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Serie C

Non rispetta le gerarchie, calcia e sbaglia un rigore importantissimo: l'attaccante finisce «in castigo»

La capolista fa i conti con la gestione disciplinare dell'allenatore, improntata sulla linea della rigorosità

PADOVA SERIE C - MATTEO ANDREOLETTI

PADOVA SERIE C - Matteo Andreoletti, allenatore dei biancoscudati, dopo il rigore sbagliato di domenica 23 a Novara ha stabilito che l'attaccante Michael Liguori si allenerà a parte

È solo un rigore sbagliato o c'è di più dietro la decisione di Matteo Andreoletti di punire il proprio attaccante Michael Liguori? Nel mondo del calcio, dove ogni dettaglio può fare la differenza, il Padova si trova a dover gestire una situazione che va ben oltre i 90 minuti di gioco. Il rigore fallito dall'attaccante classe 1999 contro il Novara (bravo anche il portiere azzurro Minelli a respingere la conclusione) è diventato il fulcro di una tensione che potrebbe influenzare l'intera stagione della squadra. Anche perchè ora il Vicenza si è fatto sotto a -1 e a 5 giornate dal termine il Girone A non è più chiuso come sembrava fino a poco tempo fa.



LA FILOSOFIA DI ANDREOLETTI: DISCIPLINA E COESIONE
Matteo Andreoletti, uno dei più giovani allenatori della categoria, ha dimostrato di avere una visione chiara e intransigente della gestione del gruppo. La sua decisione presa nei giorni scorsi di escludere Liguori dagli allenamenti collettivi non è un episodio isolato, ma si inserisce in una filosofia di gestione che non ammette deroghe. Il tecnico ha già dimostrato in passato di non esitare a prendere decisioni drastiche per mantenere l'armonia e la disciplina all'interno della squadra. Basti pensare al caso di Andrea Beccaro, giovane promessa della Primavera ora al Fossano in Serie D, ripreso dopo una protesta per una sostituzione in Coppa, o a Jeremie Broh, ceduto al Perugia dopo una performance deludente durante le vacanze natalizie. Andreoletti sembra voler trasmettere un messaggio chiaro: nessuno è indispensabile se non rispetta le regole del gruppo.



IL PESO DEL RIGORE SBAGLIATO
Ma torniamo ai fatti di domenica 23 allo stadio Silvio Piola di Novara. Liguori, con 7 reti e 10 assist all'attivo, è uno dei pilastri del Padova. Eppure, la sua decisione di «rubare» il rigore al compagno di squadra Bortolussi (anche ex di turno della partita) e poi sbagliarlo non è passata inosservata. Un atto di insubordinazione che Andreoletti non ha potuto ignorare, nonostante l'intervento di mediazione della squadra, che ha tentato di trattare per il reintegro del compagno. La scelta del tecnico di mantenere la sua posizione è un chiaro segnale della sua determinazione a non lasciare che l'individualismo prevalga sul collettivo.



LA SFIDA DELLE ULTIME CINQUE GARE
Con sole 5 gare al termine del campionato, il Padova deve affrontare una sfida cruciale. La squadra è in testa alla classifica, ma il margine di errore è ridotto e ogni partita può essere decisiva. In questo contesto, gestire il caso Liguori diventa un banco di prova per Andreoletti. Riuscirà a mantenere il gruppo compatto e motivato, nonostante le tensioni interne? La risposta a questa domanda potrebbe determinare il destino del Padova in questa stagione. In un campionato dove la pressione è alle stelle, la capacità di un allenatore di gestire le dinamiche interne è tanto importante quanto le abilità tattiche. Il tecnico bergamasco ha scelto la strada della fermezza, ma sarà sufficiente per portare la squadra al traguardo? Le ultime 5 giornate daranno il loro responso. Si parte domenica 30 marzo nel match contro l'Atalanta Under 23 previsto alle 12.30.

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