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Serie C

«O ci pagate o non giochiamo», la squadra della società ultracentenaria minaccia un clamoroso sciopero

L'AIC annuncia un'azione decisa: «Siamo al terzo passaggio societario in pochi mesi e anche in questo caso non c’è stato nessun tipo di interlocuzione»

LUCCHESE SERIE C - GIORGIO GORGONE

LUCCHESE SERIE C - Giorgio Gorgone e il suo gruppo stanno continuando il campionato in modo esemplare e nell'ultimo turno hanno battuto 4-1 la vicecapolista Ternana

Dopo settimane in cui si è tenuto duro, ora il pallone sta per smettere di rotolare. La Lucchese, storica compagine toscana, si trova sull'orlo di un precipizio che potrebbe trasformare la sua stagione da sogno in un incubo. I giocatori, attraverso l'Associazione Italiana Calciatori (AIC), hanno infatti lanciato un ultimatum chiaro: se entro venerdì 4 aprile 2025 la nuova proprietà non salderà gli stipendi arretrati, sabato 5 aprile sarà sciopero e non sarà disputato il derby toscano previsto alle 17.30 a Pontedera. Un grido di protesta che risuona come un tuono nel cielo calcistico italiano. E che arriva dopo l'ennesima prova di orgoglio della squadra di Giorgio Gorgone, che nell'ultimo turno ha battuto addirittura 4-1 la Ternana seconda in classifica. 



UNA CRISI LUNGA E TORMENTATA
La situazione è delicata e complessa, come un dribbling in un'area affollata. E a spiegarlo è il comunicato diffuso dall'Associazione Calciatori: «Siamo di fronte al terzo passaggio societario in pochi mesi e anche in questo caso non c’è stato nessun tipo di interlocuzione con la società da quando è mutata la proprietà. Ad oggi, i calciatori non hanno ancora ricevuto alcuna somma contrattualmente dovuta da novembre 2024, né alcuna informazione chiara in ordine alle modalità con cui la società datrice di lavoro intende operare». Un paradosso che rende ancora più amara la pillola da ingoiare: risultati sportivi positivi, ma tasche vuote. È come segnare un gol spettacolare e non vederlo convalidato per un fuorigioco millimetrico. 

TRE CAMBI SOCIETARI: UN VALZER SENZA MUSICA
La Lucchese ha vissuto ben tre cambi di proprietà in pochi mesi. Un valzer societario che ha lasciato i calciatori senza una guida stabile, come una squadra senza allenatore. «L’Associazione Italiana Calciatori e i calciatori professionisti, tesserati nella stagione 2024/2025 per la Lucchese 1905, facendo seguito questi ultimi all’invio delle messe in mora e alle richieste di incontro alla nuova proprietà, rimaste tutte prive di riscontro, sono costretti a comunicare quanto di seguito. Nonostante la prosecuzione dell'attività sportiva, con risultati che stanno dimostrando l'impegno della squadra, sta perdurando in modo non accettabile il periodo di incertezza sulle sorti della stagione. I calciatori stanno continuando ad allenarsi e ad onorare gli impegni ufficiali, con rispetto del campionato, della piazza di Lucca e della tifoseria che con tanta passione e solidarietà sta vivendo l’attuale situazione. Tuttavia, non è possibile per i calciatori sostenere ulteriormente tale incertezza economica e sportiva».



LE RICHIESTE DELL'AIC E IL SOSTEGNO DEI TIFOSI
L'AIC ha messo nero su bianco le sue richieste: pagamento immediato degli stipendi arretrati o, in alternativa, un piano di risanamento credibile. Non è solo una questione di soldi, ma di rispetto e dignità professionale. I tifosi, dal canto loro, sono al fianco dei giocatori. La storica tifoseria rossonera, nota per la sua passione e fedeltà, ha manifestato il proprio sostegno, comprendendo la frustrazione di chi, nonostante tutto, ha continuato a onorare la maglia. La vicenda della Lucchese è l'ennesimo campanello d'allarme per il calcio italiano, soprattutto per le serie minori, che in questa stagione hanno visto l'esclusione di Turris e Taranto, rimanendo nell'ambito della Serie C. La mancanza di pianificazione finanziaria e i passaggi societari repentini sono una piaga che affligge molti club, mettendo a rischio la loro stessa sopravvivenza. È un problema sistemico che richiede soluzioni strutturali, come una difesa che necessita di un leader per non crollare sotto i colpi degli avversari. 

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