Under 17 A-B
29 Marzo 2025
Under 17 A-B • Gabriele Falasca, attaccante del Torino classe 2008, autore di una doppietta nella sfida contro la Carrarese in casa. Torino-Carrarese 4-0 (Foto Cassarà)
Il Torino non poteva sbagliare, e non l'ha fatto. Dopo un primo tempo in cui a regnare è stato l'equilibrio, almeno fino all'ultimo giro di orologio, nella ripresa non c'è stata storia: il poker alla Carrarese, siglato dalla doppietta di Gabriele Falasca e dai centri, direttamente dalla panchina, di Andrea Luongo e Manuel Amisano, fa sorridere i Torelli che ritrovano il successo dopo due gare a secco, ma soprattutto danno fiducia in vista del derby della Mole contro la Juventus, in programma per mercoledì 2 aprile.
Basta un guizzo del solito Falasca al Toro per finire la prima frazione di gioco in vantaggio, anche se per 40 minuti abbondati le difficoltà sono state tante, forse troppe, soprattutto sul piano del possesso, in cui non è riuscito ad abbinare qualità e precisione nelle scelte. Era vietato abbassare l'attenzione contro l'ultima della classe, la Carrarese, soprattutto perché mercoledì 2 aprile c'è il derby della Mole contro la Juventus. La testa rischia, quindi, di essere già a Vinovo, Rebuffi vuole far percepire sin da subito che bisogna vincere e, già nel riscaldamento, è lui stesso ad essere attivo, provando i movimenti della linea di difesa a quattro. Ma la Carrarese, che non ha nulla da perdere, invece, non parte mica con un atteggiamento passivo. Tutt'altro. Tant'è che, soprattutto sulla catena di destra con gli inserimenti di Gabriellini e le galoppate di Mengali prova ad insidiare Cereser. Per ben due volte ci prova proprio Mengali: al 6' con un tiro abbastanza debole e centrale, e al 13' - l'occasione migliore - quando finta un cross e prova direttamente a colpire verso la porta, dopo aver visto Cereser fuori dai pali, il quale, tuttavia, blocca tranquillo. Nel mezzo l'opportunità per Molon al 12': sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto a rientrare dal mancino di Ballanti, in seguito ad una mischia selvaggia in area, ad avere la meglio è proprio l'ex Alpignano, che di controbalzo con il mancino va vicinissimo al palo alla destra di Bencaster. Il Torino fatica a creare una mole da gioco sostanziale: le misure dei passaggi non sono sempre del tutto preciso e alla fine, quindi, è tutto da rifare. Ci prova Bonacina sulla sinistra a creare un briciolo di confusione, anche con l'aiuto di un Falasca, ma Rosamilia e Poli fanno manforte. Dal canto suo, la Carrarese, che non ha mai fatto intravedere segni di cedimento - anche perché sembra quasi fare la partita - continua ad essere propositiva. Come al 17': Di Tonno appoggia al limite dell'area per Ciavarella, che strozza il destro verso il secondo palo, non trovandolo per questione di millimetri. Se poco prima ha provato ad essere l'uomo assist, al 29' Di Tonno lo stava per fare stupendo, bellissimo e meraviglioso. Insomma, avete capito. Il 10 aggancia la sfera, un controllo e si coordina con una rovesciata perfetta, ma troppo precisa e centrale tra le braccia di Cereser. Nel giro di 180' secondi nascono le due occasioni migliori del Toro, di cui una sarà proprio quella del gol trovato agli sgoccioli. La prima capita nei piedi - ancora - di Molon al 43': con tre passaggi i Torelli arrivano in porta, Gori pesca sul lungo linea a sinistra Penkov, arriva sul fondo e cerca al centro Molon, che però trova la risposta pronta di Bencaster; sulla respinta è solo illusione del gol, con il 4 che calcia clamorosamente fuori da due passi, nonostante il boato della tribuna. Poi, al 45' ecco il vantaggio targato Toro: bastano di nuovo solo tre passaggi per bussare alla porta della Carrarese, che nel frattempo è leggermente calata ed ha abbassato il baricentro. Cantarella cambia gioco verso Bonacina sulla sinistra, Mengali intercetta ma poi pasticcia; Bonacina non lo molla e gli ruba palla, brucia l'erba per una decina di metri e poi mette dentro per Falasca, che con un movimento da bomber puro si libera sul primo palo e infila in rete poco prima dell'intervallo.
Lo dicevamo, Rebuffi non vuole cali di attenzione e ora che il suo Toro ha trovato il vantaggio questo è un rischio da non correre assolutamente. Infatti, le risposte arrivano anche dalla panchina: fuori Penkov e - un ottimo - Molon, dentro Luongo, al ritorno dalla nazionale, e Amisano. E la partita cambia faccia, il Toro, a parte un tentativo di Borghini al 9' e qualche errorino in costruzione, rischia pochissimo e con un forcing offensivo trovare il 2-0 è quasi un gioco da ragazzi. Tutto più facile per Falasca se viene lasciato solissimo all'interno dell'area piccola: al'11' Amisano lo serve leggermente defilato sulla destra e l'attaccante granata buca il secondo palo con un diagonale mortifero. Avanti di due gol, ora il Toro può stare leggermente più tranquillo e giocare con il cronometro. Occhio a non addormentarsi però: al 16' di testa da calcio d'angolo si rende pericolosissimo Di Tonno, ma Cereser la fa sua, bloccando la sfera. Il Torino vuole si far passare secondi preziosi, ma anche divertirsi: provano ad accendersi Luongo e Falasca, che tentano di entrare in porta con il pallone con un'azione a mo'di tiki taka con tocchi rapidi in spazio breve (19'), anche se poi l'azione si conclude in un nulla di fatto. La Carrarese prova a rimanere in partita tentando di ripartire in velocità, ma la retroguardia torinista rispedisce ogni contropiede al mittente. Se i cambi di Galeotti incidono poco, quelli di Rebuffi, al contrario, svoltano la gara: dopo l'assist di Amisano, si iscrive sul tabellino dei marcatori anche Luongo, che mette la ciliegina sulla torta dopo le ottime prestazioni con gol in nazionale: con un colpo da biliardo, sigla il tris al 34', grazie al suo piattone destro preciso ed angolata, tanto basta per illudere Bencaster. Una reazione da parte delle sostituzioni della Carrarese arriva un paio di minuti dopo il 3-0: break centrale di Baldacci, che lascia partire un missile verso Cereser; l'1 granata para ma non blocca, sulla ribattuta ci arriva Del Marco, ma ancora una volta, questa volta con il piede, Cereser compie un vero e proprio miracolo. C'è ancora tempo per il poker granata, Falasca ringrazia Amisano per l'assist precedente, ora i ruoli si scambiano: servito davanti alla porta, al 16 basta spingere in porta e non può sbagliare.
Dopo un primo tempo sottotono, nella ripresa il Torino si rialza e vince una partita che doveva necessariamente vincere, senza scuse, anche perché il successo mancava da due giornate. Le parole chiave che sorgono dopo questa gara sono cinismo, specialmente di Falasca, ed incisività, quella dei cambi di Rebuffi, che hanno svoltato nettamente l'andamento della gara. Nonostante gli sforzi e gli ottimi tentativi della Carrarese, che nel finale ha colpito anche una traversa con la botta dalla distanza del capitano Moscato, arriva la quattordicesima sconfitta per i toscani. Con i tre punti ritrovati, il morale in vista derby è alto.
IL TABELLINO
TORINO-CARRARESE 4-0
RETI: 45' Falasca (T), 11' st Falasca (T), 34' st Luongo (T), 42' st Amisano (T).
TORINO (4-1-4-1): Cereser 6.5, Moretti 6.5, Gori G. 6 (33' st Viani sv), Molon 7 (1' st Amisano 7.5), Cantarella 7 (37' st Re sv), Carrascosa 7 (25' st Bianchi 6), Penkov 6 (1' st Luongo 7), Ballanti 7, Falasca 8, Bonacina 7 (37' st Turola sv), Odendo 6 (25' st Sheji 6). A disp. Martena, Reynheim. All. Rebuffi 7.5.
CARRARESE (4-3-1-2): Bencaster 6, Mengali 6 (1' st Sartori E. 6.5), Borghini 6.5, Moscato 6.5, Rosamilia 6 (33' st Zappelli sv), Poli 6, Vergassola 6 (14' st Baldacci 6), Gabriellini 6.5 (1' st Lici 6), Ciavarella 6 (14' st Del Marco 6), Di Tonno 6.5, Donadel 6 (37' st Santoro sv). A disp. Ababei, Bonci, Pieretti. All. Galeotti 6.
ARBITRO: Borello di Nichelino 6.
ASSISTENTI: Sperati di Nichelino e Aimar di Nichelino.
AMMONITI: Bianchi (T), Mengali (C), Gabriellini (C), Lici (C).
NOTE: Calci d'angolo 7-5 in favore del Torino.
LE PAGELLE
TORINO
Cereser 6.5 Miracoloso nel finale quando, prima con i guantoni e poi con un riflesso pazzesco con il piede, blocca i tentativi di Baldacci e Del Marco. Queste le occasioni in cui si rende realmente protagonista, quando è più libero, invece, richiama a gran voce tutta la sua squadra: sa che bisogna vincere, mantiene alta l'attenzione con i suoi urli.
Moretti 6.5 Gioca un'ottima partita, propositiva ed attenta. Si trova a meraviglia sulla sua verticale, da cui pesca gli inserimenti tempestivi di Molon e Odendo. Da quel lato la Carrarese attacca poco, quindi può alzarsi e tentare qualche galoppata, creando quindi sempre la sovrapposizione.
Gori 6 Non perfetto soprattutto nelle scelte. Fra passaggi corti o non sempre precisi, compromette la manovra offensiva del Toro, che è costretto, di conseguenza, a rinculare all'indietro. Da quella parte si muovono bene Mengali e Gabriellini, lui deve prendere una scelta, lasciando un avversario libero e subendo la superiorità numerica prodotta dalla Carrarese. 33' st Viani sv
Molon 7 Esce all'intervallo ma nel primo tempo è uno, se non il più pericoloso dei suoi: quando abbandona la mediana e si mette sul centrodestra, con i suoi inserimenti dà brio alla manovra e trova in un paio di occasioni anche la via della porta, che non colpisce realmente per centimetri. Soprattutto al 43', quando ha sfiorato il gol a pochi centimetri dalla porta.
1' st Amisano 7.5 Entra ed è l'uomo della svolta. Prima l'assist per Falasca, servito con tempi perfetti dentro l'area piccola, poi il gol personale, una zampata da praticamente dentro la porta. Spacca in due la partita grazie alla sua intelligenza tattica, che lo porta ad essere sempre al posto giusto al momento giusto.
Cantarella 7 Di testa vince ogni duello e le palle alte sono tutte sue, dominando sul gioco aereo sia Ciavarella che Di Tonno. Un suo cambio di gioco per Bonacina avvia l'azione che porta al gol di Falasca. 37' st Re sv
Carrascosa 7 È un difensore fuori categoria. Da ultimo uomo raccoglie i lanci lunghi e le sventagliate avversarie, riconquistando con grande sicurezza il pallone e ricominciando ad impostare la manovra con grande precisione. Come il suo "socio in affari" Cantarella, di testa non c'è storia.
25' st Bianchi 6 Di solito fa il terzino o il braccetto di sinistra, in quest'occasione gioca in una difesa a quattro senza particolari problemi, a parte un giallo preso nel finale evitabile.
Penkov 6 Corre tanto e forse anche troppo. Alla fine, diventa una corsa a vuoto, perché non riesce quasi mai a trovare davvero il ruolo perfetto in cui agire. Prova ad agire sul lato mancino, ma spesso arriva in ritardo e la giocata non esce pulita.
1' st Luongo 7 Dopo il gol contro la Slovacchia, torna a segnare anche con la sua squadra: un piatto destro perfetto, direttamente nell'angolino basso del portiere. Imparabile. Rebuffi lo mette in campo perché questo Toro ha bisogno di lui, che risponde presente diventando decisivo nel momento più importante.
Ballanti 7 Ormai quest'anno ha fatto un po' tutti i ruoli del centrocampo, compreso l'esterno e ora il regista davanti alla difesa, che svolge alla perfezione. Non solo mette in atto la solita e meravigliosa eleganza e precisione nelle uscite palla a terra, ma unisce anche un agonismo non indifferente nei contrasti, che vince anche di testa e in scivolata. Missione completata.
Falasca 8 Lotta, duella e combatte per 45' contro la difesa avversaria, che lo mette alle strette. Non molla e alla fine sbuca dal nulla, sul secondo palo: Bonacina gli mette un cioccolatino, lui ringrazia e apre le danze con una rete da rapace d'area. Gol e assist anche nel secondo tempo. Insomma, un attaccante così completo, che unisce fame, cinismo e eleganza, si vede raramente: siamo fortunati.
Bonacina 7 Cerca sempre di fare qualcosa, di creare la superiorità numerica con i suoi numeri e scatti, che hanno creato diversi problemi a Mengali da quel lato. Ci riesce per tutta la partita e lo fa proprio nel momento più importante, quello dell'1-0, rubando la palla all'avversario e catapultandosi in porta per fornire l'assist a Falasca.
Odendo 6 Rientra dopo due gare in cui è rimasto fuori per espulsione. Da lui ci si aspettava molto, quella spinta che avrebbe potuto creare insidie a Borghini, ma lo fa solo a tratti. In fase difensiva torna con molta calma, lasciando libero tanto spazio alle sue spalle quando la Carrarese attacca. Non una prestazione da incorniciare.
25' st Sheji 6 Torna a giocare dopo 27 giorni di stop ai box per un lungo infortunio. Con calma torneranno i suoi cross taglienti e le sue galoppate sulla destra, qualche assaggio lo ha dato, ma sono stati 20 minuti per di più di rodaggio.
All. Rebuffi 7.5 Sin dal riscaldamento, che svolge insieme ai suoi ragazzi, cerca di tenere alta l'attenzione per questo match che il Toro doveva necessariamente vincere. Dalla panchina mette l'artiglieria pesante dopo un primo tempo difficile e leggermente sottotono, dal 46' in poi la partita cambia a netto favore dei granata.
CARRARESE
Bencaster 6 In special modo nel primo tempo prova con le sue parate a mantenere viva la squadra e il risultato. Si rende presente anche con la voce, che non smette di usare per richiamare marcature e posizionamenti della linea.
Mengali 6 Parte bene con le sue galoppate sulla destra, un paio di tiri pericolosi verso lo specchio, ma finisce con un'ammonizione pesante e un errore decisivo su Bonacina, che s'involerà verso la porta per fornire l'assist a Falasca valido per l'1-0. Galetti, anche per non finire in 10 contro 11, lo richiama in panchina.
1' st Sartori E. 6.5 Interessante il suo ingresso in campo, tra i cambi è il più continuo grazie alle sue proposte in sovrapposizioni, che mettono in difficoltà Gori.
Borghini 6.5 Se a primo impatto il duello con Odendo sarebbe potuta una sfida insormontabile per lui, al contrario, riesce quasi ad intascarsi il suo diretto avversario e a proporsi anche qualche volta dalle parti di Cereser.
Moscato 6.5 Un buon filtro davanti alla difesa, recupera tanti palloni e prova a marcare stretto - a turno con i suoi compagni - i centrocampisti del Torino. Nel finale prende una traversa che vibra ancora.
Rosamilia 6 Nel primo tempo la marcatura su Falasca funziona, poi l'avversario esce fuori con tutta la sua qualità. Nel complesso, una prova solida e intraprendente. 33' st Zappelli sv
Poli 6 Fisicamente è un colosso. Fisicità che fa sentire anche agli avversari con tanti interventi rocciosi. Cerca di salvare il salvabile nel finale, provando ad intervenire sul tiro a botta sicura di Amisano, ma non c'è più niente da fare.
Vergassola 6 Da quel lato la manovra della Carrarese non passa spesso, dunque finisce in ombra presto, mentre in fase difensiva riesce a dare manforte nel raddoppio su Odendo, aiutando enormemente Borghini. 14' st Baldacci 6
Gabriellini 6.5 Le sue incursioni dentro l'area giocando d'intesa con Mengali sono stati un tema della prima mezz'ora. Poi inizia a faticare anche perché non sempre riesce ad arrivare tempestivamente nel raddoppio su Bonacina. 1' st Lici 6
Ciavarella 6 Carrascosa e Cantarella lo ingabbiano, ha tra i piedi un'unica vera occasione nel primo tempo, quando con un destro strozzato cerca di battezzare l'angolo lontano, sfiorando il gol per poco. 14' st Del Marco 6
Di Tonno 6.5 Lascia poche tracce ai difensori e questa sua abilità nel giocare per tutto il fronte offensivo manda in difficoltà la difesa del Torino. Nell'ultimo terzo di campo è preciso, fondamentale in coppia con Ciavarella: i due si vede, si intendono a memoria, poi a livello di concretezza, a parte quella rovesciata clamorosa, si vede poco.
Donadel 6 Ballanti lo segue e lo chiude costantemente. Da giocatore maturo ed intelligente, cerca di aiutare in fase di ripiegamento, mettendoci anima e cuore. 37' st Santoro sv
All. Galeotti 6 Il numero zero sul dato dei gol segnati è bugiardo per quanto la Carrarese, soprattutto nei primi 45' ha creato. Per diversi minuti, la sua squadra ha messo in difficoltà il Toro, quasi gestendo il pallino del gioco. Poi la qualità dei granata esce fuori e in una ventina di minuti mette in cassaforte i tre punti, ma l'orgoglio gialloblù è rimasto dal primo all'ultimo minuto.