Serie C
29 Marzo 2025
ALCIONE, SERIE C: NICCOLÒ BAGATTI, ALCIONE (Crediti foto: Alcione)
Cinque comandamenti. Ma non erano 10? Al Breda, ne bastano la metà. Cinque regole ferree che l’Alcione si è ben stampato in testa. È tutto quello che serve per tornare alla vittoria dopo un periodo con più bassi che alti. Ci sarà modo di esplicitarle tutte. Intanto, riassumiamo il corollario esito dei cinque teoremi: 2-1 in casa contro la Pergolettese, tre punti messi in tasca e playoff di nuovo conquistati (ringraziando la rimonta della Clodiense sul Novara). Facile, semplice, consequenziale. Come la matematica.
Prima regola: attaccare subito. È un po’ un pattern predefinito per questo Alcione delle ultime giornate: i primi minuti sono tutti un fuoco. E allora, subito sotto con la solita testata di Bagatti (bentornato) a ispirare Samele che ci prova al volo, ma spara alto (5’). Seconda regola: adesso che finalmente è tornato, scatenate Morselli. All’11’ si presenta davanti alla porta con tutta l’intenzione di fare male. Male lo fa davvero, anche senza gol, anche una quindicina di minuti più tardi: il contatto con Capoferri mentre è lanciato verso la porta cremasca è da rosso, senza alcun dubbio (24’). La punizione che ne scaturisce - tirata dallo stesso Morselli - non sortisce gli effetti sperati e si schianta contro la barriera, ma con la Pergolettese in 10 adesso Cusatis può permettersi di sorridere sotto i baffi. Infine, regola numero tre: approfittarne. Il sorriso si trasforma in una risata al minuto 31 del primo tempo: è il momento esatto in cui Invernizzi calcia e Cordaro non riesce a trattenere. Poi ci pensa lui, il capitano: Stefano Bonaiti, con la precisione di un chirurgo e l’opportunismo di un rapace a caccia. E via: è rete. Quell’unico colpo di testa di Parker a fine primo tempo non è abbastanza a far tremare gli animi orange. Negli spogliatoi si respira aria di rinascita.
E se quell’assist perfetto di Invernizzi, ispirato da Dimarco direttamente dalle retrovie, avesse trovato il timing giusto con l’inserimento di Samele? La partita sarebbe stata chiusa. Quarta regola: con i se e con ma non si va da nessuna parte. È un concetto che Cusatis and Co hanno ben chiaro. Urge chiuderla dunque, per poter andare in gestione e allontanare lo spettro di un’eroica rimonta da parte degli ospiti. Detto, fatto. Una liberazione: dopo l’infortunio che lo ha tenuto fermo sei giornate, dopo tanta attesa, dopo cinque mesi dall’ultima volta. Il gol torna quasi pari pari: assist perfetto (di Samele questa volta), piattone, e palla in rete. Niccolò Bagatti porta l’Alcione sul 2-0.
Regola numero cinque: a un occhiolino dalla fortuna non si dice mai di no. Suona un po’ come una promessa mantenuta quella traversa che trema al 22’. Il passaggio del subentrato Patané è quasi poetico, la sassata di Parker fa vibrare il ferro come un diapason. È un finale amaro per la Pergo, che pure rimasta in 10 uomini non si arrende e continua a esprimere buon gioco. Finale? No, non bruciamo le tappe. Ci sono ancora due atti prima che cali il sipario. Hanno entrambe lo stesso protagonista. Sì, Tonoli non si è arreso all’inerzia della partita. Il gol che piazza sull’angolino in basso a destra al 27’ lo dimostra, l’occasione che si crea al 31’ (stesso modus operandi, posizione defilata e lontana, tiro a giro basso verso l’angolo sinistro) è la prova del nove. E se fosse stata solo cinque centimetri più a destra… vale sempre la regola numero 4 però: con i se e con i ma non si va da nessuna parte. E dunque, ora è tutto vero: l’Alcione torna alla vittoria con un 2-1 bellissimo. Sipario.