Under 16 A-B
24 Aprile 2025
Under 16 A-B • Riccardo Paonessa e Riccardo Marangon, attaccanti fantasisti rispettivamente di Juventus e Torino, si preparano in vista dei playoff con Verona ed Empoli.
Ormai ci siamo, i playoff sono alle porte, Juventus e Torino inseguono un sogno che si chiama Scudetto. Per rendere la stagione magica, bisogna superare i primi 180 minuti degli ottavi di finale: i bianconeri sono impegnati in trasferta contro l'Hellas Verona, che nel Girone B ha chiuso al 6° posto; i Torelli, invece, pescano l'Empoli, primo nel Girone C. Due avversari tosti per le piemontesi, che dovranno far splendere i gioielli della casa per andare avanti e continuare a credere nel tricolore.
Sulla carta, l'impegno della Juventus dovrebbe essere più fattibile rispetto a quello dei cugini granata. Ricordiamo, infatti, che i ragazzi di Claudio Grauso hanno perso appena una partita, arrivando in vetta a +16 in classifica sul Bologna, proprio l'unica squadra che ha saputo battere i bianconeri. Occhio, però, a sottovalutare l'Hellas Verona, che nel Girone B si è posizionata in sesta posizione, acciuffando in questo modo il pass per le Fasi Finali. Lo scorso anno, i gialloblù si erano arresi solo ai quarti di finali con il Milan.
Tra le 12 vittorie in campionato dei veneti, troviamo alcune sfide con le big: ad esempio proprio il Milan, fermato sia all'andata (1-0) che al ritorno (1-2), rispettivamente grazie alle reti di Dramane Bayoko, ala destra originario della Costa d'Avorio, uno dei talenti più rosei tra le fila dei gialloblù e alla doppietta di Tommaso Casagrande, esterno sinistro, capocannoniere della stagione del Verona. Stoppata per due volte anche la Cremonese, che ha concluso la regular season al quarto posto e poi tanti successi in diversi scontri diretti, come contro l'Atalanta, l'Udinese e il Cagliari. Tra i pareggi troviamo anche un 1-1 di fine marzo contro l'Inter, la regina del gruppo. Insomma, i talenti classe 2009 in mano al giovane tecnico Jacopo De Paolini (1993) - con Grauso si toglie 14 anni - hanno saputo fermare tante rivali d'élite, spesso giocando dei secondi tempi di spessore: nelle 19 gare da imbattuta, il Verona ha segnato ben 20 gol nella ripresa sui 31 totali segnati. Dunque, vietato abbassare l'attenzione per la Juventus.
Dopo i dati, passiamo al campo. Tra i pericoli maggiori, due li abbiamo già citati, ovvero gli esterni offensivi Bayoko e Casagrande, che sottolineano la grande forza delle ali d'attacco dell'Hellas, a cui si aggiunge il bomber polivalente Luca Bisoffi. In tre fanno un attacco da 21 reti totali sui 44 totali: il capocannoniere è Casagrande con 8, che lo scorso anno in Under 15 ha letteralmente fatto il devasto in virtù dei 20 gol trovati in 25 presenze. Inoltre, è il terzo giocatore del campionato (a pari merito con Mazzoleni della Cremonese e Avogradro del Milan) con la media voto più alta (7.2), appena sotto ai due bomber Luongo (Venezia) e Boccia (Cagliari). Viaggia su lunghezze d'onda simili anche Bayoko (6), uomo da 10 centri lo scorso anno; mentre per Bisoffi è la miglior stagione da quando veste il gialloblù: 7 marcature in 24 gettoni (un gol ogni 182', praticamente una volta ogni due partite). Tra gli intoccabili il numero 10 David Zanin, che ha giocato tutte le partite dal primo minuto, completandone 24 su 26, collezionando 2061' totali. Non è solo il giocatore più presente dell'Hellas, ma tra tutte le squadre del Girone B. Un instancabile nel gioco di De Paolini, un giocatore che, grazie alla sua duttilità, permette di far cambiare volto allo schieramento del Verona.
Abbiamo parlato di attacco, ora è tempo di difesa. Quella del Verona è la seconda meno battuta del campionato con 32 reti subite, due in più dell'Inter che comanda questa speciale classifica. Dunque, regna l'equilibrio, come confermato anche dai numeri: 6 delle 7 sconfitte sono avvenute con appena un gol di differenza; nei 7 pareggi per cinque volte è presente il risultato di 1-1 e uno 0-0 (quello contro il Como). Quando l'Hellas non vince, quindi, lotta e combatte fino all'ultimo, senza mai troppi danni. Merito di un reparto difensivo compatto ed affidabile, a partire dal trio dei portieri: il titolarissimo con 19 presenze su 26 è Marco Raccanello, che vanta 4 clean sheets, mentre Cunegatti e Pizzamiglio ne contano entrambi uno. Ringraziamenti speciali vanno anche ai difensori: primo fra tutti Ludovico Varali, che ha una media voto altissima (6.8) grazie anche al suo vizio del gol, 2 in questo campionato. Per le sue ottime prestazioni, è stato premiato anche con la chiamata dell'Under 17 e l'esordio contro il Monza. Non possiamo non citare, poi, il capitano Leonardo Falzoni, che con la sua leadership scherma gli attacchi avversari. Nel centrocampo due box-to-box come Tanzilli e Diombokho uniscono quantità e qualità, dando, come detto, un enorme equilibrio a questa squadra.
La pericolosità in casa Juve abbonda: il duo formato da Paonessa e Corigliano ha segnato 33 gol, praticamente i tre quarti dei gol del Verona intero, senza contare quelli di Urbano e Donati. In poche parole, la Juve sa come si segna e ha più mezzi per farlo, i 72 stagionali lo confermano. Inoltre, compensa con una difesa quasi impenetrabile (23 reti subite in 24 giornate). Per il Verona, vincere contro questa Juventus, sarebbe un'impresa storica: i bianconeri vogliono fare meglio rispetto allo scorso anno, quando si erano inchinati alla corte della Roma appena ai quarti di finale, proprio come l'Hellas. Madama vuole anche sfatare un tabù che dura da 7 anni: l'ultima - e unica - volta che è riuscita ad arrivare in finale è stata, appunto, nel 2018, quando è stata sconfitta dall'Inter per 3-0. Domenica 27 aprile il primo appuntamento alle ore 16 all'Antistadio Hellas Verona.
Per il Torino, il tutto si è complicato nell'ultima giornata di campionato: i granata perdono di misura 0-1 in casa contro il Pisa, perdono il terzo posto e scivolano al quinto. Una posizione che segna il destino ai playoff per la squadra dell'esperto Antonio La Rocca (che ha ereditato la squadra da Michele Vegliato dopo il suo passaggio in Under 18): il Genoa (salito 3°) alla fine pesca il Brescia, mentre va peggio per il Toro che agli ottavi troverà la dama del Girone C, l'Empoli, che ha stravinto il campionato con 57 punti (+5 dalla Roma).
I toscani possono essere considerati una corazzata quasi perfetta: miglior attacco con 69 reti fatte e seconda difesa meno battuta del campionato, grazie agli appena 21 gol subiti in 24 giornate. I meriti vanno divisi tra il reparto offensivo, capitanato dal capocannoniere del gruppo da 20 centri Diego Perillo - che ha compiuto un exploit clamoroso rispetto alla scorsa stagione quando si era fermato a solo 3 gol in 18 presenze (ora un gol ogni 70' e migliore per media voto 7) - e Alessandro Isidori, con un bottino di 10 reti, e il reparto difensivo: per ben 11 volte è stata mantenuta la porta inviolata. La gara di andata si giocherà sul campo del Cit Turin, dunque il Toro avrà dalla sua il tifo per cominciare nel migliore dei modi, ma l'Empoli ha in favore un dato importante: nelle 12 trasferte in campionato, ha vinto in 10 occasioni, totalizzando appena un pareggio e una sconfitta. Praticamente, gli azzurri hanno fatto meglio quando hanno giocato lontano dalle mura amiche (8 vittorie in casa).
I grandi numeri offensivi dell'Empoli hanno origine grazie ai tanti marcatori diversi, ben 16. Tantissimi. Di questi, appena due hanno raggiunto o superato la doppia cifra, ovvero i già citati Perillo e Isidori. Seguono Landi (6), Ghizzani (5), Ciampelli, Pucci e Murolo a quota 4. Un insieme vincente, a cui si aggiunge anche il difensore capitano goleador Riccardo Poggi (3), che ha battuto anche l'unico rigore realizzato della stagione empolese nel trionfo (proprio per 1-0) contro il Napoli a metà ottobre ed è inoltre lo stacanovista del gruppo (1603'). Insomma, dalla cinghia centrocampo in su i toscani sanno come far male: il Toro è avvisato.
Quest'anno l'Empoli ha praticamente vinto (o stravinto) ogni scontro diretto: 4 punti nel doppio scontro con la Roma seconda, super bis alla Lazio con tanto di 1-7 all'andata, due su due anche con la Fiorentina, entrambe le volte con un trionfo per 3-2. Se c'è un aggettivo che calza a pennello con gli azzurri è sicuramente "infallibili": 8 volte su 18 hanno segnato più di 4 gol, confermandosi come veri e propri cecchini d'area di rigore.
Dalla sua parte, il Torino negli ultimi mesi ha trovato una quadra (propiziata anche dalla difesa a 3 a quella a 4), ma soprattutto risultati: nelle ultime 9 giornate, da febbraio in poi, sono arrivati 8 risultati positivi per un totale di 20 punti messi in cassaforte, riuscendo a completare una cavalcata clamorosa dal 7° posto fino ad entrare in zona playoff. Più che l'attacco (40 i centri stagionali totali), la forza maggiore del Toro è la difesa, che ha subito solo 29 gol in virtù dei 7 clean sheets totalizzati dai due portieri Chinellato e Salaroglio, che si alternano spesso con ottimi risultati. Davanti, chi può e deve brillare, sono: Riccardo Marangon, che ha trascinato la squadra a suon di gol (5) e grandi giocate, e Federico Moraglio, il quale si conferma come il capocannoniere dei granata (6 gol) nonostante sia rimasto ai box per tutto il mese di gennaio e abbia faticato a ritrovare la condizione migliore.
Sebbene i pronostici cadano più sulla parte dell'Empoli, che nel 2019 ha anche vinto il suo unico tricolore (4-3 contro l'Inter) tutto è ancora incerto: la prima tranche andrà in scena proprio nella città della Mole, a Torino, nel campo del Cit Turin in corso Ferrucci 63 domenica 27 aprile alle 13 in punto. Le gare di ritorno, invece, sono in programma per il 4 maggio.