PRO PATRIA SERIE C - Raffaele Alcibiade, difensore classe 1990, nel campionato in corso con i bustocchi conta 26 presenze e 5 reti
Una punizione eclatante per un dopo-partita acceso. Non è finita dunque dopo il triplice fischio finale Pro Patria-Atalanta Under 23, recupero del Girone A di Serie C giocato mercoledì 2 aprile. La risposta diretta arriva dal recente verdetto del giudice sportivo, che ha colpito duro come un destro ben assestato. Raffaele Alcibiade, difensore della Pro Patria, è stato squalificato per 4 giornate per un morso alla spalla di un avversario. Non era stata impeccabile la direzione arbitrale dell'incontro e alcuni battibecchi finali, uniti all'esultanza ospite, hanno contribuito ad accendere il clima nel post gara.
UN MORSO DI TROPPO La scena si è svolta al termine del match, come riportato un estratto del comunicato numero 141 della Lega Pro del 3 aprile 2025, firmato dal giudice sportivo Stefano Palazzi, che riguardo ai 4 turni rifilati ad Alcibiade riporta così: «Per avere, al termine della gara, tenuto una condotta violenta nei confronti di un calciatore avversario in quanto, a gioco fermo, lo mordeva sulla spalla sinistra, senza conseguenze. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 38 C.G.S., valutate le modalità complessive della condotta ivi compresa la sua riprovevolezza, e considerato, da una parte, che non si sono verificate conseguenze lesive a carico dell'avversario e, dall'altra, la perpetrazione della condotta a gioco fermo (r. Assistente Arbitrale n. 2, supplemento r. Assistente Arbitrale n.2)».
LA MANO PESANTE DEL GIUDICE SPORTIVO La sanzione è stata decisa in base agli articoli 13, comma 2, e 38 del Codice di Giustizia Sportiva. La condotta di Alcibiade è stata valutata come violenta e riprovevole, anche se fortunatamente non ha causato conseguenze fisiche all'avversario. Tuttavia, il fatto che l'episodio sia avvenuto a gioco fermo ha aggravato la situazione. Un comportamento che non solo danneggia l'immagine del giocatore, ma penalizza la Pro Patria, che dovrà fare a meno di uno dei suoi giocatori più esperti nella corsa salvezza di fine stagione dal momento che alla fine del campionato mancano esattamente 4 partite. Oltretutto il peso di Alcibiade finora si era fatto sentire anche sotto porta con 5 reti realizzate, principalmente dal dischetto.
PRO PATRIA SOTTO I RIFLETTORI Non è solo Alcibiade a finire sotto la lente d'ingrandimento del giudice sportivo in ogni caso. La Pro Patria, infatti, è stata multata di 400 euro per fatti contrari alle norme di ordine e sicurezza. Durante la partita, alcuni tifosi posizionati nel settore popolari scoperti locali hanno lanciato due bicchieri di plastica semipieni nel recinto di gioco, sfiorando un calciatore avversario che si stava dirigendo verso la panchina. Un gesto che, sebbene senza conseguenze, è stato considerato pericoloso per l'incolumità pubblica. Un mercoledì 2 aprile dunque da dimenticare per il club bustocco, che già aveva manifestato (a ragione) le proprie perplessità per bocca del direttore sportivo Sandro Turotti circa il trattamento ricevuto di dover giocare molte partite ravvicinate e con implicazioni logistiche non comode, a causa del recupero reso necessario dagli impegni di alcuni giocatore dell'Atalanta Under 23 con le Nazionali di appartenenza.
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