Serie C
12 Aprile 2025
ALCIONE SERIE C • Simone Palombi
Obbiettivi raggiunti, pace interiore, orgoglio e consapevolezza di aver fatto qualcosa di incredibile. Lo stesso termine che ha voluto sottolineare il tecnico degli Orange, Giovanni Cusatis nella conferenza stampa di vigilia si potrebbe trasformare in straordinario. Senza negare però che sotto sotto, vedendosi distanti di 2 punti prima del fischio di inizio e di 3 dopo il triplice dalla zona playoff, dopo averci sempre messo piede per tutta la stagione, un pochino di amaro in bocca è presente.
In un clima sereno e di soddisfazione, l'Alcione di Cusatis matematicamente salvo alla prima storica annata nei professionisti, al Breda di Sesto San Giovanni deve cadere al cospetto di una FeralpiSalò a bocce ferme fin dall'inizio del campionato, favorita per la lotta al titolo finale, dopo la retrocessione abbastanza stretta della scorsa stagione. I ragazzi di Aimo Diana, hanno terminato la ricerca del record di 71 punti da miglior terza, risalente alla stagione 2022/23 della promozione in B, perché ne bastano 69, si impongono giocando sul velluto costringendo l'Alcione ad affrontare la gara in maniera inedita, ovvero tenendo il blocco difensivo basso. Apre dopo una grande azione corale la rete di Crespi, nella ripresa il tap-in vincente di Cabianca subentrato e a calare il tris é il danese ex Serie A con la maglia del Bologna, Sorensen per la prima rete alla prima presenza con la maglia dei Leoni del Garda. Con il pareggio in extremis del Lumezzane in casa contro il Novara e la vittoria anch'essa nel finale dell'Arzignano ai danni del Caldiero Terme, i ragazzi di Via Olivieri al momento si trovano scavalcati dalla formazione di Bianchini a -3 dal decimo posto.
Si comincia tra la bella iniziativa dei padroni di casa che vede partecipe i ragazzi del Team Asperger, i quali saranno coinvolti nelle attività dell'Alcione attivamente. Cusatis schiera il suo solito 4-3-1-2 con Bright ad appoggiare il tandem Palombi-Morselli, con le assenze dello squalificato Stabile e di Marconi e Piccinocchi per infortunio. Per i bresciani, Diana sfodera un 3-4-1-2 che permette di giocare a specchio in fase offensiva ma con il terzetto di difesa composto da Rizzo, Pasini e Luciani. Di Molfetta ritorna alle origini, perchè il classe 95 ha mosso i passi decisivi agli albori della sua carriera nelle giovanili del Milan ed è cresciuto a Sesto San Giovanni. Ritorna titolare Cavuoti e Crespi davanti a fare il riferimento. La gara parte intensa con fisicità e compattezza tra due compagini corte all'interno del rettangolo di gioco. I padroni di casa approcciano la gara con carattere pressando alte le linee difensive avversarie, costringendo gli ospiti ad uscire comunque con qualità tramite i due riferimenti tecnici come Di Molfetta e l'ex Cagliari Cavuoti. Dopo qualche squillo timido degli ospiti, la prima vera occasione nitida della gara arriva per l'Alcione con un recupero di Bonaiti, ottimo in ambe le fasi il quale sceglie la sovrapposizione di Bright, che apre per il rimorchio di Palombi, il quale stringe la conclusione a lato del primo palo.
Gli Orange sembrano prendere fiducia dopo il primo quarto d'ora di emozioni non spiccate per entrambe le parti con Palombi lanciato a rete perde tempo e viene anticipato dall'ultimo baluardo Pasini, che salva il tentativo in ripartenza mettendo in angolo, con Morselli da solo in area senza ricevere lo scarico. Con l'arrivo della mezz'ora di gioco la Feralpisalò mette la quinta marcia e intensifica gli scambi nello stretto con fitte reti di passaggio, alla ricerca di sbloccare il risultato durante il corso del primo tempo. Ci prova Crespi in rovesciata rimpallata dalla retroguardia dell'Alcione, con il destro spenta di pochissimo a lato del palo sinistro. Al 35' arriva il vantaggio per i ragazzi di Diana su sviluppo di una grande azione partita da Di Molfetta, che si intende lateralmente con Boci, il quale dalla sinistra appoggia all’interno dell’area a Crespi che di potenza da numero 9 infila l'1-0 alle spalle di Agazzi. Ci prova Morselli, in grande luce anche stasera, ad intimidire la porta di Rinaldi dopo il gol subito, con il mancino provando la prodezza conclusa sul secondo palo, di poco alto sopra l’incrocio. I leoni del Garda chiudono la prima frazione in avanti alla ricerca del raddoppio, il forcing è palpabile quando Cavuoti sul velluto porta palla in area per Hergheligiu, che imbecca un movimento incredibile di Di Molfetta a tagliare le linee orange, e con classe incrocia con a mezza altezza con il sinistro sul secondo palo impegnando un grande Agazzi in angolo. Diana prende il netto comando della gara trovando qualità e maestria negli ultimi metri contro un Alcione in rotta verticale cercando di alzare il baricentro con i movimenti di Morselli.
Nessun cambio tattico nella ripresa ma qualche cambio emotivo si percepisce, Bagatti in uscita con una grande apertura riesce ad innescare un grande movimento di Palombi, ma il classe 96 ex Padova apre la conclusione e la mette alta non di molto dallo specchio di Rinaldi. Forse questo l'unico sprazzo di luce arancione nella ripresa addizionata al tentativo di rovesciata di Ciappellano terminata tra le braccia di Rinaldi. Ancora gli ospiti in lungo e in largo prendono il sopravvento tecnico e tattico all'interno della gara del Breda. Prima con la conclusione ardente deviata di Di Molfetta e l'intesa Crespi-Cavuoti, con quest'ultimo il quale fa esplodere un destro ben ipnotizzato in allungo da Agazzi. Cusatis sceglie di inserire Samele al posto di Palombi e Dimarco al posto di Miculi, costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un colpo sfortunato subito in caduta dopo un contrasto aereo. Nonostante la sicurezza di Renault e l'ordine di Bright, con i cambi di Diana alla ricerca dell'esperienza per trovare il raddoppio inserendo Santini come punta al posto dell'ex primavera della Lazio, la Feralpi mette la parola fine al match.
L'azione è condotta da Di Molfetta sulla destra, il quale con un traversone accurato imbecca l'incornata di Santini entrato da pochi minuti, neutralizzata da Agazzi, che però non può nulla sulla ribattuta vincente dell'altro subentrato Cabianca al 37'. Cala il tris Sorensen allo scadere, dopo un recupero incredibile in pressing data la sua freschezza all'esordio in maglia verdeblu, sceglie il solito inarrestabile e incontenibile Di Molfetta, soprannominato "Dimo" dai tifosi bresciani. Davanti all'estremo difensore dell'Alcione, scarica proprio per il numero 4 che di potenza gonfia la rete sul primo palo trovando il terzo gol al 44', proprio dopo che il tecnico in conferenza stampa nel pre-partita, aveva sostenuto la mancanza dei gol dei difensori. Un cammino stoico quello condotto e portato a termine dall'Alcione nel migliore dei modi a tre giornate dalla fine del campionato. Il calendario per i ragazzi di Cusatis, recita Albinoleffe e Giana Erminio, non troppo soft per tentare il sogno del decimo posto e quindi l'accesso ai playoff. Ma questa squadra non ha mai lasciato nulla al caso e i sogni si possono realizzare solo se ci credi, ma in una stagione come questa anche un sogno è rappresentato come una vera e propria ciliegina diamantata sulla torta d'oro.