NOVARA SERIE C - A Giacomo Gattuso è costata cara la sconfitta di sabato 29 contro il fanalino di coda Union Clodiense
Un altro esonero quando mancano ormai 4 giornate alla fine del campionato. Nel mondo del calcio, spesso, l'allenatore è il primo a pagare il prezzo di una navigazione turbolenta. È esattamente ciò che è accaduto a Giacomo Gattuso, fino a sabato 29 tecnico del Novara, esonerato dopo la sconfitta contro il fanalino di coda UnionClodiense. Un colpo di scena che, se da un lato sorprende, dall'altro era nell'aria da tempo (il divorzio sarebbe comunque arrivato a fine stagione ndr), come un temporale estivo che si annuncia con nuvole minacciose all'orizzonte. Il tecnico, tornato nella passata stagione in azzurro dopo anni nelle giovanili, paga i pessimi risultati degli ultimi tempi.
IL RAPPORTO LOGORO TRA GATTUSO E LA SOCIETÀ La storia tra Gattuso e il Novara sembrava destinata a un epilogo amaro già da mesi. Le tensioni tra il tecnico e la società erano diventate un segreto di Pulcinella, con divergenze di vedute che si sono acuite col passare del tempo. Come in un matrimonio in crisi, le incomprensioni si sono accumulate, fino a raggiungere il culmine dopo la disfatta di Chioggia. Il mercato invernale è stato il pomo della discordia, con le operazioni condotte dalla dirigenza che sembrano non aver mai trovato il favore di Gattuso. Il risultato? I nuovi innesti in più di un caso sono rimasti spettatori non paganti, relegati ai margini di una squadra che ha avuto un rendimento altalenante. Come proprio nel caso del match con la Clodiense, al termine del quale c'è stato poi uno scontro con la dirigenza con il giovane direttore Federico Boveri lui stesso impegnato nelle interviste ufficiali post partita di rito dopo non aver concesso al tecnico di parteciparvi.
LA SCONFITTA DI CHIOGGIA: IL COLPO DI GRAZIA Chioggia è stata la Waterloo di Gattuso. La sconfitta contro la Clodiense, ultima in classifica e diretta da Bruno Tedino, ironia della sorte ex allenatore del Novara negli anni '90, ha rappresentato il punto di non ritorno. Un ko maturato in pieno recupero che ha fatto traboccare il vaso, portando la proprietà a prendere la decisione di sollevare il tecnico dall'incarico. Un esonero che, seppur doloroso, era ormai inevitabile. La squadra sembrava aver smarrito la bussola, e con essa la fiducia nel proprio condottiero. Il calcio, si sa, è un gioco di squadra, ma quando il gruppo non segue più l'allenatore, diventa difficile invertire la rotta. Gli azzurri ora rischiano di non qualificarsi per i play off, con 4 sconfitte nelle ultime 5 giornate e con l'unica vittoria ottenuta curiosamente contro l'ormai ex capolista Padova.
UN FUTURO INCERTO E LA POSSIBILE SVOLTA INTERNA Con l'esonero di Gattuso, il Novara si trova ora di fronte a un bivio. La società sembrerebbe aver deciso di guardare in casa per trovare il successore, almeno per le ultime 4 giornate di campionato. Si tratta di Giuseppe Mascara, figura ben nota nell'ambiente calcistico professionistico (memorabile il gol che fece da 50 metri in un Palermo-Catania di Serie A) e pronta a raccogliere il testimone avendo oltretutto già giocato a Novara nell'anno della Serie A 2011-2012. Una soluzione interna (Mascara allena la Primavera 4 azzurra ndr) che rappresenta una boccata d'ossigeno per una squadra in affanno, in cerca di una scossa che possa risvegliare l'orgoglio e la voglia di lottare. Anche perchè ci sono ancora 12 punti in palio e il Novara ora deve guardare avanti, cercando di ritrovare quella compattezza che sembra essersi dissolta come neve al sole.
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