionale, che fanno ben sperare per il "domani".

Una scommessa vincente 

Dopo la semifinale playoff persa contro la Roma, in estate viene salutato Claudio Rivalta, prossimo sposo del Bologna Primavera, al suo posto, per l'Under 17 della Juventus arriva Matteo Cioffi, fratello di Gabriele, ex allenatore - tra le tante - di Verona ed Udinese. Una mossa scommessa, apparentemente rischiosa: il tecnico classe 1977 non allenava un club da cinque anni (l'Aglianese nel 2019 dopo l'esperienza con Under 17 della Fiorentina) e, rispetto al suo predecessore Rivalta che prediligeva una difesa a 4 con tutte le sue varianti, sceglie sin da subito il 3-4-1-2 per questa Juventus. La scommessa viene vinta immediatamente, i bianconeri sembrano aver assodato a memoria tutte le nuove impostazioni di Cioffi e nelle prime 8 giornate i gol segnati sono addirittura 20. Il dato sulle reti fatti, a fine marzo e con ancora cinque gare da giocare, è già maggiore dello scorso anno, che era fermo a 64, contro i 71 attuali.

Appena due le sconfitte: la prima, arrivata ad inizio novembre, contro il Torino nel derby della Mole; la seconda, quattro giornate più tardi, contro il Genoa in un folle 5-3. Due stop contro la seconda e la terza della classe, che però non hanno intaccato la corsa al primato di Madama, che si trova a +6 (con una partita in meno) proprio dal Grifone. A proposito dell'attacco senza freni della Juventus: sono tre i giocatori andati in doppia cifra, ovvero Alex Amadio (15, arrivato questa stagione dall'Ascoli), il capocannoniere del Girone A, lo sloveno Arman Durmisi (11) e Luca Cesare Bracco (10), che ha segnato la metà dei suoi gol entrando dalla panchina. Ma la qualità dei 2008 sprizza da tutti i pori: dalla difesa con la solidità di Nelson Savonnier e il vizio della rete di Fabio Badarau, al "veterano" da 1000 e passa partite in Juve Matteo Vitrotti; al centrocampo, dove non si può non citare Benit Borasio, già nell'orbita della Primavera, Marco Tiozzo e il 10 argentino Francisco Barido, che sta vivendo la sua stagione migliore da quando veste il bianconero dopo la parentesi Boca Juniors. Davanti occhio al ritorno di Demba Samb e al sotto leva 2009 Destiny Elimoghale, subito decisivo anche in Nazionale.

La prossima settimana, quando domenica 30 marzo la Juventus giocherà in casa del Sassuolo e recupererà mercoledì 2 aprile il derby di ritorno contro il Torino, può essere decisiva per la sorte del campionato: bastano 4 punti ai bianconeri per assicurarsi matematicamente il primo posto e conquistare per la quarta volta di fila i quarti di finale dei playoff.

Paonessa-Corigliano unstoppable

Si opta per la continuità per quanto riguarda l'Under 16: confermato sulla panchina Claudio Grauso dopo il primo posto e l'ottavo di finale raggiunto lo scorso anno. Numeri già in crescita rispetto allo scorso anno, quando la stagione è stata conclusa con 52 punti all'attivo, contro i 51 momentaneamente raggiunti a quattro giornate dal termine della regular season. Cresce in maniera esponenziale - altro modo per non dire senza senso - il distacco rispetto alle pretendenti. A partire dai gol segnati, 64 in 20 partite, la cui metà esatta è stata realizzata dalla coppia d'attacco formata da Riccardo Paonessa (18) e Thomas Corigliano (14), che - manco a dirlo - occupano rispettivamente le prime due posizioni della speciale classifica dei capocannonieri del gruppo. Con 13 punti in più rispetto al Bologna, un'ulteriore vittoria della Signora contro il Sassuolo sigillerebbe il primato, ma ormai è solamente questione di tempo. Con 16 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta, la rosa di Grauso ha dominato l'intero campionato. E continua a farlo.

Imbattuta ed imbattibile

Ma il palcoscenico se lo prende interamente l'Under 15, una delle due juventine imbattute in Italia e probabilmente una delle squadre più forti e complete nel panorama giovanile. Qui il motto bonipertiano del «vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta» suona più forte di tutti. Nessuna squadra ha saputo batterli: ci hanno provato il Parma (alla seconda giornata), Sassuolo, Reggiana e Bologna, che si sono "accontentate" di un pari, poi il filotto di 3 punti è impressionante. In due parole, questa Juve è una corazzata perfetta, formata dall'equilibrio del 4-3-1-2 di Marcello Benesperi, al cui interno c'è cinismo, dinamismo e qualità. Partiamo con ordine. Il cinismo è senza dubbio quello degli attaccanti, l'arma della Juventus dagli 80 gol in campionato, cominciando dal "segno solo gol belli" Mamadou Pamé, arrivato quest'estate dal Tor Tre Teste, società storica di Roma: si presenta a Vinovo con una tripletta contro il Parma, pareggiando i conti con una doppietta in rovesciata. Da quel giorno, colleziona una striscia di 19 gol consecutivi in 8 partite, numeri con cui si è guadagnato anche la convocazione nella nazionale italiana.

Impossibile non citare i suoi compagni di reparto: Giuseppe Pipitò, arrivato in casa Juve quest'estate dal Palermo dopo la corte di mezz'Europa, ha già superato di gran lunga la doppia cifra (16 centri) e Pietro Salvai, ex Torino, che da novembre in poi è diventato un cecchino devastante e, come Pamé, ha fatto brillare gli occhi del Ct Enrico Battisti, trovando anche i primi gol con gli Azzurrini. Il dinamismo, invece, è offerto soprattutto dalle mezzali, quali il georgiano David Vidzivashets e Gabriele Tufaro, e dagli assist dei terzini Raphael Mazzotta e Alberto Samà, mentre la qualità fa parte delle corde di un po' da tutta la squadra. Dopo la sconfitta della Fiorentina nel Girone C contro il Napoli dello scorso 16 marzo, i bianconeri sono diventati l'unica squadra in questa categoria ad essere imbattuta. Il primo posto è ormai una formalità, occhio ai 2010 della Juve possono essere davvero una generazione d'oro, una di quelle in cui possono uscire talenti da Serie A e che può letteralmente imbastire un dominio assoluto nel settore giovanile. 

Una Juve 'Nobile'

Insieme all'appena citata Under 15, la seconda delle due squadre imbattute in Italia tra i tre gironi è l'Under 14, affidata a Marco Pecorari che torna ad allenare dopo le passate esperienze da vice in Under 17 e da primo tecnico del Chieri (dal 2017 al 2020). Questa Juve, a differenza delle altre, deve condividere la vetta con l'avversaria storica per antonomasia: l'Inter. In settimana è andato in scena proprio lo scontro diretto, in cui i bianconeri hanno assaporato la vittoria per un tempo e mezzo, anche se a metà della ripresa è arrivata la beffa interista, che ha trovato il pari per 2-2.

Continua quindi il duello, Riccardo Monte (13) e il capitano Alessio Nobile (11) sono i trascinatori di questa Juve con gol pesanti, belli ed importanti. Soprattutto quelli di Nobile, che ha deciso - tra le tante - un paio di gare al fotofinish, come ha fatto ai danni del Torino nel derby di Vinovo con un bellissimo destro a giro sotto la pioggia e contro il Novara. Protagonisti dell'annata bianconera sono anche l'ex Cenisia Matthew Elliot Osasenaga e Christian Laruccia, entrambi a quota 7 centri stagionali. Al contrario delle altre, il destino di questa Juve è ancora da scrivere: si deciderà tutto nelle ultime tre giornate.

Ai playoff con largo anticipo

Anche l'Under 13 vanta il primato del Girone A: i ragazzi classe 2012 di Lorenzo Niello, che ha seguito la squadra proseguendo la scalata dagli Esordienti, si sono aggiudicati la vetta e l'accesso alla fase interregionale con due giornate d'anticipo grazie al poker rifilato all'Atalanta, grazie ad un Mattia Fazzalari in gran spolvero, uno dei migliori in questa stagione in virtù dei suoi 10 gol in 14 presenze. Note di merito anche per Edoardo Mazza, Simone Pipitone e Angelo Martello che, al primo anno tra i Prof dopo una vita passata alla Pro Eureka, ha trovato 5 reti in appena 7 partite. Sia l'Under 13 che l'Under 14 hanno migliorato i risultati della passata stagione (rispettivamente 6º e 7º posto), anche se a scendere in campo non è stato chiamato sempre il primo gruppo, impegnato principalmente in tornei nazionali ed internazionali.

Juventinità

L'obiettivo è chiaro: la Juventus punta a crescere i suoi talenti con il proprio DNA vincente che, come ci insegna la storia, sta alla base dei successi ottenuti negli anni dai bianconeri. Respirare l'aria della vittoria già da piccoli può solo che far bene per il futuro di una Juve che, nelle ultime stagioni, sta provando a coltivare in casa delle giovani promesse, che spera di trasformare nei campioni di "domani".

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