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A Ramondetti risponde Brancato: spettacolo nel derby, la corsa granata ai playoff è ancora aperta

Tante le occasioni per i padroni di casa che chiudono in avanti, bianconeri rinsaviti nella ripresa

A Ramondetti risponde Brancato: spettacolo nel derby, la corsa granata ai playoff è ancora aperta

Il capitano granata Vittorio Ramondetti porta in vantaggio i suoi e tiene vive le speranze playoff

Un derby della Mole combattuto, che si chiude senza vincitori né vinti: Torino e Juventus approcciano al match con umore totalmente opposto l'uno all'altro, ma queste sono partite che contano e conteranno sempre, qualsiasi sia la posizione in classica o il momento generale, perché si sa, i derby talvolta possono decidere stagioni intere. Da una parte i bianconeri già campioni, dall'altra i granata alla ricerca di un piazzamento playoff a due giornate dal termine. Gara corretta e equilibrata, i padroni di casa la sbloccano allo scadere della prima frazione e vanno al riposo in vantaggio, gli ospiti rinsaviscono nel secondo tempo e fissano il risultato sull'1-1 finale, un pareggio giusto per quanto si è visto in campo e un punto che fa sicuramente comodo al Torino, che non frena la sua corsa e continua a credere nel terzo posto. Vittorio Ramondetti trascina i suoi da capitano, Alessandro Brancato pesca il jolly da fuori e riporta le zebre in carreggiata, sono loro a prendersi la scena nel derby.

LA CRONACA

Schieramenti speculari per le due squadre, che partono entrambe con un 4-2-3-1 ordinato e solido: i granata si affidano ai guizzi di Scibilia a Marangon sulla trequarti, pronti a imbeccare Colantoni unico terminale offensivo. La Juventus risponde con tutta la qualità e l'estro di Corigliano, coadiuvato da un Benassi molto propositivo e da Donati, Urbano unica punta. I primi 10 minuti vedono i bianconeri più padroni del campo, bravi a far girare la sfera senza fretta in attesa dello spazio più opportuno per colpire. I padroni di casa si difendono con ordine e concedono poco, soprattutto sugli esterni dove Savant Ros e Cai fanno buona guardia. Al 13' arriva il primo squillo degli ospiti, Federico Benassi cerca la conclusione dal limite su sviluppi di calcio d'angolo, ma non inquadra la porta. Al 15' ecco il Torino, che sviluppa bene sulla sinistra con Marangon e tenta di convergere verso il centro con un bel cross, Nicolò Colantoni non trova l'impatto giusto, ma c'era posizione di offside. I padroni di casa continuano nel momento positivo e si rendono ancora pericolosi due minuti dopo, questa volta con Savant Ros in avanscoperta: ottimo attacco del secondo palo per il numero 2 granata, che però non trova l'appuntamento col pallone per una questione di centimetri. I granata cavalcano l'inerzia positiva e un minuto dopo sfiorano il gol del vantaggio: Marangon sempre pericoloso sulla sinistra, prova a inventare scodellando in mezzo un buon pallone, Gaspar Jakab smanaccia in prima istanza, ma la sfera finisce sui piedi di Salvatore Di Rienzo appostato sul secondo palo, sinistro del numero 11 che non trova la porta per una questione di centimetri, da lì forse poteva fare meglio. Dopo un avvio intenso e 20 minuti a ritmi elevati, la gara si assesta e, complice un sole che picchia con insistenza sul campo e mette a dura prova i ragazzi, rallenta dal punto di vista delle occasioni. Molti duelli a centrocampo e poco spazio per incidere, le due retroguardie giocano in modo ordinato e non calano la concentrazione. Il vento bianconero torna a soffiare alla mezz'ora, quando con un ottimo break a centrocampo gli ospiti ripartono con foga, liberando alla conclusione Jacopo del Fabbro, sinistro forte ma poco preciso che non impensierisce Mattia Salaroglio. Al 36' è ancora la Juventus a spingere: ottima sponda di testa di Andrea Donati che ripulisce con saggezza un lancio lungo dalle retrovie, Giacomo Urbano raccoglie e cerca la porta col destro, ma il tentativo si conclude in un nulla di fatto, complice il lavoro di disturbo della retroguardia granata, che non ha permesso al 9 bianconero di calciare nelle condizioni migliori. Primo tempo agli sgoccioli ma squadre più vive che mai: zebre sempre pericolose dal limite, questa volta è Davide Marchisio ad andare per la porta, il suo destro viene deviato in corner. Ma proprio in quello che sembrava essere il momento migliore per gli ospiti, ecco che arriva la doccia gelata targata Ramondetti, proprio allo scadere del primo tempo: il solito Marangon si dà da fare sulla sinistra e cerca la conclusione personale dopo essere andato via con un buon movimento, il pallone colpisce il capitano di casa partito in posizione regolare, che con prontezza di riflessi si aggiusta la sfera sul piede forte e batte il portiere a tu per tu con una conclusione bassa e precisa, 1-0. Passa a condurre il Torino che sfrutta alla perfezione un episodio favorevole, difesa bianconera troppo statica, presa in contro tempo dall'intercetto del capitano granata. I padroni di casa, galvanizzati dalla rete che ha sbloccato la gara, chiudono la prima frazione in attacco e sfiorano il raddoppio: lancio lungo a pescare Marangon sulla sinistra, accelerazione del numero 10 che va via a Rigo e una volta in area cerca il primo palo, il suo destro si stampa sul montante e grazia il portiere. Su questa grande occasione dei granata cala il sipario del primo tempo. 

REAZIONE JUVENTUS

Nella ripresa i ritmi calano vistosamente rispetto a quanto visto nel primo tempo: i padroni di casa provano a gestire il vantaggio e a pungere in ripartenza, la Juventus accetta il confronto e non si tira indietro, come dimostrano anche i cambi. I bianconeri cambiano durante l'intervallo, facendo entrare Riccardo Carfora al posto di Jacopo Del Fabbro, stesso 11 invece per i granata. All'11' sono i granata a farsi vedere in avanti, ma Jakab fa buona guardia su un cross insidioso di Scibilia, mettendo la palla in calcio d'angolo. Proprio sugli sviluppi dello stesso corner i padroni di casa trovano la rete del raddoppio, ma il direttore annulla per fuorigioco: grande salvataggio di Jakab sul colpo di testa di Pierro, Ramondetti ribadisce in rete sul tap-in, ma è tutto fermo, si rimane sull'1-0. Dopo lo spavento i bianconeri provano a rialzare la testa, l'ingresso di Mateo Santa Maria (entrato al posto di Urbano all'8' della ripresa) si fa subito sentire, quando al 12' sfiora il pareggio su una ripartenza fulminea: pallone dalla sinistra che trova disattenta e mal piazzata la difesa del Torino, Santa Maria calcia a botta sicura con la porta sguarnita, provvidenziale l'intervento di Alessandro Leonori, che si immola sulla linea e mette in corner, un salvataggio che vale come un gol. La Juventus non si arrende e fiuta il momento propizio, pareggiando appena due minuti dopo: pallone sanguinoso perso dal Torino in mezzo al campo, Alessandro Brancato avanza e dal limite dell'area va col mancino, la conclusione è precisa e si infila all'angolino, con un Salaroglio che forse avrebbe potuto fare qualcosa di più, probabilmente vede partire in ritardo il tiro del quattro bianconero. Gol di Brancato che corona la sua ottima prova fino a quel momento, il giusto premio per il mediano bianconero che pesca il jolly da fuori e rimette in pista la Juventus. Dopo il pareggio i ritmi si abbassano ulteriormente, aumentano i contrasti di gioco, la sensazione è che arrivati a questo punto le due compagini possano accontentarsi del pari. Ultimo quarto d'ora molto statico e privo di grandi emozioni, è sempre il Torino a farsi vedere in avanti: Scibilia sguscia via in progressione sulla sinistra, bravo Jakab in uscita bassa a sbarrargli la strada. Al 34' è ancora il fantasista granata a farsi vedere in avanti, questa volta con una conclusione dalla distanza, ma il suo destro è impreciso. I ragazzi di Antonio Larocca approcciano con l'atteggiamento giusto e giocano un ottimo derby contro la capolista, il pareggio è un risultato che non spegne le ambizioni di classifica dei granata, la prestazione dona consapevolezza. I bianconeri acciuffano il pareggio nel secondo tempo e non perdono il derby nonostante la già ampia vittoria del campionato, una Juventus versione "light" rispetto alle uscite precedenti. 

TORINO-JUVENTUS 1-1
RETI (1-0, 1-1): 40' Ramondetti (T), 14' st Brancato (J).
TORINO (4-2-3-1): Salaroglio 6, Savant 6.5, Cai 7, Leonori 7.5, Pierro 7, Mukerjee 6.5, Scibilia 6.5, Ramondetti 8, Colantoni 6 (37' st Locuratolo sv), Marangon 7 (20' st Moraglio 6), Di Rienzo 6.5 (37' st Boulifi sv). A disp. Chinellato, Traversi, Maiocco, Flore, Costantino, Gondolo. All. La Rocca 7.
JUVENTUS (4-2-3-1): Jakab 7, Rigo 6, Del Fabro 6.5 (1' st Carfora 6), Brancato 7.5, Rocchetti 7, Demichelis 7, Benassi 6.5 (28' st Giambavicchio 6), Marchisio 6, Urbano 6 (8' st Santa Maria 6), Corigliano 6.5, Donati 6.5. A disp. Giaretta, Basile, Osakue, Rogoz, Erdozain, Bruno. All. Grauso 6.5.
ARBITRO: Massari di Torino 6.5.
COLLABORATORI: Ambrosino S. di Nichelino e Fracasso di Torino.
AMMONITI: 43' Donati (J), 18' st Scibilia (T).

LE PAGELLE

TORINO (4-2-3-1)

Salaroglio 6 Non deve compiere interventi significativi nell'arco della partita, avrebbe forse potuto fare di più sulla conclusione di Brancato, probabilmente ha visto partire il pallone in ritardo. Onesto.

Savant 6.5 Prova di sostanza per lui, che pensa più a difendere che offendere. Nel complesso prestazione positiva, con molti interventi difensivi di rilievo a supporto dei suoi compagni, oggi lì non si passa. Accorto.

Cai 7 Grande gara del terzino sinistro granata, che spinge con costanza ma allo stesso tempo non si scorda di difendere. Un paio di ottimi interventi in copertura dimostrano subito che è in grande spolvero, quando parte sulla sinistra è sempre pericoloso. Motorino.

Leonori 7.5 Giganteggia su Urbano e non perde praticamente nessun duello aereo. Gioca di posizione e ha ragione lui, risultando sempre pulito negli interventi e saggio nelle scelte. Mezzo voto in più per il salvataggio provvidenziale sulla linea di porta che nega a Santa Maria il pareggio. Provvidenziale.

Pierro 7 Come per Leonori anche il 5 di casa disputa una gara ordinata e priva di macchie, solidità difensiva ritrovata nel derby, partita giocata con accortezza e concentrazione. Nel secondo tempo chiama Jakab al riflesso con un grande stacco di testa, l'arbitro annulla la rete che scaturisce pochi secondi dopo per offside. Solido. 

Mukerjee 6.5 Una partita oscura la sua, si vede poco ma è molto efficace nel cosiddetto "lavoro sporco": disturba la manovra bianconera uscendo spesso in pressione, anche grazie alla sue presenza la Juventus non riesce a trovare spazi interessanti in mezzo al campo. Ninja. 

Scibilia 6.5 Prova a dare qualità sulla trequarti, dialoga bene coi compagni e si rende protagonista di un paio di spunti interessanti. Prova spesso a mettersi in proprio ma viene ben contenuto dalla retroguardia ospite, rimedia un cartellino che lo costringe a giocare col freno a mano tirato negli ultimi 20 minuti. Intraprendente. 

Ramondetti 8 Sblocca il match con un gol da rapace vero: prontezza di riflessi invidiabile e freddezza glaciale, tutto in una frazione di secondo. Aldilà della rete si fa sentire ringhiando sugli avversari, corre avanti e indietro alternandosi con sapienza tra mediana e trequarti, ottimo senso della posizione, come dimostra anche in occasione del gol che sblocca il match. Capitano. 

Colantoni 6 Un po' troppo isolato in avanti, corre molto e cerca in ogni modo di aprire spazi interessanti per i compagni di squadra. Non ha a disposizione palloni importanti da poter trasformare in azioni pericolose, ma è bravo a disinteressarsi del pallone in azione del gol, dato che era partito in offside. ( 37' st Locuratolo sv). Abbandonato. 

Marangon 7 Il 10 granata si accende nel primo tempo: ogni volta che prende palla sulla sinistra punta il diretto avversario e mette in difficoltà la retroguardia bianconera. La maggior parte delle occasioni offensive passano dai suoi piedi, entra nell'azione del gol del vantaggio e centra un legno clamoroso appena due minuti dopo. Cala il ritmo nella ripresa e lascia il campo a 20 minuti dalla fine. Faro. 

20' st Moraglio 6 Sugli spalti è tangibile la trepidante attesa per il suo ingresso, il fantasista granata non è però al top della condizione, reduce da un paio di problemi fisici che non gli stanno dando tregua in questa seconda parte di campionato. Qualche sgroppata sulla sinistra e poco altro nei 20 minuti che Antonio Larocca gli concede. Acciaccato. 

Di Rienzo 6.5 Si applica molto in fase di non possesso, non lasciando mai da solo Savant Ros nelle situazioni di uno contro uno con gli esterni bianconeri. Il grande lavoro difensivo e le continue rincorse all'indietro gli fanno inevitabilmente perdere della lucidità negli ultimi 20 metri, ma nel complesso la sua gara è buona. Avrebbe forse potuto fare meglio nel primo tempo quando, quasi per caso, si è ritrovato sul mancino un pallone molto interessante che non è riuscito a sfruttare come avrebbe voluto. ( 37' st Boulifi sv) Sacrificato. 

All. La Rocca 7 Il suo Toro scende in campo con le idee chiare, e la prestazione complessiva della squadra lo dimostra. Un derby giocato ad armi pari contro la prima della classe, difesa solida e attacco propositivo. Una partita preparata e studiata nei minimi dettagli, i suoi ragazzi incarnano il cuore toro in campo. Sapiente. 

JUVENTUS (4-2-3-1)

Jakab 7 Prova maiuscola per l'estremo difensore bianconero, che si esibisce in interventi sicuri e provvidenziali. Un fastidio rimediato in avvio di gara sembra poterlo escludere anzitempo dal match, ma lui stringe i denti e resta in campo fino al triplice fischio, rendendosi protagonista di una grande partita. Felino. 

Rigo 6 Marangon è un cliente scomodo su quel lato, difficile da contenere: prova di sacrificio per il numero due della vecchia signora, che deve pensare a difendere e non ha molte occasioni per rendersi pericoloso in avanti. Rischia il giusto e prova in ogni modo a cavarsela per portare a casa il risultato. Frenato. 

Del Fabro 6.5 Gioca 45 minuti di corsa e spinta, si fa vedere in avanti in un paio di circostanze e prova anche a cercare la porta con una conclusione mancina. Viene contenuto con sicurezza dalla difesa granata ma è sempre propositivo, copre con diligenza dietro. Resta negli spogliatoi nel secondo tempo. Insistente. 

1' st Carfora 6 Rileva Del Fabbro e gioca un secondo tempo tranquillo, fatto di pochi sussulti. Copre bene la sua zona di competenza e non si lascia andare a scorribande offensive, probabilmente gli era stata chiesta maggiore accortezza difensiva. Tranquillo. 

Brancato 7.5 Trova la rete del pareggio con un bel guizzo personale: vede lo spiraglio e non ci pensa su due volte, sinistro preciso che si infila all'angolino. La sua prova è positiva aldilà della rete, in mediana si fa sempre trovare pronto, appoggi sicuri e ottimo posizionamento, non lascia mai scoperta la difesa. Decisivo. 

Rocchetti 7 Il capitano bianconero suona la carica e trascina la retroguardia: non sbaglia quasi mai nei suoi interventi difensivi e si dimostra sempre pronto, anche con le cattive, ingaggiando un duello molto fisico con Colantoni. Personalità e grinta a servizio della squadra. Grintoso. 

Demichelis 7 Spalleggia Rocchetti e tiene bene la linea difensiva, anche per lui partita di sostanza con poche sbavature, annulla con sicurezza i tentativi centrali granata. Beffato in occasione del gol, non si aspettava quel movimento, forse sperava nel fuorigioco. Pulito. 

Benassi 6.5 Si muove tanto sulla trequarti ed è molto propositivo, prova spesso la soluzione personale con delle conclusioni da fuori e in generale dialoga bene coi compagni di reparto. Pimpante e vivo, viene sempre coinvolto nella manovra offensiva ospite, cala nella ripresa e l'allenatore lo richiama in panchina. Peperino. 

28' st Giambavicchio 6 Rileva Benassi e si mette a disposizione per l'ultimo quarto d'ora. Non ha modo di mettersi in mostra, entra in un momento difficile del match, offre comunque il suo sostegno alla squadra in mezzo al campo. Onesto. 

Marchisio 6 Partita complicata per lui: parte bene e cerca di salire in cattedra in mezzo al campo, galleggia sulla linea di metà campo alla ricerca del guizzo giusto, spesso si sposta per permettere ai suoi compagni di servirlo con più sicurezza. Un paio di palloni orizzontali non irresistibili, una conclusione nel primo tempo sporcata in corner e poco altro. Nella ripresa battaglia in mezzo al campo. Galleggiante. 

Urbano 6 Una partita tutt'altro che semplice per l'attaccante bianconero, che viene preso in consegna da Leonori che lo segue praticamente a uomo. Non riesce a vincere i duelli aerei in avanti e viene spesso anticipato dalla retroguardia granata. Prova a crearsi lo spazio per la conclusione nel primo tempo, ma non inquadra lo specchio. Lascia il campo ad inizio ripresa. Isolato.

8' st Santa Maria 6 Pronti via, appena entrato ha subito sui piedi l'occasione per pareggiare i conti, ma Leonori gli sbarra la strada sulla linea di porta. Il suo ingresso sembra scuotere la squadra, ma si spegne col passare dei minuti, anche lui poco cercato dai compagni e ingabbiato tra le maglie granata. Sfortunato. 

Corigliano 6.5 Il 10 prova ad accendere la luce in casa Juventus, nello stretto è spesso incontenibile, tanto lavoro di raccordo sulla trequarti per lui. Ogni volta che si ritrova il pallone tra i piedi crea problemi alla difesa di casa, ha una marcia in più in termine di progressione palla piede e di giocate singole. Non riesce a incidere con un gol o un assist, ma la sua prova è positiva. Acceso. 

Donati 6.5 Corre tanto e cerca di creare problemi alla difesa del Torino, molti spunti interessanti per lui, come la sponda che manda al tiro Urbano nel primo tempo. Nella ripresa cala dopo un ottimo avvio fatto di buona spinta sulla sinistra, ma il bilancio è positivo. Corridore. 

All. Grauso 6.5  La sua Juventus è già la prima della classe, ma un derby è sempre un derby: dopo un primo tempo a tratti sottotono, scuote i suoi con dei cambi che regalano nuovo brio alla squadra, il pareggio ne è la prova. Nonostante non sia l'uscita più brillante della squadra in questa stagione riesce comunque a portare a casa un pareggio prezioso. Ripreso. 

ARBITRO

Massari di Torino 6.5 Prova tranquilla per il fischietto torinese, che non deve fronteggiare situazioni spinose o delicate. Un paio di cartellini per dirigere l'ordine generale del match, lascia correre molto i contatti corpo a corpo e non cambia mai metro di giudizio. Gara gestita con assoluta sicurezza. 

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