Under 18
18 Aprile 2025
MILAN-SASSUOLO UNDER 18 • Pace e Dotta, protagonisti della vittoria contro gli emiliani
Un lampo, una frazione di secondo che cambia tutto: anche quando domina l'equilibrio, sono questi i veloci momenti che possono decidere una partita. È il rasoterra di Pace, è l'inserimento di Dotta: sono attimi, forse sfuggenti, ma vincenti. Il Milan di Visconti si è aggrappato proprio al suo centrocampista per regalarsi l'ottava vittoria del suo campionato: un'annata difficile, quella dell'Under 18 rossonera, che esce coi tre punti dalla sfida con l'agguerrito Sassuolo, che per un istante, una marcatura persa a centro-area, rischia di veder sfumare definitivamente il sogno sesto posto. Storie di attimi, storie di rimpianti: il rimpianto dei neroverdi, che rischiano di dover issare bandiera bianca, ma il rimpianto di un Diavolo che si chiede, forse, cosa sarebbe successo se questo fosse stato l'andamento di tutta la stagione. Ma, almeno per i ragazzi del Vismara, non è il momento di pensare al passato: il presente è l'1-0 di Via dei Missaglia e, di questo, non si può far altro che gioire.
Orgoglio, quello che il Milan deve mostrare oggi: non è stato un cammino facile quello dell’Under 18, che oggi si ritrova lontana, troppo lontana, dalle posizioni che contano. I rossoneri hanno però trovato un buon ritmo nell’ultimo mese, riuscendo a ottenere dieci punti nelle ultime cinque giornate, un risultato mai raggiunto finora. Ma, questo andamento, serve replicarlo e confermarlo, quantomeno per rendere meno amara la conclusione di questa complicata stagione. Non sarà facile, però: il Sassuolo ha bisogno di punti. I punti che separano i neroverdi dalla Lazio sono tanti, anche se sei punti nelle due partite da recuperare significherebbero avvicinarsi sensibilmente al sesto posto. Cuore e testa, orgoglio e ragione: poli opposti che portano però allo stesso obiettivo, vincere.
E nei primi minuti, proprio come positivo e negativo, + e -, le due squadre sembrano annullarsi. La sfera la gestiscono i padroni di casa, che però non riescono a trovare i varchi giusti per superare la difesa emiliana, ben organizzata grazie anche al supporto di un centrocampo sempre pronto ad aiutare i propri compagni più arretrati. In una partita che sembra lontana dal potersi sbloccare è un lampo, l’incursione di Acatullo e il tiro di poco alto del centrocampista ospite, a dar vita a una sfida che si fa fin da subito fisica. La sveglia data dall’8 ai compagni viene raccolta al 12’ da Mussini, che dopo aver recuperato palla al limite dell’area avversaria, scarica un destro violentissimo che supera Bouyer e si stampa sulla traversa. Ma, ora il Sasol è pericoloso.
Col passare dei minuti, però, i Diavoli sembrano riprendersi ciò che i ragazzi di Gilioli avevano guadagnato nel quarto d’ora iniziale. E così, a metà tempo, la formazione di Visconti si riprende il controllo della palla e si riavvicina così alla porta di Nyarko, che al 23’ legge benissimo l’inserimento di Dotta sul cross di Pace e blocca l’incornata dell’ex Alessandria. Botta rossonera, risposta - quasi - immediata neroverde: Chiricallo si libera della marcatura e, di testa, anticipa l’estremo difensore di casa, insaccando il vantaggio sassuolese. La gioia del capitano dura pochi secondi, perché l’assistente di Curcio segnala l’offside dell’attaccante neroverde.
Risposta, controrisposta, ancora nel segno del duo Dotta-Pace. Il sette, liberatosi sul fondo, mette al centro un velenoso rasoterra, che il centrocampista rossonero devia immediatamente in rete. Ora si, la partita si è definitivamente sbloccata nel punteggio, anche se l’1-0 trovato da Eberini e compagni sembra fin da subito andare stretto alla formazione del Vismara, trascinata dal suo straripante esterno destro, che dopo l’assist, vuole regalarsi anche il terzo centro del suo campionato, un gol che però, prima del duplice fischio, non arriva.
Cambia il tempo, cambia il campo, ma la voglia di segnare, per il Milan, rimane proprio la stessa. I ragazzi di Visconti partono fortissimo e nei primi istanti della ripresa il gioco, in via dei Messaglia, si fa nella metà campo ospite. Dopo la feroce partenza rossonera, però, al Vismara sembra dominare un sostanziale equilibrio: nonostante le squadre siano più lunghe, i tentativi di contropiede delle due compagini sembrano essere privi di quella grinta necessaria per incidere sul match. Il campo racconta di due squadre che, proprio come accaduto nei primi quarantacinque minuti, sembrano di nuovo annullarsi: un andamento che fa sicuramente più piacere ai padroni di casa e che spinge Giglioli a rivoluzionare tutta la catena di sinistra.
I cambi? La grinta ritrovata visto il tempo che scorre inesorabile? Non si sa cosa ne sia la causa, ma il Sassuolo, dopo un quarto d’ora di disordine e nervosismo, sembra ritrovare compattezza e schemi di gioco. Il risultato? I neroverdi ribussano alla porta di Bouyer. “Non respiriamo più!” urla Visconti: il Sasol, insomma, è rinato e ha fame. E chi, se non il capitano, può guidare l’assalto sassuolese? È proprio Chiricallo ad abbassarsi sulla linea del centrocampo e proprio come un vero condottiero, prendersi sulle spalle la sua squadra.
Nonostante i tentativi del nueve ospite, la difesa rossonera, aiutata da tutti i giocatori di movimento, riesce a rimanere compatta, limitando ogni scorribanda degli attaccanti sassuolesi. Ora sì, prende piede fra gli emiliani la fretta: un risultato che scappa, ma soprattutto un sesto posto che pare allontanarsi. E ad allontanare la sesta piazza e ad avvicinare, anzi, a consolidare definitivamente i tre punti del Diavolo ci pensa l’estremo difensore rossonero: l’1 di casa calamita i disperati spioventi tentati da Appiah e Bolondi nei minuti finali del match, blindando così l’1-0 con cui si chiude il pomeriggio di Via Dei Missaglia. Eccolo, l’orgoglio rossonero, che esplode in un urlo liberatorio al triplice fischio.
MILAN - SASSUOLO 1-0
RETI: 33’ Dotta (M).
MILAN (4–3-3): Bouyer 6.5, Albè 7.5, Angelè 7, Mancioppi 6.5, Eberini 7, Colombo 6.5 (30’ st Farioli sv), Pace 8 (30’ st Melchionda sv), Dotta 8.5 (38’ st Ceriani sv), Di Siena 6, Geroli 7, Batistini 6 (27’ st Seedorf sv). A disp. Bassorizzi, Valenta, Cissè Maiga. All. Visconti 8.
SASSUOLO (4-3-3): Nyarko 6.5, Papaserio 7 (28’ st Appiah sv), Scaldaferri 6 (17’ st Bolondi 6.5), Amendola 6 (36’ st Gentile sv), Pracek 7 (36’ st Piccirillo sv), Petito 6.5, Negri 6.5, Acatullo 6 (17’ st Catania 6), Chiricallo 7.5, Mussini 6 (28’ st Pirruccio sv), Goulart 6.5 (17’ st Brugnoli 7). A disp. Lungu, Belicchi. All. Gilioli 6.
ARBITRO: Curcio di Siena 7.
ASSISTENTI: Colitti di Cinisello Balsamo, Monelli di Busto Arsizio.
AMMONITI: Acatullo (S), Mussini (S), Petito (S), Chiricallo (S), Batistini (M), Mancioppi (M), Albè (M).
MILAN
Bouyer 6.5 Nei minuti finali legge e blocca ogni tentativo di cross tentato dalla difesa neroverde. Il portiere paura non ne ha e lui ne è la perfetta dimostrazione: emblematica quella presa alta sulla testa di Chiricallo, su cui si fa persino male nel tentativo di mantenere inviolata la porta rossonera.
Albè 7.5 Di fronte ha il temibile Goulart, vicecapocannoniere di questo campionato. Ma per lui non è un problema: posizionamento top, che gli consente di leggere in anticipo i filtranti tentati proprio per l’esterno sinistro neroverde. Ma poi, che intervento ha fatto su Scaldaferri a fine primo tempo?! Mette il corpo al momento giusto e con una scivolata blocca l’avanzata del terzino ospite, si alza e tenta subito la ripartenza del suo Milan.
Angelè 7 Meno propenso a offendere rispetto alla controparte di destra, altrettanto efficace nel difendere. Partita in crescendo la sua, anche e soprattutto del supporto alla fase d’attacco. Avevamo detto meno propenso, no? E infatti, a inizio ripresa, prima si accentra evitando il ritorno di due avversari e poi imbuca per Di Siena, bloccato però al momento del tiro.
Mancioppi 6.5 Tanta, ma tanta quantità nel centrocampo rossonero. Lo si vede un po’ ovunque: largo a destra, un attimo dopo centrale, e infine veloce nel ripiegamento difensivo. Se l’equilibrio al Milan non manca è anche e soprattutto merito suo.
Eberini 7 Bello il duello che ingaggia con l’altro capitano di giornata, Chiricallo: all’importante stazza del neroverde il difensore risponde con giusti e puntali anticipi. Mai nervoso, mai deconcentrato, tiene sempre dritta la nave rossonera.
Colombo 6.5 Il compito è chiaro: non prendere assolutamente gol. L’impegno per la causa, ineccepibile. tanto da costringerlo a uscire per la fatica a metà ripresa. L’altezza è anche la chiave giusta che gli permette di controllare l’area in occasione dei corner avversari (30’ st Farioli sv).
Pace 8 Scatenato: diavolo indiavolato in campo. Sfrutta la frequenza di gamba per non farsi mai, o quasi, rubare il pallone dai piedi. Anche il posizionamento merita una sottolineatura: mai troppo largo, sempre dentro al campo, infastidisce la difesa neroverde, che non sa bene con chi prenderlo e come prenderlo. L’assist lo trova - cross basso perfetto per l’inserimento del centrocampista - gli manca solo il gol come ciliegina sulla torta di una prestazione eccellente (30’ st Melchionda sv).
Dotta 8.5 Il treno Pace arriva in orario e il servizio offerto dall’esterno destro lui lo coglie al volo: inserimento preciso e palla nel sacco. È un’intesa quella con il numero sette di casa che nel primo tempo funziona bene e che lo avvicina molto spesso alla porta a avversaria e alla doppietta (38’ st Ceriani sv).
Di Siena 6 Partita di grande lotta, ma vera lotta la sua. Se infatti la porta non riesce mai a vederla chiaramente, il nueve si impegna nell’aiutare la squadra. Obiettivo? Rendere fluida ed efficace una manovra abbondantemente sviluppata sulle fasce.
Geroli 7 Strano vedere un dieci così lontano dalla porta avversaria: aldilà dei numeri, il suo lavoro è davvero importante. La mediana è sua, sia per quanto riguarda la costruzione del gioco, sia per quanto riguarda l’interdizione. Si allarga spesso ad aiutare i compagni nel limitare le avanzate dei terzini di spinta del Sassuolo, e viene costantemente coinvolto nella gestione palla a centrocampo.
Batistini 6 Rapidissimo, una scheggia impazzita sull’out di sinistra, dove però trova spesso un Papaserio giganteggiante: bello il duello che ingaggia con il terzino, che cerca di superare con la sua velocità. L’intesa con Pace c’è: un esempio? La sventagliata di trenta metri proprio per la controparte di destra a inizio ripresa (27’ st Seedorf sv).
All. Visconti 8 L’1-0 mente, perché può dare l’idea di una partita in cui dopo il vantaggio si è pensato solo a difendere. Non è così: il Milan ha cercato il raddoppio, seppur nella ripresa si sia concentrata, anche giustamente, più sul difendere che sull’attaccare. Questo risultato racconta però una cosa vera: l’organizzazione in campo. I rossoneri sono sempre sembrati ordinati e, anche nei momenti di maggior pressione ospite, non sono mai disuniti ed è concentrati. E così i tre punti sono arrivati.
SASSUOLO
Nyarko 6.5 Calamita quel tentativo di testa di Dotta e tiene così lo 0-0 ancora vivo per qualche minuto. Nella ripresa, poi, è fondamentale nella gestione del suo Sassuolo: parla molto coi compagni e cerca di guidarne i movimenti e le uscite. In altre parole, cerca di calmierare quel nervosismo mostrato dai neroverdi nella seconda frazione.
Papaserio 7 Fisico prorompente che però nasconde anche un’ottima velocità: caratteristiche perfette per un terzino che gli consentono di gestire al meglio l’out di destra. Anche quando Batistini si libera della prima marcatura, lui interviene uscendo coi tempi giusti e spegnendo così i tentativi dell’esterno di casa (28’ st Appiah sv).
Scaldaferri 6 Si trova di fronte un indiavolato Pace con cui ingaggia un bel duello: se l’esterno alto tenta di sorprenderlo in velocità, lui prova a rispondere usando il fisico. Buono anche il lavoro che fa sulle ripartenze, dove viene spesso coinvolto vista la sua abilità nel ribaltare velocemente il fronte di gioco. Esattamente ciò che accade a fine primo tempo quando lanciato dal suo portiere, manda in profondità capitan Chiricallo.
17’ st Bolondi 6.5 Fin da quando entra in campo inizia un costante e infermabile andirivieni su tutta la fascia di sinistra: cerca così di aiutare la fase offensiva neroverde, senza però lasciare sguarnita la difesa ospite. Nei minuti finali, i compagni si affidano ai suoi cross per cercare di trovare la decisiva deviazione in area.
Amendola 6 Cerca di dare il suo contributo in tutte le aree del centrocampo di Giglioli: parte più avanzato, in linea con Acatullo, ma nella ripresa lascia gli inserimenti a Mussini, occupandosi del primo possesso palla neroverde. Lo si vede persino in linea coi difensori, nel tentativo di dar ordine al nervoso Sassuolo (36’ st Gentile sv).
Pracek 7 Duello di gioco e di nervi quello che ingaggia con Di Siena, su cui si mette in marcatura per gran parte della partita: buona parte, esatto, perché quando l'attacco chiama, il difensore neroverde risponde. Ed eccolo nel mezzo dell'area rossonera, a cercare il pareggio insieme agli attaccanti (36’ st Piccirillo sv).
Petito 6.5 Il baluardo della difesa neroverde, rimane sempre a difesa del fortino: come i guerrieri in cima alle mura, è lui il giocatore costantemente di vedetta, anche e soprattutto quando Pracek si sgancia in proiezione offensiva e nonostante un giallo che pesa sulla sua testa per gran parte della ripresa.
Negri 6.5 Il voto è una giusta media fra un primo tempo di sofferenza, in cui ha trovato pochi spazi e pochi palloni e un secondo tempo di grande, grandissima, spinta. Proprio nella ripresa dà il meglio di sè, attaccando l'area con costanza e venendo sempre cercato dalle sventagliate neroverdi.
Acatullo 6 La tecnica oggi ha dovuto lasciare spazio alle sue capacità nei duelli in mezzo al campo, eppure è proprio un suo perfetto inserimento sull'invito di Papaserto a dare quella scossa più emotiva che tattica al Sassuolo. La garra che serviva, nel momento perfetto.
17’ st Catania 6 Entra nel momento più delicato del match: si mette subito a servizio della squadra, cercando di sfondare sull'out di un Albè devastante. Il sacrificio c'è, i palloni e gli spazi, proprio come accaduto a Negri nella prima frazione, meno.
Chiricallo 7.5 Quella fascia da capitano l'ha saputa onorare, da vero trascinatore. Anche nei venti minuti iniziali del secondo tempo, quando il suo Sassuolo stava subendo "emotivamente" il risultato, si è preso sulle spalle la squadra, riportandola sulla strada giusta, sulla strada della speranza. Rimangono i rimpianti, anche e soprattutto per quel gol annullato, che avrebbe drammaticamente cambiato le sorti dell'incontro.
Mussini 6 Un lampo ha deciso la partita, ma forse il suo lampo l'avrebbe decisa ancor prima: centimetri, millimetri, separano il diez dal gol che avrebbe regalato lo 0-1. Recupero di forza sul portatore palla e conclusione potentissima: solo la malasuerte gli ha negato la gioia del gol (28’ st Pirruccio sv).
Goulart 6.5 Soy el fuego che arde: il fuoco del bomber neroverde si è acceso in Via dei Missaglia, seppur solo per una frazione. Agisce sulle fasce, ma le sue doti gli permettono di potersi prendere carico del ruolo sia a destra che a sinistra. Ed è proprio sulla fascia sinistra che ingaggia una sfida nella sfida, quella con Albè.
17’ st Brugnoli 7 Il suo tecnico lo chiama dalla panchina, lui risponde presente subito: difficile ingresso a freddo? No grazie. L'impatto sul match è immediato: prima si guadagna una punizione, poi se ne incarica. Battuta precisa sul primo palo, su cui però non riesce a trovare la decisiva deviazione di nessun compagno.
All. Gilioli 6 Quella marcatura su Somma pesa come un macigno, sul risultato e, forse, potrebbe anche pesare sulle valutazioni sulla stagione. La sua squadra paga a caro prezzo quella disattenzione e, probabilmente, anche quel nervosismo a inizio ripresa che, per i primi venti minuti, condiziona la tattica dei suoi neroverdi. Il calcio è così: un attimo, sfortunato o fortunato che sia, può svoltare un'intera annata.
ARBITRO
Curcio di Siena 7 Fin da subito chiarisce quello che sarà il metro per tutta la gara: il body check è ammesso, anche se le sue chiamate sembrano puntali quando i duelli si fanno troppo duri. Gestisce molto bene una gara che si fa sempre più nervosa: prima prova a ristabilire la calma col dialogo, ma quando i nervi si fanno troppo tesi, tira fuori i cartellini.