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PRIMAVERA 3

Un palo e una traversa non negano il passaggio del turno: la Pro Patria può continuare a sognare!

La compattezza dei tigrotti fa arrendere la Triestina, per Bolzoni ora c'è il Lecco

Gentile, Marra, Aliata e Miculi della Pro Patria

PRO PATRIA PRIMAVERA 3 • Federico Gentile, Andrea Marra, Tommaso Aliata e Martin Miculi i protagonisti del passaggio del turno per i tigrotti

Nel 1829 a Recanati, un certo Giacomo Leopardi scrisse la poesia «La quiete dopo la tempesta», un'opera d'arte che fotografa nella sua interezza la stagione di Pro Patria e Triestina. Non è una narrazione ma la semplice fattura dei precedenti degli scontri diretti: I tigrotti di Bolzoni non hanno mai vinto contro gli Alabardati pur terminando la regular season a +1. Tra il 2-1 dei triestini dell'andata con il sigillo nel finale di Baricchio e il rocambolesco 2-2 del ritorno, con la doppietta in extremis di Bortolussi, nella doppia sfida del primo turno dei playoff è la quiete a regnare, proprio dopo la tempesta. Perchè la Pro Patria con due pareggi a reti bianche, strappa il pass per il passaggio del turno, nel quale affronterà il Lecco di Mazzoleni. É proprio quel punto in più sulla squadra di Moras, insieme alla miglior differenza reti a far la vera differenza, per non interrompere il sogno dei ragazzi di Busto Arsizio verso la promozione. Uno 0-0 tra due compagini estremamente vicine nella zona playoff in Primavera e nella zona playout in Serie C, hanno regalato come da pronostico una sfida equilibrata, nella quale è subentrata inevitabilmente la tensione ardua, che solo una gara (secca) date le condizioni precedenti, come questa può regalare. Perlopiù se ad affrontarsi sono i padroni di casa -secondo miglior attacco del campionato- e gli ospiti -seconda miglior difesa del campionato-. Adesso la Pro Patria è ufficialmente in ballo, e quando si è immersi in questo modo, non tocca che ballare. Bolzoni, di salvezze, promozioni e di scontri dentro o fuori ne ha vissuti tanti anche in prima persona da calciatore e questa avventura da tecnico non ha dicerto placato il suo entusiasmo di crederci sempre fino alla fine. 

CONTARE FINO A 10

Nel pomeriggio del sabato santo primaverile a San Vittore Olona, Bolzoni schiera il suo 3-4-1-2, con il trittico difensivo composto da Maccarone, Aliata e Miculi dietro alla linea a quattro di centrocampo recitata da Gentile sulla fascia destra, Galantucci sulla sinistra ai lati di Marra e Suatoni. Sulla trequarti spazio al diez Auci, per sorreggere bomber Colombo, al fianco di Forni, chiamato in causa per sostituire l'infortunato Frattini. Dall'altra parte Moras sfodera un 3-4-2-1 con la fase difensiva e d'impostazione a specchio. Scialino, Palma e Baricchio compongono il terzetto di difesa, Guillen a destra e il più giovane in campo Bagnoli, classe 2008 lungo il versante di sinistra. In mezzo al campo la metodicità di Toffolo e Rossi alle spalle della coppia Akpa Akpro (fratello del centrocampista del Monza) - Bortolussi che sorregge l'unica punta Panigada. La percezione di timore ad ogni tocco in fase d'impostazione da parte di entrambe le compagini è presente a tutti. La posta in palio è veramente troppo alta, quindi anche pensare 2 volte in più alla scelta da attuare, può verificarsi cruciale, senza rischiare spasmodicamente giocate in verticale. La Triestina spicca a livello fisico e d'intensità, la Pro Patria invece rimane fedele alla sua peculiarità principale, ovvero quella di cercare la costruzione di azioni corali tramite una fitta rete di passaggi per arrivare in porta.

Il primo squillo arriva alla metà della prima frazione, quando Bagnoli dalla sinistra trova un cross spiovente sul secondo palo, che trova una deviazione sul finale, la quale permette al pallone di spegnersi sul fondo. Gli alabardati sembrano più vivaci e pericolosi negli ultimi metri quando si affacciano all'interno dell'area dei bustesi, anche grazie ad un tasso qualitativo importante del leader tecnico, Akpa Akpro, sfoderando numerosi strappi poderosi, verticalizzando sempre e comunque quando può al primo tocco. Il tatticismo e la fisicità rendono l'essenza di un match frammentato dagli inevitabili fischi del direttore di gara anche sui mezzi contatti per delineare disciplina e parità di valutazione. Auci è il direttore d'orchestra delle percussioni dei suoi, ottimo anche quando si applica di gran carriera in copertura, il quale con qualche brivido esce con eleganza facendo respirare i suoi dal pressing dei ragazzi di Moras, che costruiscono sulla visione di gioco spiccata di Toffolo. La Pro Patria assume una fisionomia corta all'interno del rettangolo verde, ma trova comunque l'occasione più clamorosa del primo tempo. Un inaspettato tirocross di Maccarone con il mancino dalla corsia di destra, trova una traiettoria beffarda che va a beccare la traversa esterna e poi si spegne sul fondo, brividi per Malusà in un primo tempo scarno di occasioni.

NON C'É 2 SENZA 3

Nella ripresa sia Bolzoni che Moras variano il rispettivo sistema di gioco, dalla linea serrata a 3, l'ex Primavera dell'Inter schiera un 4-3-1-2 con Galantucci abbassato a mezz'ala sinistra. Moras agisce di conseguenza e si mette a specchio con Bagnoli terzino sinistro e Guillen suo corrispondente nella corsia di destra, facendo abbassare al suo fianco Scalino e Palma. Suatoni non molla Toffolo sul primo controllo quando la Triestina costruisce, ma i due fari delle mediane sono i due numeri 8, Marra e Zaic, entrato ad inizio ripresa insieme a Drago tra le file degli ospiti. É sempre il solito Akpa Akpro a sacrificarsi e a prendersi la squadra sulle spalle, mantenendo lo stesso spirito di inerzia del primo tempo. La linea della Pro Patria dopo poco però in fase di non possesso si ricompone, perchè Bolzoni sa che è questa una gara da trincea. Allora un ineccepibile e invalicabile Aliata svetta dovunque su chiunque e le palle vaganti in area sono tutte sue, senza perdere mai un contrasto aereo. Stesso compito svolto dai due irriducibili, Miculi e Maccarone. Per i bustesi escono Forni e Auci per far spazio ai freschi Cante e Marini, per addizionare un pochino di freschezza e imprevedibilità al reparto. Bagnoli da una parte per la Triestina e Gentile dall'altra per la Pro Patria, tengono sull'attenti la fase difensiva non peccando mai in mezza diagonale. La Triestina sale in cattedra nell'equilibrio più totale nella partita delle difese, con l'occasione di Akpa Akpro che con una pennellata imbecca il movimento di Bortolussi, il quale davanti a Bongini non trova la spizzata vincente. Galantucci tende ad allungare i suoi in campo aperto con sgroppate sontuose quando ha spazio per andare, peccando forse di concretezza negli ultimi metri. Il numero 10 dei triestini non cala l'intensità e quando serve sulla testa un pallone che Bortolussi deve solamente spingere in rete, trova la battuta di reni di Bongini sotto la traversa che evita il possibile vantaggio degli alabardati.

Da qui in poi la Triestina sembra abbassare i ritmi nel palleggio e nelle geometrie di gioco. Allora ci prova Gentile dall'altra parte ma la traiettoria termina a lato non di molto dal secondo palo. Ma non è l'unica miccia che la Pro accende nella ripresa, perchè da sviluppo di calcio d'angolo, arriva l'incornata tesa di Miculi che va a sbattere sulla traversa per il secondo legno colpito dalla formazione di Bolzoni. Bagnoli è veramente instancabile e straripante, anche nel finale ottiene una punizione preziosissima da una mattonella pericolosissima. Le chiusure in elevazione di Aliata andrebbero segnate come patrimonio dell'Unesco per la sua efficienza e proprio al 43' arriva il terzo palo per i padroni di casa. A colpire il palo è Colombo, ex allievo di Beppe Bergomi all'Accademia Inter lo scorso anno, servito sul filo del fuorigioco da Cante. Il 9 si coordina e con il destro scheggia il palo destro a Malusà battuto. Tra sofferenza varia per i tentativi disperati da palla inattiva degli ospiti, per la Pro Patria alla luce delle occasioni arriva anche quella ottenuta da Cante, il quale a botta sicura e a porta sguarnita a pochi secondi dal termine, trova la sagoma di Bagnoli che evita il gol che avrebbe messo ancora più definitivamente la parola fine al discorso qualificazione. Triplice fischio e i tigrotti di Busto Arsizio passano il turno grazie alla solidità difensiva commovente contro una delle compagini più fisiche della competizione. Nonostante la Triestina abbia avuto per la maggior parte dell'incontro il pallino e il possesso palla del gioco in mano, è la Pro Patria a collezionare le occasioni più nitide. Adesso per Bolzoni l'orizzonte riserverà i lecchesi di Mazzoleni.

IL TABELLINO

Pro Patria-Triestina 0-0
PRO PATRIA (3-4-2-1): Bongini 6.5, Miculi 7, Maccarone 7 (40' st Samaden sv), Gentile 7.5, Suatoni 6.5, Aliata 7.5, Galantucci 6.5, Marra 7, Colombo 6.5, Auci 6.5 (16' st Marini 6), Forni 6 (16' st Cante 6.5). A disp. Gadda G., Seratoni, Costantino, Rossi, Grimoldi, De Palo, Micheri, Tammaro, Menicucci, Brocchi, Barbieri, Mingirulli. All. Bolzoni 7.
TRIESTINA (3-4-2-1): Malusà 6.5, Guillen Gamboa 6 (42' st Kozlovic sv), Toffolo 7 (10' st Ellertsson 6.5), Akpa Akpro 7.5, Scialino 6.5, Panigada 6 (1' st Zaic 6), Palma 6.5, Rossi 7 (1' st Drago 6), Bortolussi 6.5, Bagnoli 7.5, Baricchio 6. A disp. Mutavcic, Korreshi, Romano, Bonfigli, Ilunga, Postorino. All. Moras 6.5.
ARBITRO: Peletti di Crema 6.5.
ASSISTENTI: Boggiani di Monza e Chirivì Simona di Collegno.
AMMONITI: Colombo (P), Guillen Gamboa (T), Rossi (T).

LE PAGELLE 

PRO PATRIA

Bongini 6.5 Decisivo sull'incornata di Bortolussi a metà ripresa, gestione sicura e sempre affidabile quando viene chiamato in causa sulle uscite da corner. 

Miculi 7 Vispo come i suoi compagni di reparto, artefice di una delle sue migliori prestazioni con la maglia biancoblù. Akpa Akpro nel primo tempo non è uno dei clienti più facili da fronteggiare, soprattutto se vaga con pericolosità da sinistra a destra creando imprevedibilità. Ma il numero 2 di Bolzoni limita i danni e nella ripresa a gran voce sa come sabotare tutti i tentativi del leader tecnico degli alabardati. Prende anche la traversa nel finale e il secondo legno della gara per i padroni di casa su sviluppo di calcio d'angolo.

Maccarone 7 Sicurezza e tempestività. Addirittura rischia l'eurogol nel finale di primo tempo con un tiro-cross dalla sinistra con il mancino che scheggia la prima traversa della gara e poi si spegne sul fondo. (40' st Samaden sv)

Gentile 7.5 Sulla fascia destra è semplicemente una diga. Diagonali precise e tempismo perfetto in copertura senza mai concedere l'uno contro uno a Bagnoli. Propositivo quando ha spazio per caricare la botta dalla distanza e quando lo fa, conclude di poco a lato del primo palo.

Suatoni 6.5 Dopo aver preso le contromisure, nella ripresa si appiccica a uomo su Toffolo, fonte di gioco principale della Triestina.

Aliata 7.5 Uomo copertina della retroguardia e non può non esserlo anche del match dopo aver collezionato il passaggio del turno senza far distruggere il muro dei tigrotti. Ineccepibile e invalicabile su ogni palla vagante in area. Ministro della difesa irriducibile fino all'ultimo respiro, prima con Panigada e poi con l'avanzamento di Bortolussi, l'ex Pro Sesto giganteggia sempre.

Galantucci 6.5 Sempre immerso nella gara in entrambe le fasi, sia nel primo tempo quando cerca l'inserimento costante di Colombo tra le linee e nella ripresa quando scende da mezz'ala ad aiutare il centrocampo, sacrificandosi sulle scorribande degli alabardati. Pericolo costante quando vede la porta anche da lontano, come nella ripresa in cui osserva Malusà fuori dai pali e prova la botta da fuori. In campo aperto quando ha metri non ci pensa due volte a bruciare il terreno, superando i limiti massimi di velocità peccando nell'ultimo tocco.

Marra 7 Velocizza costantemente le triangolazioni e mette ordine alla mediana con eleganza, qualità e quantità. Ha sempre il piede caldo alla ricerca di Colombo da riferimento offensivo, il quale conclude sopra la traversa di testa, servito proprio dal numero 8.

Colombo 6.5 Prende le distanze a Palma in profondità, colpisce il terzo palo clamorosamente di potenza a botta sicura e allunga la formazione di Bolzoni quando riesce nelle difficoltà di una gara a tratti sofferta. 

Auci 6.5 Si destreggia con raffinatezza nello stretto e riesce ad uscire seppur con qualche rischio palla al piede, slalomeggiando sulle pressioni dei friulani. Detta i tempi là davanti e toglie le castagne dal fuoco con grande sacrificio e applicazione in fase difensiva.

16' st Marini 6 Entra per dare freschezza e aumentare il passo prendendo metri, per far alzare la Pro Patria all'interno del rettangolo di gioco insieme al dinamismo di Cante.

Forni 6 Deve sopperire all'imprevisto legato all'infortunio del trascinatore Frattini. Apporta fisicità e centimetri in avanti, da riferimento possente per la ricerca alla profondità, guadagnando parecchi falli per spezzettare la pressione dei ragazzi di Moras.

16' st Cante 6.5 Entra per dare imprevedibilità negli ultimi metri e per una questione di centimetri non arriva all'assist millimetrico per Colombo, il quale scheggia il primo palo a portiere battuto. 

All. Bolzoni 7 Level up. La stagione della Pro Patria non è ancora finita, nonostante i suoi ragazzi non siano riusciti a battere la Triestina, passano il turno eliminandola con la solidità difensiva, adattandosi alla pratica andando al sodo cercando anche di modificare la propria peculiarità di calcio propositivo. Nonostante la semi sofferenza, contro una squadra esperta, però sono i tigrotti di Busto Arsizio ad avere le tre grandi occasioni ipoteticamente decisive, arrivando a colpire tre legni. Alla luce delle occasioni, Bongini è stato impegnato solamente una volta al miracolo, senza panico e acqua alla gola. Camaleontico quando nella ripresa cambia per uno spicchio di tempo e passa parzialmente alla difesa a 4. Adesso la sua testa e quella dei ragazzi è rivolta al confronto lecchese, che vedrà proseguire l'avventura solamente ad una compagine. Il gruppo non manca, la fame nemmeno.

TRIESTINA

Malusà 6.5 Trema sulle occasioni dei pali colpiti da Maccarone, Miculi e Colombo, sulla traiettoria del pallone soltanto su quest'ultimo. Impeccabile nelle uscite e battezza la sfera le poche volte che viene impensierito.

Guillen Gamboa 6 Sulla spinta di Galantucci assorbe nel primo tempo e vacilla nella ripresa. (42' st Kozlovic sv).

Toffolo 7 Faro e ago della bilancia del gioco di Moras. Sempre all'interno degli schemi di gioco da protagonista, alza e abbassa la linea quando vuole con personalità. 

10' st Ellertsson 6.5 Apporta solidità e fisicità sulle seconde palle in zona offensiva combattendo nell'area della Pro Patria. Ingresso coerente con quello del suo predecessore in campo per l'islandese fratello del centrocampista del Venezia.

Akpa Akpro 7.5 Leader tecnico degli alabardati in tutto e per tutto. Strappi poderosi nello stretto addizionati ad un mix di incredibile qualità nelle sventagliate, svolgendo un ruolo da collante tra la mediana e l'attacco. Verticalizza sempre ed è il più vivace, intraprendente dei suoi. Vera anima della Triestina e il più concreto quando manda Bortolussi e Drago davanti alla porta nel secondo tempo.

Scialino 6.5 Sicuro e a suo agio da braccetto destro del terzetto di Moras, diagonali perfettamente riuscite e quando può si sovrappone ad un maestoso Bagnoli.

Panigada 6 Pochi palloni giocabili, Aliata lo impossibilita ad entrare nel gioco.

1' st Zaic 6 Ingresso di carattere concluso con una botta sicura condotta da Akpa Akpro di prima intenzione e mette a lato.

Palma 6.5 Insormontabile su Auci nei contrasti sul primo controllo del 10 dei tigrotti. Imposta a tratti con lanci lunghi quando vede Akpa Akpro libero, in procinto di ricevere gli scarichi per appoggiare a rimorchio Rossi e Toffolo.

Rossi 7 Mette ordine e supervisiona il reparto prendendosi anche parecchi rischi da condottiero, i quali gli costano anche l'ammonizione, ma rimane fino all'ultimo minuto di primo tempo a combattere per la Triestina nonostante senta la stanchezza.

1' st Drago 6 Si rende pericoloso appena entrato, servito da Akpa Akpro e con una capocciata impegna Bongini alla battuta di reni sotto la traversa. 

Bortolussi 6.5 Prima da trequartista poi da unica punta, si spende con sponde e acuti importanti. Per una questione di millimetri non raccoglie l'invenzione di Akpa Akpro con una spizzata, per trasformarla nel possibile vantaggio. Si adopera alla sponda per Zaic nel finale, ma il centrocampista mette a lato di prima.

Bagnoli 7.5 Il più giovane in campo si infiamma dal primo al 90'. Dalla sinistra prova un cross spiovente sul secondo palo in avvio per simboleggiare un ottimo avvio dei suoi. Tasso tecnico importante e agganci da far vedere nelle scuole calcio, non abbassa la guardia nemmeno quando scende come terzino nella difesa a 4. Straripante e instancabile fino alla fine, salva anche la botta di Cante all'ultimo secondo sulla linea di porta.

Baricchio 6 L'uomo della provvidenza del ritorno della regular season, che ha regalato un punto agli alabardati, trova fiducia ma poco spazio per andare in percussione da braccetto sinistro.

All. Moras 6.5 Approccio importante in una gara che si prepara ad affrontare solamente con un risultato disponibile su tre. I suoi interpretano i primi 45' all'insegna dell'intensità e del carattere. Nella ripresa con la difesa a 4 qualcosa a livello tattico a centrocampo forse sembra venire a mancare. Non dal punto di vista dello spirito però, perchè la Triestina mantiene il pallino del gioco in lungo e in largo senza trovare le occasioni nitide sotto porta tranne quella di Bortolussi, che vanno ad inficiare sul risultato piatto. 

ARBITRO

Peletti di Crema 6.5 Nonostante si trovi a dirigere una partita fisica e molto frammentata, nei mezzi contatti si distingue per accortezza e chiarezza anche nei provvedimenti verbali. Nella ripresa non lascia mai correre sulle ripartenze per falli sul nascere delle trame, nel finale forse qualche giallo alla Pro Patria potrebbe mancare all'appello. Coerenza e correttezza.

LE INTERVISTE

Queste le dichiarazioni di Francesco Bolzoni, tecnico della Pro Patria al termine del secondo atto del confronto con la Triestina, che vale il passaggio del turno per il miglior posizionamento in classifica e la migliore differenza reti: «La Triestina è una squadra costruita per vincere e fisicamente è di un livello molto alto. Noi abbiamo faticato all'inizio poi siamo venuti fuori alla fine del primo tempo, nel secondo ci hanno messo quasi alle strette ma abbiamo avuto due occasioni nitide e probabilmente avremmo meritato di vincere». «I ragazzi sono stati pazzeschi e adesso la miccia che ci tiene vivi è sicuramente il fatto di aver passato il turno». «Premio Aliata perchè ha avuto una settimana difficile, Miculi e Maccarone anche hanno fatto molto bene, tutti i tre dietro veramente ottimi. Nel secondo tempo loro hanno cambiato qualcosa e anche noi lo abbiamo fatto ma non mi piace mettermi a 4 perchè mi sembra di non dare fiducia ai miei e quindi siamo rimasti cosi. Faccio i complimenti a tutti soprattutto a Forni e Auci che era da tanto che non partivano titolari e si sono fatti trovare pronti». Sull'infortunio di Frattini? «Probabilmente ritornerà se dovessimo proseguire ancora per molto il nostro cammino».

 

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