Primavera Tim Cup
09 Aprile 2025
MILAN-CAGLIARI PRIMAVERA TIM CUP • Alessandro Vinciguerra, autore del primo gol nella gara contro il Diavolo (foto cagliaricalcio.com))
Le favole esistono. Lo sanno bene tutti i 3 mila spettatori presenti all'Arena di Milano. Lo sa benissimo il Cagliari. Lo sa a menadito Fabio Pisacane, condottiero di questa impresa. Un percorso incredibile costellato da grandissime vittorie contro Torino, Fiorentina, Juventus e ora il Milan, nella finalissima a casa sua. Vinciguerra segna una perla dopo pochi minuti, poi propizia il gol del raddoppio di Bolzan. Nella ripresa la vittoria viene resa ancora più dolce dal golazo del subentrato Trepy: l'ultimo atto di Primavera Tim Cup termina 0-3, il Cagliari si guadagna con le unghie il primo trofeo della sua storia!
Il passato si resetta. Come fosse un universo parallelo. Dove tutto quello che hai fatto prima viene cancellato. Dove conta solo il presente, quello che si fa nell'attimo fuggente. Negli attimi che contano, quelli delle grandi occasioni. Quella per il Milan di vincere la sua terza Coppa Italia Primavera. Quella per il Cagliari di vincere il suo primo storico trofeo. Da una parte un Diavolo giovanissimo (età media più bassa d'Italia) e forte di essere la squadra che fornisce più giovani alla nazionale italiana (31). Dall'altra un Cagliari che, a prescindere dall'esito della gara, puó già ritenersi in gran parte soddisfatto.
In uno stadio storico come l’Arena di Milano, che giusto per dirne una nel 1910 ha ospitato l’esordio assoluto della nazionale italiana. Gremito di pubblico, con più di 3 mila spettatori, tra cui alcuni volti noti del calcio italiano: si parla di Marco Parolo, Zlatan Ibrahimovic, Nicolò Barella, Billy Costacurta, Christian Brocchi, Massimo Oddo e Marco Borriello. Insomma, chi più ne ha più ne metta. Tutti riuniti per vedere due bellissime realtà, quella rossonera e quella rossoblù. Con Eletu e Hodzic che si abbassano in mezzo a Paloschi e Dutu per impostare il gioco. Con Liberali che dalla destra si accentra e crea gioco in quello che è il classico 4-3-3 utilizzato da Federico Guidi durante la stagione. Anche i sardi scendono in campo con il modulo maggiormente utilizzato: il solito 3-5-2 di Fabio Pisacane, con Bolzan e Vinciguerra come estremi offensivi. Ed è proprio quest'ultimo che si rende protagonista dopo pochi minuti di gara: dopo un dominio rossonero targato "Bonomi-Liberali", i sardi sbloccano la finale alla prima occasione buona. Dutu svirgola in mezzo al campo, Grandu recupera e di spalle serve uno spiovente perfetto per Vinciguerra: la punta rossoblù semina il panico, salta di netto Paloschi e con un destro da sogno la mette sul secondo palo, dove Longoni non può arrivare mai (20'). Poi un doppio squillo dei rossoneri, con il solito Liberali come protagonista: prima con un'imbucata da mago per Comotto, che fa tutto bene ma vede il suo tiro parato da Iliev, poi direttamente da corner. Ma sono solo squilli, nulla più. Perché quello che accade pochi secondi dopo ha davvero dell'incredibile. Vinciguerra con un'altra invenzione delle sue spedisce in profondità Arba, che crossa in mezzo: Longoni respinge, ma in agguato c'è l'ex Roma Bolzan, che raddoppia clamorosamente (35'). Oltre al danno la beffa. Si dice così, no? Arba a fine primo tempo atterra Sia in area di rigore e il direttore di gara indica il dischetto, da cui si presenta Bonomi: pallone dritto dritto sulla traversa e duplice fischio.
Un Diavolo non proprio nella sua miglior versione. Lo testimoniano le ultime due sconfitte di campionato contro Sampdoria e Cesena in quella che è stata senza dubbio una settimana definibile "da incubo": morale sotto ai piedi e slittamento al di fuori dalla zona playoff. Situazione inversa per il Cagliari, che invece non perde da ben cinque gare, forte anche di una vittoria incredibile in semifinale di Tim Cup contro la Juventus. E chi aveva segnato nella gara contro la Vecchia Signora? Sì, proprio loro. La storia si ripete, nello stesso preciso ordine. Prima Vinciguerra, poi Bolzan. E poi? E poi Guidi cambia modulo e passa ad un 3-4-3, con una mossa spesso fatta in campionato per smuovere le acque. Mossa che sembra pagare nell'immediato, con una destro di Scotti che finisce fuori di un soffio. Ma che porta ad uno blackout totale dei rossoneri qualche minuto più tardi. Il subentrato Trepy si fa strada sul limite dell'area rossonera e lascia partire un sinistro potente: Nissen devia e disorienta Longoni, con la palla che si insacca in porta per lo 0-3 (24'). Gara chiusa, salda tra le mani dei cagliaritani, con il Milan che ha creato davvero poco dopo un inizio di gara dominante. Scotti con un tacco delizioso scarica per Perrucci, che fa copia-incolla e regala il pallone a Liberali: dal limite dell'area il fantasista rossonero calcia angolato, ma Iliev in tuffo non concede il gol. E quindi le favole esistono, il Cagliari ne è la dimostrazione lampante. All'Arena di Milano la gara termina con un netto 0-3, con i sardi che si aggiudicano la Primavera Tim Cup!
MILAN-CAGLIARI 0-3
RETI (0-3): 20’ Vinciguerra (C), 35’ Bolzan (C), 24' st Trepy (C).
MILAN (4-3-3): Longoni 5, Bakoune 6 (17' st Perrucci 6), Dutu 5, Paloschi 5.5, Magni 5.5 (34' st Asanji sv), Hodzic 6 (8’ st Sala 6), Eletu 6.5, Comotto 5.5 (8’ st Nissen 6), Liberali 6, Sia 6 (17' st Scotti 6), Bonomi 5. A disp. Colzani, Mancioppi, Parmiggiani, Ossola, Perera, Colombo. All. Guidi 4.5.
CAGLIARI (3-5-2): Iliev 6.5, Cogoni 6.5, Pintus 7, Franke 6, Arba 7 (13’ st Langella 6), Marcolini 6.5 (37' st Sulev sv), Balde 6 (22' st Malfitano 6), Liteta 6.5, Grandu 7, Bolzan 7.5 (13’ st Achour 6), Vinciguerra 8.5 (13’ st Trepy 7.5). A disp. Auseklis, Collu, Malfitano, Simonetta, Sulev, Ardau, Costa, Marini. All. Pisacane 9.
ARBITRO: Frasynyak di Gallarate 6.
ASSISTENTI: Della Mea di Udine e Boato di Padova.
AMMONITI: Bolzan (C), Hodzic (M), Iliev (C).