Primavera 1
05 Aprile 2025
Primavera 1 - Sergiu Perciun, autore del gol del vantaggio granata sulla Roma con un missile di destro. Roma-Torino 2-1 (Foto Cassarà)
Un’impresa quasi sfiorata. La prima trasferta di Christian Fioratti sulla panchina del Torino Primavera è una gara di grande prestigio: direttamente al Tre Fontane di Roma per affrontare i giallorossi che, al momento, conducono la classifica in vetta a 64 punti. Se domenica scorsa, in casa ad Orbassano, è stato un super esordio straripante con tanto di poker all’Empoli, questa volta i granata ci provano ma non basta: un super gol di Sergiu Perciun porta in vantaggio il Toro a sorpresa, ma il rigore perfetto del 10 Leonardo Graziani e la rete rocambolesca di Mohamed Seck fanno volare i capitolini, che trovano la seconda vittoria di fila dopo il 2-4 di settimana scorsa contro il Bologna.
Come prevedibile, è la Roma a cominciare forte, pizzicando sempre la retroguardia granata specialmente con i tre fantasisti sotto Della Rocca, i quali provano ad inventare con la loro qualità nel palleggio. Il Toro risponde con le intenzioni di colpire i capitolini in ripartenza, affidando le chiavi dell’imprevedibilità offensiva al solito Cacciamani largo a sinistra, il quale instaura sin da subito un duello interessantissimo con Marchetti da quel lato, e ad un pressing alto e coraggioso, che sarà decisivo per il vantaggio. Per il primo tentativo verso lo specchio bisogna attendere, addirittura fino al 17’, quando Dalla Rocca - largo a sinistra - decide che è il momento di accendersi, punta Olsson, si accentra e cerca il primo palo, ma trova solo l’esterno della rete. Tra qualche passaggio di troppo sbagliato e un colpo involontario ricevuto in pieno volto dal direttore di gara Burlando di Genova dopo un flipper sulla trequarti del Toro, l’attenzione rischia di calare per qualche interruzione di troppo. Prova, quindi, a dare una sveglia al 26’ Dalla Vecchia, che questa volta recupera la sfera sul limite dell’area, Franzoni accudisce, dà uno sguardo alla porta e col mancino prova a far girare la conclusione, che viene deviata da Golic in angolo. Regna l’equilibrio, la Roma non riesce a sfondare il muro difensivo granata composto da Olsson e Mullen, che insieme sembrano davvero insuperabili. Chi sfonda, ma la porta, è Perciun al 32’: proteste dei ragazzi di Falsini per una presunta spinta da parte di Della Vecchia su Di Nunzio in possesso davanti all’area di rigore, Burlando non fischia e Perciun sbuca da dietro: non ci pensa due volte e lascia partire un missile con il destro, battendo De Marzi. Contro i pronostici iniziali, il Torino passa in vantaggio e sorprende la Roma, a cui, però, basta un episodio per tornare in carreggiata. L’episodio in questione, proprio agli sgoccioli del primo tempo, è il lancio di Cama, con cui pesca sul secondo palo Della Rocca: anticipa Siviero, che però frana sul 24. È rigore, Graziani dal dischetto chiude il destro infilando all’angolino basso; Siviero indovina ma non ci arriva. Tutto da rifare per il Toro, occhio all'iniezione di fiducia della Roma, che proverà a cominciare la ripresa sull’onda positiva dopo il pareggio acciuffato.
Dopo una partenza dai ritmi blandi, nella difesa del Torino compaiono le prime crepe e succede proprio quello che avevamo previsto. La Roma, infatti, sale in cattedra, per ben due volte nel raggio di una manciata minuti, prova a far male ai granata: dalla stessa posizione, leggermente defilato dentro l’area piccola sulla sinistra, prima Zefi (appena entrato) al volo spara fuori (7’), poi Di Nunzio con il mancino, invece, prova a piazzare con il piattone ma impegna Siviero (10’). Succede di tutto al 12’, i capitolini hanno tra i piedi una tripla clamorosa occasione ripetuta: Cama viene anticipato dentro l’area dall’uscita di Siviero che allontana, sulla ribattuta ci arriva Di Nunzio, che, però, di nuovo viene fermato dall'intervento del portiere; alla fine del parapiglia Zefi, con la porta libera, colpisce dritto dritto la traversa. Era nell’aria ed arriva il vantaggio della Roma: 60’ secondi più tardi trova il gol sugli sviluppi di un corner battuto corto sulla destra; Golic salta più in alto di tutti sul secondo palo, anche lui pizzica la traversa ma, per fortuna della Roma, la palla rimbalza su Seck, che di testa questa volta non sbaglia e ribadisce in porta da pochi centimetri. Il Torino prova a riversarsi davanti con un assetto a trazione ultra offensivo, non riuscendo a rifinire negli ultimi 20 metri di campo. E se provi ad attaccare con tutti questi uomini, ma non capitalizzi le occasioni, quando devi difendere sono problemi grossi, come succede al 32’: ripartenza rapidissima in campo aperto condotta da Zefi, punta Marchioro e serve solissimo alle sue spalle davanti al portiere Di Nunzio, che calcia a cento all’ora mirando il primo palo, ben coperto da Siviero, ancora una volta decisivo. Il cronometro diventa amico della Roma, il solo gol di vantaggio sembra una distanza abissale tra le due squadre: nonostante si tratti di appena una lunghezza, la Roma si è dimostrata molto più concreta e pericolosa del Toro, che in questo secondo tempo non ha mai bussato dalle parti di De Marzi, anche per dei cambi che, a parte Acar nel finale che ha sfiorato un gol bellissimo con il sinistro da fuori, non hanno portato al risultato sperato.
Il Torino chiude dalla bandiera, poi Burlando fischia tre volte ed interrompe i sogni di gloria dei granata. Dopo il grande successo casalingo contro l'Empoli, arriva la sedicesima sconfitta stagionale per i Torelli, che sprofondano al 13° posto in classifica, mantenendo, però, un ampio vantaggio sulla zona playout. Settimana prossima ci sarà il Cesena, che in mattina ha sconfitto il Milan per 2-0. Al contrario, la Roma vola e sale momentaneamente a +4 dall'Inter seconda: lunedì 14 aprile lo scontro diretto contro il Sassuolo potrà dire molto sulle posizioni.
ROMA-TORINO 2-1
RETI (0-1; 2-1): 32’ Perciun (T), 47’ rig. Graziani (R), 13’ st Seck (R)
ROMA (4-2-3-1): De Marzi 6, Marchetti 7, Golic 6.5, Seck 7 (22’ st Reale 6), Cama 7, Di Nunzio 7, Romano 6.5, Della Rocca 7 (47’ st Levak sv), Graziani 7.5 (44’ st Bah sv), Marazzotti 6 (1’ st Coletta 6), Almaviva 5.5 (1’ st Zefi 6.5). A disp. Jovanovic, Kehayov,, Nardin, Sugamele, Lulli, Ceccarelli. All. Falsini 7.
TORINO (4-5-1): Siviero 6.5, Marchioro 5.5 (34’ st Acquah sv), Olsson 6.5 (1’ st Pellini 6), Mullen 6.5, Zaia 6, Jatta 5.5 (7’ st Polikratis 5.5), Dalla Vecchia 6.5 (34’ st Acar 6), Liema 6.5, Perciun 7, Cacciamani 6, Franzoni 6 (7’ st Mangiameli 6). A disp. Plaia, Anino, Sow, Sabone, Azevedo Mendes, Dimitri. All. Fioratti 6.
AMMONITI: 19’ Marazzotti (R), 30’ Almaviva (R), 45’ Siviero (T), 2’ st Perciun.
ARBITRO: Burlando di Genova 6.5.
ASSISTENTI: Pinna di Oristano e Chichi di Palermo.
ROMA
De Marzi 6 Oltre al gol subito, non si sporca quasi mai i guantoni. La difesa ferma sempre sul più bello gli attaccanti granata, che al massimo calciano alto o fuori. La sua è ordinaria amministrazione.
Marchetti 7 Il duello con Cacciamani lo vince sempre lui. Non si fa mai ingannare dalle finte dell’ex Ancona, temporeggiando e recuperando costantemente il pallone con tempismo da veterano del ruolo.
Golic 6.5 Di testa dentro l’area di rigore in occasione delle palle inattive è sempre pericoloso: propizia la rete di Seck colpendo la traversa sugli sviluppi di un corner a favore. Poco da dire sul lavoro difensivo, sempre eccellente con i rischi ridotti al minimo sindacale.
Seck 7 L’ex Pro Vercelli sente odore di piemontesi e realizza il gol vittoria con un colpo di testa infallibile da pochi passi dalla porta. La sua partita è fatta di zero rischi e ottima attenzione su Franzoni, che a parte in un’occasione, non ha mai tirato in porta.
22’ st Reale 6 Entra con grinta e carattere. Sul centrosinistra non si lascia mai cadere in inganno contro il neo entrato Polikratis, che chiude letteralmente sempre. Nel finale guarda più all’efficacia che all’estetica, buttando in fallo laterale ogni possibile minaccia del Toro.
Cama 7 Gioca un partitone. Oltre al lancio lungo con cui propizia Della Rocca che conquista il penalty, la sua spinta sul lato sinistro del campo è incessabile. Corre a mille all’ora e sembra quasi non si stanchi mai, ma non solo: oltre alla fatica, riesce ad abbinare qualità e precisione in ogni sua scelta.
Di Nunzio 7 Si dimentica presto dell’ingenuità commessa sul pallone perso in occasione dello 0-1. Due, tre o anche quattro volte ha bussato alla porta di Siviero, che sembrava insuperabile. Insomma, la sostanza è che è stato sempre uno dei maggiori pericoli dalle parti offensive con i suoi inserimenti più da mezzala che da mediano.
Romano 6.5 Se dobbiamo trovare il pelo nell’uovo della sua ottima partita, possiamo dire che nel gol di Perciun poteva uscire prima e non lasciarsi trarre in inganno dalla finta, ma è un particolare. Detta i tempi della manovra, dando tempi e ottimo sviluppo, soprattutto nelle uscite palla al piede.
Della Rocca 7 Instancabile sulla fascia. Come un martello sull’incudine, batte sempre con costanza la zona di Zaia, che deve chiamare il supporto di Cacciamani per tentare di fermarlo. Conquista il rigore e non smette mai di proporre occasioni con tante giocate illuminanti. Senza alcun dubbio, è uno dei migliori in campo. 47’ st Levak sv
Graziani 7.5 Trasforma un rigore pesante come un macigno e gioca divertendosi, e facendo divertire tutti. Che cosa vogliamo di più di un calciatore bello e decisivo? Impossibile rispondere in altre maniere se non citando il 10 giallorosso, che già dall’inizio ha spaccato la partita con le sue entrate fra le linee, conquistando falli su falli e terreno. In ogni modo il Toro ha provato a fermarlo, non riuscendoci, o facendolo solo con le cattive. 44’ st Bah sv
Marazzotti 6 Gioca un tempo soltanto e crea quanto può. Non sempre riesce ad entrare nel vivo dell’azione, perché la Roma gioca soprattutto sul versante opposto con Della Rocca. Tuttavia, quando prende palla riesce sempre ad imbeccare i compagni in ottima posizione.
1’ st Coletta 6 Come Marazzotti, si gioca poco da quella parte, anche se in partita ci entra bene: con i suoi continui guizzi e giocate nel breve, mette in difficoltà Zaia che, già stanco, deve farsi in quattro per limitarlo.
Almaviva 5.5 L’unica nota stonata di una Roma armoniosa e melodica. Olsson e Mullen lo anticipano sempre, alla fine porta a casa zero tiri verso lo specchio della porta e un cartellino giallo. Non proprio quello che Falsini gli aveva chiesto.
1’ st Zefi 6.5 La Roma acquisisce ritmo e fisicità, si posiziona tra il centrale di destra e il terzino, in una posizione che fa malissimo al Torino, che non riesce a trovare le maniere ottimali per fermarlo. Al 12’ ci prova quasi alla Totti come contro la Sampdoria, con un mancino al volo che non va lontano dalla porta; poi sfiora l’assist per Di Nunzio al 32’. Un ingresso così impattante fa ben sperare per le ultime della stagione, quando per colpire le difese chiuse e stanche, serve brillantezza, come la sua.
All. Falsini 7 Nonostante il gol subito, la sua Roma non è mai sembrata fuori partita, anzi. La rete di Graziani su rigore ha dato fiducia per l’offensiva nella ripresa, poi è stato totale controllo, anche se i giallorossi potevano chiudere con almeno due centri in più sull’attivo.
TORINO
Siviero 6.5 Nel primo tempo viene salvato praticamente sempre dai suoi difensori che bloccano ogni tentativo verso lo specchio della Roma, poi compie un’ingenuità decisiva proprio nel finale, commettendo fallo su Della Rocca dentro l’area. Indovina l’angolo del rigore, ma non ci arriva per un soffio. Nella ripresa è il migliore in campo con i suoi salvataggi miracolosi: tra il 10’ e il 12’ con tre parate clamorose, dei veri e propri colpi di reni, salva momentaneamente il Toro, mentre al 32’ protegge il primo palo cercato da Di Nunzio.
Marchioro 5.5 Cama e Della Rocca spingono in maniera forsennata dalla sua parte. Deve compiere gli straordinari, lotta e spesso arriva con i tempi giusti a rubare palla agli avversari, anche se durante la ripresa fatica e non poco, lasciando troppo spazio a Zeki e compagni, che da quella mattonella si rendono pericolosissimi a più riprese. 34’ st Acquah sv
Olsson 6.5 Un’ottima prova coraggiosa e da vero leader. Nei primi istanti parte fortissimo, andando a seguire praticamente a tutto campo Graziani, rompendo di molto la linea difensiva. Il suo contributo è prezioso: protegge in ogni modo la porta con le sue deviazioni ed interventi provvidenziali.
Mullen 6.5 Come il suo compagno d’affari, le sue chiusure arrivano sempre con tempismo perfetto. Si intasca in fretta Almaviva, anticipandolo costantemente e non facendogli mai vedere il pallone.
Zaia 6 Ha piuttosto spazio per avanzare e sovrapporsi, così da dare manforte alle sgasate di Cacciamani. Un piccola ma grande disattenzione al momento del rigore: si perde il taglio di Della Rocca, lasciando da solo Siviero contro l’avversario. La tanta spinta proposta gli fa perdere tanto fiato ed un pizzico di lucidità.
Jatta 5.5 Si scambia spesso di posizione con Dalla Vecchia, sintomo di non essere entrati realmente in partita. Difatti, non trova mai il ruolo giusto in campo e il suo livello di pericolosità scende presto.
7’ st Polikratis 5.5 La voglia di fare si nota, si vede dalle giocate che prova, ma in momenti così delicati in cui bisogna essere cinici piuttosto che eleganti, con le sue iniziative perde troppi palloni, regalandoli alla Roma con una difesa mal messa e un Toro a trazione anteriore.
Dalla Vecchia 6.5 Parte in sordina con un paio di palloni persi, poi alza i giri del suo motore e inizia a punzecchiare la difesa giallorossa. Bravo a continuare nel pressing su Di Nunzio e a vincere il duello, recuperando il pallone che Perciun trasformerà in gol. Nella ripresa cala come tutto il Toro.
34’ st Acar 6 L’unica vera occasione del secondo tempo granata porta la sua firma, un bolide con il sinistro con cui corteggia l’incrocio dei pali. Con un guizzo, per poco non risultava decisivo.
Liema 6.5 Ottimo il suo pressing: non ha paura di alzarsi per arretrare il raggio d’azione dei due mediani giallorossi ed ha il tempismo di coprire lo spazio in mediana. Interpreta la gara alla perfezione, dando respiro e motore alla manovra granata.
Perciun 7 La sua posizione ibrida tra attacco e centrocampo manda fuori giri il giro palla tranquillo della Roma: infatti, il 10 granata attacca sempre il portatore di palla, tutto ciò sarà una chiave del gol del vantaggio momentaneo del Toro. Il suo è un compito sì funzionale, ma piuttosto dispendioso: stringe i denti e gioca 90’ intensi e di buona qualità unita alla quantità.
Cacciamani 6 Se dopo tre, quattro volte di fila il difensore ti recupera sempre il pallone, devi cercare di variare i modi per provare ad illuderlo. Nonostante sia uno dei più propositivi, non riesce mai a variare le sue giocate, che alla lunga diventano prevedibili e facili per Marchetti. Lo spirito come sempre c’è e si vede, ma il muro questa volta ha vinto.
Franzoni 6 Una gara piuttosto complicata per lui. Cerca di svariare per tutto il fronte offensivo, provando ad aiutare i due esterni creando tracce soprattutto sul lungo linea per portare via il difensore dal centro. Il suo è un lavoro intelligente e dispendioso, una grande occasione è anche sua, con il mancino ma deviato da Golic, che stava per sorprendere il portiere. Premiato il suo grande, enorme sacrificio.
7’ st Mangiameli 6 A parte qualche corsa in profondità, tocca pochissimi palloni e non entra mai davvero nel vivo della gara. Centralmente ci sono pochissimi spazi, Golic e compagni sono attenti a non lasciargli campo.
All. Fioratti 6 La prima trasferta da allenatore della Primavera lascia qualche spunto interessante e fiducioso, come il pressing alto e il tanto sacrificio da parte di tutti, anche se davanti bisogna essere più concreti. Contro la prima della classe non era assolutamente facile, anzi, in un certo senso il Toro ha quasi sfiorato un’impresa andando avanti. Serve ripartire da Roma.