Basta un pareggio per assaporare il sapore dolce della vittoria. Proprio così. Al Romeo Neri di fronte al pubblico amico il Rimini ha dimostrato che anche uno 0-0 contro la Giana Erminio può diventare il trionfo di una stagione. La Coppa Italia 2024-2025 è biancorossa, e il merito va tutto a una squadra che ha saputo fare della compattezza e del carattere le sue armi vincenti. Un trionfo per il tecnico Antonio Buscè che porta a casa subito un trofeo alla sua prima esperienza in prima squadra tra i Professionisti. Bandiera dell'Empoli sia da giocatore che come allenatore delle giovanili (per 10 anni), l'ex centrocampista si è tolto davvero una grande soddisfazione.
UNA FINALE DI NERVI E STRATEGIA Il
Rimini e la
Giana Erminio si presentano al
Romeo Neri con un solo obiettivo: alzare al cielo la Coppa Italia. Ma se i milanesi cercano di ribaltare il risultato dell'andata (1-0 per la squadra di
Buscè), i romagnoli sanno che basta mantenere il vantaggio ottenuto grazie al gol di
Cioffi per scrivere la storia. La partita si apre con la squadra di
Andrea Chiappella che parte a mille, cercando di mettere pressione ai padroni di casa. Tuttavia, il
Rimini non si scompone e, nonostante qualche calcio d'angolo concesso, mantiene
Colombi inoperoso tra i pali. La prima vera occasione è per
Longobardi, che sfiora il gol con un tiro sull'esterno della rete.
IL MURO DIFENSIVO BIANCOROSSO La difesa del
Rimini è un vero e proprio muro, con
Gorelli che giganteggia nel gioco aereo e non solo, coadiuvato da
Megelaitis e
Bellodi. La Giana tenta di innescare le punte
Tirelli e
Stuckler, ma la retroguardia
biancorossa non concede nulla. È sempre
Cioffi a creare pericoli sulla sinistra, ma il primo tempo si chiude senza che la Giana riesca a trovare il varco giusto. In particolare modo manca l'iniziativa individuale sul fronte offensivo, con molte giocare che paiono impostate ma senza quel guizzo che ci vuole negli ultimi metri per poter andare a segno.
LA RIPRESA: IL RIMINI SFIORA IL COLPO DEL KO Nella ripresa, il
Rimini entra in campo con maggiore aggressività.
Cioffi, ancora lui, manca una ghiotta occasione al 57', mentre un minuto dopo è
Cinquegrano a colpire la traversa su assist di
Parigi (
Mangiapoco smanaccia in maniera decisiva). La Giana prova a reagire, ma l'unico vero brivido arriva al 29' quando
Colombi perde un pallone in uscita. Nel finale, i milanesi tentano l'assedio, inserendo anche altri attaccanti, ma è il
Rimini a sfiorare il
match point con
Cioffi, fermato solo da un grande intervento di
Mangiapoco quando ormai si trovava a tu per tu con il portiere ospite. Dopo ben 7 minuti di recupero, l'arbitro
Mucera decreta la fine delle ostilità. Il
Romeo Neri esplode in un urlo di gioia: il
Rimini è campione! È il trionfo di una squadra che ha saputo soffrire, resistere e, alla fine, vincere. Il trionfo di
Antonio Buscè.
Grazie a questo successo, il Rimini non solo si è aggiudicato un trofeo storico, ma ha anche guadagnato l'accesso al primo turno nazionale dei play off.
TABELLINO DELLA PARTITA
RIMINI-GIANA ERMINIO 0-0
(andata 1-0)
RIMINI (3-5-2): Colombi, Bellodi, Gorelli (27' st Lepri), Piccoli (6' st Conti), Megelaitis, Longobardi (44' st Falbo), Langella, Cinquegrano, Cioffi (44' st Gagliano), Garetto, Parigi (44' st Malagrida). A disp. Vitali, Ferretti, Fiorini, Leonardi, Semeraro, Lombardi, De Vitis, Ubaldi. All. Buscè.
GIANA ERMINIO (3-4-1-2): Mangiapoco, Nichetti (44' st Ballabio), Tirelli (44' st Avinci), Lamesta (37' st Renda), Marotta, De Maria, Stuckler (30' st Pinto), Caferri, Previtali (30' st Capelli), Alborghetti, Scaringi. A disp. Pirola, Buzzi G., Ferri, Colombara, Pala, Ledonne, Bassanini, Piazza. All. Chiappella.
ARBITRO: Mucera di Palermo.