«Se la prima squadra sciopererà non ci saremo noi al loro posto», la forte presa di posizione degli allenatori

C'è una società ultra centenaria che si trova sempre di più sull'orlo del baratro. La Lucchese, con la sua storia ricca di successi e momenti difficili, si trova infatti a dover affrontare una delle sfide più ardue: la sopravvivenza. La questione è semplice quanto drammatica: se entro venerdì 4 gli stipendi non verranno saldati, la squadra non scenderà in campo sabato a Pontedera per il match del Girone B di Serie C. Lo ha reso noto martedì 1° aprile l'AIC e la vicenda si aggiunge di un altro capitolo. Al posto del team maggiore non ci saranno né la Primavera e né l'Under 17, come fanno sapere i 2 allenatori delle squadre rossonere.

UN ULTIMATUM CON IL FIATO SOSPESO
La situazione è tesa, come un rigore al 90° minuto. I giocatori della Lucchese, sostenuti dall'Associazione Italiana Calciatori (AIC), hanno lanciato un ultimatum alla dirigenza: pagamenti delle spettanze non saldate entro breve o niente partita. Un gesto forte, che sottolinea la gravità della situazione. Ma cosa succede se la società non risponde? Non ci sarà una formazione di riserva che scenderà in campo, come accaduto a Taranto per qualche giornata. Davide Marselli, tecnico della Primavera rossonera, ha chiarito che la sua squadra non sostituirà la prima squadra a Pontedera. Invece, i giovani della Primavera si concentreranno sulla loro partita di campionato contro il Catanzaro a Saltocchio in programma sabato 5.

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DAVIDE MARSELLI: UN MESSAGGIO FORTE E CHIARO
Marselli non ha usato mezzi termini nel suo messaggio diffuso su social, di concerto con il tecnico dell'Under 17 Matteo Bonatti: «I mister Davide Marselli e Matteo Bonatti sono perfettamente in accordo con quanto comunicato dai giocatori della Lucchese calcio ed esprimono la loro vicinanza e solidarietà a squadra e staff. Il mister della Primavera Davide Marselli ci tiene a comunicare che NON si verificherà quanto accaduto a Taranto e cioè che la squadra Primavera NON scenderà in campo a Pontedera al posto della Prima Squadra, ma svolgerà regolarmente la propria gara di campionato sabato alle 15 a Saltocchio contro il Catanzaro. NON accettiamo compromessi, ed a titolo personale concludo dicendo che dopo l’ultima gara se NON mi saranno pagate le mie spettanze come da contratto, dal 1 novembre al 31 marzo mi vedrò costretto, mio malgrado, ad interrompere gli allenamenti per i mesi di Aprile e Maggio. Con la speranza che la società capisca quanto stiamo passando ed abbiamo passato TUTTi NOI da 5 mesi a questa parte, mi auguro ci siano a breve novità». Tutto questo sottolineando la determinazione e la dignità di chi, nonostante tutto, continua a lottare sul campo e fuori.

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LA STORIA SI RIPETE?
La situazione della Lucchese ricorda quella del Taranto, dove la Primavera fu costretta a scendere in campo al posto della prima squadra. Ma a questo punto è stato chiarito che tutto ciò non accadrà. Il futuro della Lucchese resta comunque incerto, come una partita ancora da giocare. La speranza è che la società trovi una soluzione e che i giocatori possano concentrarsi solo sul calcio, senza dover pensare a questioni economiche. Ma la strada è in salita, e il tempo stringe. La partita contro il Pontedera potrebbe non giocarsi sabato 5, ma la vera sfida è quella che si gioca fuori dal campo, tra stipendi non pagati e promesse da mantenere.