Under 13
12 Aprile 2025
MILAN-INTER UNDER 13 • Crisci e Fresolone, entrambi protagonisti nel derby con due belle doppiette
La stracittadina. La lotta eterna. Il derby. Insomma, ognuno lo chiami come meglio crede. Milan e Inter. Il Diavolo e il Biscione. Il rosso e il blu accomunati dal nero. Il tutto nella bellissima cornice del Centro Sportivo Vismara. Il tutto sotto ai colpi proibitivi di un Antonio Crisci in stato di forma smagliante. Di un Daniele Fresolone letteralmente indiavolato. Di un Andrea Kostyuk che trova il centro numero 37 della sua stagione. E di un Matteo Galimberti che dispensa assista a destra e a manca. Il Diavolo chiude il campionato da imbattuto, segna 5 gol all'Inter e porta nuovamente i colori rossoneri tra le strade di Milano.
«Il derby è sempre il derby», riecheggia dagli spalti del Vismara. Nulla di più vero. Quanto fatto in precedenza si annulla: numeri, pozione in classifica, tutto. Perché tra Milan e Inter c’è una rivalità eterna. Così è stato. Così è. Così sempre sarà. E quindi i ragazzi, come naturale che sia, non ci stanno a perdere una partita di questo tipo. Da qui nascono i tanti falli in mezzo al campo. Ma i primi 20 minuti di gioco non sono solo questo. Haka e Multari raddoppiano e non lasciano respirare Kostyuk. Donato è sempre ruvido e preciso nei contrasti e in tandem con Colombelli non fa passare nulla. Vukaj e Buonaventuri creano buone trame in avanti, con quest’ultimo che scippa il pallone a Tafuri in scivolata: il numero uno rossonero prima pasticcia un po’, poi in tuffo rimedia prontamente a riacciuffare la sfera. Tarabugi è presente in ogni manovra rossonera sulla corsia di destra, Grimoldi lavora benissimo tra le linee: il fantasista del Diavolo fa a sportellate e, dopo un bel coast to coast va vicinissimo al gol del vantaggio, sfiorando il palo. Ma nulla da fare, si va a riposo sullo 0-0.
L’inizio della seconda frazione di gara vede un ricambio totale ambo le parti. E Chinelli schiera ben tre ragazzi classe 2013: si tratta di Israel Chico Nosa (difensore molto fisico), Youssef Rabhani (fantasista) e Lorenzo Inzaghi (attaccante e figlio di Simone). Il tutto perché le assenze sono tante e pesanti: ai box ci sono infatti i gemelli Armento, "il diez" Brambilla e il bomber Ciancimino. Ma non passano nemmeno 180 secondi per il gol che sblocca la partita. Galimberti batte un corner perfettamente, Crisci con una zampata la mette alle spalle di Conti e fa 11 in campionato (3’). Poi qualche minuto più tardi è ancora l’ex Cimiano a rendersi protagonista, questa volta con un lancio incredibile: Fresolone aggancia perfettamente, si fa spazio verso la porta custodita da Conti e incrocia perfettamente per il raddoppio (8’). Verso la fine della seconda metà Rampoldi da due passi spreca e Grossi con le sue parate salva il risultato: si va a riposo sul 2-0.
Esistono giocatori che vivono determinate partite in modo particolare. Sono quelli che sentono l’appartenenza alla maglia, quelli che ci tengono più di ogni altra cosa, quelli che non ci dormono la notte. Anche se per lui, Andrea Kostyuk, questo discorso è un po’ diverso. Perché prima di oggi i gol fatti erano già 36, un po’ a tutte le squadre. Però, nel derby di andata, il bomber italo-ucraino si era rivelato fondamentale con una tripletta incredibile nell’1-3 consumatosi in Accademia Inter. E a questo giro le marcature strette di Haka e Multari non si sono rivelate efficaci come nei primi 20 minuti. Perché Baratti sulla sinistra si invola in una corsa magica, fa un sombrero e salta un avversario, poco prima di crossare in mezzo. Dove Kostyuk arriva, prende velocità e salta Galliera: il 37esimo gol è quindi servito (8’). E poi sempre Baratti, ancora Baratti. Da punizione il capitano del Milan piazza un sinistro che passa sotto alla barriera, ma il palo gli nega la gioia nella stracittadina. Nel finale Galliera con un tuffo prodigioso devia in corner un bellissimo tiro di esterno del "frizzantissimo" Colombo, sugli sviluppi di un'azione ben costruita con Colombelli: è 3-0 per i padroni di casa.
Vittoria dedicata a Tino Borneo, allenatore delle giovanili rossonere scomparso un anno fa (foto acmilan.com)
Molto spesso si guarda solo chi fa gol. Ma non è corretto. Perché se una squadra vince il merito è quasi sempre di tutta la squadra. E c'è chi lavora nell'ombra, con la testa bassa, al servizio della squadra. È l'esempio di Massaro, sempre presente e solido in difesa. È l'esempio di Colombelli, che sfreccia avanti e indietro come un pendolino ininterrottamente. È l'esempio di Galimberti, che dopo l'assist a Crisci nel secondo tempo, ne fa altri due. Prima per la doppietta magica di Fresolone, che si sposta la palla sul sinistro e con un tiro a giro serve il poker (7'). Poi da corner, con un copia-incolla, come fosse un dejavù. Cross perfetto, Crisci ruba il tempo a tutti e con un'altra zampata chiude definitivamente i giochi. Il triplice fischio vuol dire basicamente tre cose. Il Milan chiude il campionato da imbattuto, tinge le strade di Milano di rossonero e si appronta alle fasi finali con il morale alle stelle: al Vismara il derby termina 5-0.
MILAN-INTER 5-0 (4-1)
RETI (0-0, 2-0, 1-0, 2-0): 3’ st Crisci (M), 8’ st Fresolone (M), 8’ tt Kostyuk (M), 7’ qt Fresolone (M), 10’ qt Crisci (M).
MILAN: Grossi, Somma, Baratti, Miglioranza, Massaro, Colombelli, Colombo, Tarabugi, Kostyuk, Gagliardi, Casciaro, Tafuri, Donato, Grimoldi, Fresolone, Rampoldi, Crisci, Galimberti. All. Ravera.
INTER: Galliera, Dogari, Ventura, Manzotti, Haka, Multari, Pacciolla, Vukaj, Buonaventuri, Minelli, Inzaghi, Conti, Zeni, Chico, Silvestri, Sperati, Carreras, Rabhani. All. Chinelli.