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Serie C

Ben 23 anni di carriera e oltre 230 gol segnati, si ritira l'attaccante idolo della tifoseria

Il capitano biancazzurro si commuove con un messaggio su Instagram, ringraziando la città e i suoi tifosi per l'affetto ricevuto

SPAL SERIE C - MIRCO ANTENUCCI

SPAL SERIE C - Mirco Antenucci, attaccante classe 1984, nel campionato in corso conta 11 gol in 35 partite giocate

Cosa significa davvero essere un capitano? È solo una fascia al braccio o qualcosa di più profondo, che tocca il cuore e l'anima di una squadra e dei suoi tifosi? Mirco Antenucci, il veterano attaccante della SPAL, ha risposto a questa domanda con lacrime di commozione e parole che trasudano gratitudine. A pochi passi dal ritiro, che avverrà a fine stagione dopo 23 anni di carriera calcistica (iniziò in prima squadra con il Giulianova nel campionato 2002-2003), il classe 1984 ha scelto Instagram per condividere le sue emozioni, trasformando un semplice post in un abbraccio virtuale con la città di Ferrara e i suoi tifosi.



L'AMORE DI FERRARA PER ANTENUCCI
Nel mondo del calcio, dove spesso i sentimenti sembrano passare in secondo piano rispetto ai risultati, la dimostrazione d'affetto della curva Ovest per Antenucci è stata un gesto che ha superato ogni aspettativa. «L'amore che mi avete fatto sentire dal primo giorno qui a Ferrara ad ora, a poche giornate dalla fine della mia carriera calcistica, ripaga di tutti gli sforzi fatti per cercare di essere competitivo sempre in 23 anni di professionismo. Fino alla fine» ha scritto il capitano biancazzurro sul proprio profilo personale Instagram, visibilmente toccato dalla coreografia e dallo striscione dedicatigli. Ma cosa rende speciale questo legame? Non è solo questione di gol o di vittorie, ma di un rapporto che va oltre il campo, fatto di rispetto reciproco e di un amore incondizionato per la maglia. Antenucci ha infatti sottolineato come i tifosi spallini abbiano sempre dimostrato un attaccamento che va «al di là di ogni logica», rendendo il suo addio uno dei momenti più emozionanti della sua carriera.



UN MESSAGGIO DI GRATITUDINE E UNITÀ
«Dirvi grazie è riduttivo davvero, perché sarò sempre in debito con questa città, con voi tifosi speciali», ha proseguito Antenucci nel suo messaggio. Un grazie che non è solo una parola, ma un sentimento profondo che lega il capitano alla sua squadra e alla sua gente. Essere tifosi, come ricorda Antenucci, significa amare incondizionatamente la propria maglia, a prescindere dai risultati. In un momento sportivo difficile per la SPAL, il messaggio del capitano non è solo un addio, ma anche un appello all'unità. «È stata una stagione molto al di sotto delle aspettative nostre e vostre, ma ora più che mai bisogna rimanere uniti e raggiungere l'obiettivo minimo ma che in questo momento è diventato vitale per tutti», ha scritto, invitando tutti a stringersi attorno alla squadra per le ultime decisive giornate di campionato.



UN ADDIO CHE È UN NUOVO INIZIO
Antenucci lascia il calcio giocato, dopo una carriera che lo ha visto anche giocare in Serie A (con il Catania e con la stessa Spal) e andare a segno più di 230 volte, ma non il cuore dei tifosi e della città di Ferrara. La sua carriera è stata un viaggio di passione, sacrificio e dedizione, e il suo addio è un nuovo inizio, un momento per riflettere su ciò che significa davvero essere parte di una squadra, di una comunità. La sua storia ci ricorda che il calcio è molto più di un gioco: è un legame che unisce persone, storie ed emozioni.

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