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Il Toro sfiora il dramma, un super Lecce ne fa 5 e conquista la salvezza

Scurto batte il suo passato, per Fioratti è la seconda sconfitta da quando siede sulla panchina della Primavera

Il Toro sfiora il dramma, un super Lecce ne fa 5 e conquista la salvezza

Emirhan Acar, autore del gol che ha aperto la gara con il Lecce ad Orbassano. Torino-Lecce 2-5.

Questa volta l'allievo non batte il maestro. L'allievo, in questo caso, è Christian Fioratti, che per due stagioni è stato il vice di Giuseppe Scurto, guarda caso, proprio l'ex allenatore del Torino Primavera e ora alla guida del Lecce. Quella dei giallorossi è una vittoria schiacciante e che non lascia né i se e né i ma: 2-5 di puro dominio. Il Toro crolla dopo aver raggiunto il vantaggio con Acar che sigla il suo terzo gol di fila, poi è tripudio leccese, che segna praticamente con tutti: Kovac pareggia, Winkelmann allunga, Yilmaz, Delle Monache e Addo dilagano. Per Fioratti è la seconda sconfitta da quando siede su questa panchina. Le già fievoli speranze di poter entrare ai playoff, ora sembrano quasi essere spente del tutto. 

Da commedia a horror

A parte una prima sgasata del Lecce che prova a partire forte, durante i primi minuti si vede di più il Toro, che alza il baricentro ben oltre la linea di metà campo e spinge. Anche le occasioni lo confermano, basta pochissimo per i granata nel trovare il vantaggio: con un disimpegno errato Winkelmann, in area, regala il pallone ad Acar, che calcia una volta ma viene murato, lo fa per la seconda e con mancino non sbaglia più all’8’. Momento di forma spettacolare per il classe 2005, in rete per la terza gara consecutiva. Cerca di rifarsi il 7 del Lecce, con un tentativo in controbalzo con il destro, che sfiora il primo palo al 14’. Il Lecce batte il martello sull’incudine ed inizia a farsi vedere consistentemente dalle parti di Plaia: chiedete ad Agrimi, che al 16’ riceve lo scarico dentro l’area piccola da Kovac e poi prova con un bel piattone ad insidiare il portiere granata, il quale, però si allunga e tocca in angolo. Nonostante un Toro che appare aver il pallino del gioco, nel giro di un paio di minuti, ai leccesi bastano un paio di occasioni - colossali - per tornare in partita. E lo fanno. Al 25’ hanno la terza, con cui colpiscono i Torelli, che soffrono da un po’: il malcapitato è Mullen, perde un contrasto in mezzo al campo con Yilmaz, il 10 recupera e poi manda in profondità Kovac, che si allarga sulla destra e con un diagonale al bacio buca il secondo palo. Lo avevamo detto, il Lecce capovolge lo spartito iniziale, tant’è che al 28’ trova addirittura l’1-2 e la ribalta: Desole legge male la traiettoria di un’apertura tentata dal solito Kovac, Winkelmann ne approfitta e fucila l’incrocio del primo palo, trafiggendo Plaia che riesce solo ad accarezzare la sfera. Adesso il Toro fatica ad uscire, sia per la fiducia ritrovata dal Lecce sia dai troppi errori, anche banali, da parte dello stesso Toro, che cerca soprattutto di colpire in contropiede. I granata si scoprono nel tentativo di acciuffare il pari, il Lecce ne approfitta e con due passaggi entra in porta al 41’: passaggio illuminante di Gorter verso Winkelmann in area, Plaia esce, ma il tedesco è intelligente e serve alla sua sinistra Yilmaz, che battezza in rete senza portiere. Il centrocampo leccese sta, per ora, dominando la gara; il Torino chiude la prima frazione in apnea. 

Tragedia mezza sfiorata

Nella ripresa il Torino cerca di reagire e ci prova con due cambi: fuori l’autore dell’unico gol Acar per Acquah (Fioratti capisce che il centrocampo del Lecce sta facendo la differenza) e Politakis per Dimitri. La reazione torinista è piuttosto rabbiosa, anche troppo, infatti si vedono tanti falli dei granata che mettono tanta volontà ma poca precisione. Precisione, quasi chirurgica, che ha trovato Delle Monache all’8’, quando ha ricevuto largo a sinistra, ha puntato Pellini, si è accentrato ed ha acceso il destro a giro, ma con un volo in stile Superman Plaia ha parato in maniera spettacolare e deviato in angolo. Sale ancora il voto di Plaia in pagella grazie ad un’altra paratona su Ubani al 15’, che ha deciso di calciare una mina direttamente da casa sua, ma l’1 granata risponde presente. Se prima lo stava facendo bellissimo, ora Delle Monache lo fa bellissimissimo al 19’: tutto nasce da un fallo commesso su di lui da Acquah sul limite dell’area; batte la punizione con il destro proprio l’ex Samp e disegna un arcobaleno coloratissimo, che si spegne dolcemente sul palo alla destra di Plaia. Il Lecce ora rischia di dilagare. Il Toro poteva essere sotto di sei o sette reti se non ci fosse stato tra i pali un miracoloso Plaia, che al 31’ salva un gol già fatto del sempre presente Delle Monache, servito con un pallonetto delizioso da Winkelmann dopo una situazione di 1 contro 4, coprendo bene il legno più vicino. A 5’ dalla fine succede di tutto, prima il colpo di testa sugli sviluppi di corner di Olsson che trova però la risposta di Rafaila, poi il calcio di rigore a causa di un calcio involontario di Agrimi sulla di Pellini. Batte dal dischetto il neo entrato Franzoni, che chiude il destro, Rafaila tocca ma non basta. Il Toro si illude di riprenderla, sì perché al primo giro di cronometro del recupero il Lecce riparte in contropiede, sulla destra Winkelmann gira lato per Addo, che prima manda al bar Mullen fintando di calciare verso lo specchio, poi se la rimette sul mancino e incrocia.

I tre punti acciuffati dal Lecce permettono di conquistare la matematica salvezza, mentre il Torino vede spengersi ogni speranza di entrare tra le prime sei del campionato. Prossima settimana c'è il Monza per provare a terminare nella parte sinistra della classifica.


IL TABELLINO

TORINO (4-1-4-1): Plaia 6, Pellini 6, Olsson 6.5, Mullen 5.5, Desole 5.5; Liema 6 (44' st Sabone sv), Politakis 5.5 (1' st Dimitri 6), Dalla Vecchia 5.5, Acar 7 (1' st Acquah 5), Sow 5.5 (25' st Franzoni 6.5), Gabellini 5 (25' st Mangiameli 6). A disp. Siviero, Rossi, Gatto, Gallo, Conzato, Djalo. All. Fioratti 5.
LECCE (4-2-3-1): Rafalia 6, Ubani 6.5, Esposito 6.5, Pehlivanov 7, Addo 7, Gorter 7, Kovac 7.5, Winkelmann 8, Yilmaz 7.5 (28' st Minerva 6), Agrimi 7, Delle Monache 7.5 (42' st Knutsen sv). A disp. Penev, Russo, Vescan-Kodor, Regetas, Brusdeilinis, Pacia, Vitale, Dell’Anna, Bozzolo. All. Scurto 7.5.
RETI (1-0; 1-4; 2-4; 2-5): 8’ Acar (T), 25’ Kovac (L), 28’ Winkelmann (L) , 41’ Yilmaz, 19’ st Delle Monache (L), 40’ st rig. Franzoni (T), 41’ st Addo (L).
AMMONITI: 11’st Esposito (L), 18’ st Acquah (T).
ARBITRO: Gangi di Enna 7
COLLABORATORI: Landoni di Trento e Consonni di Treviglio.
NOTE: Prima dell'inizio della partita, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco come indicato dalla FIGC.


LE PAGELLE

TORINO

Plaia 6 Davanti gli attaccanti del Lecce sono sempre precisi. Lui cerca sempre di metterci una pezza con i guantoni, ma spesso è costretto a guardare la palla entrare. Degne di nota le tante parate fondamentali nel secondo tempo, da ricordare quelle su Delle Monache e Ubani, con cui guadagna qualche punto in più in pagella.

Pellini 6 Qualche volta di troppo si perde Agrimi, dimenticandosi di seguirlo con le diagonali. Tuttavia, la sua prestazione è abbastanza solida sull’out di destra, seppur senza colpi di scena, a parte il rigore che conquista a 5' dal termine. 

Olsson 6.5 In quest’occasione leggermente meglio del socio di reparto. Attento su ogni lettura, soprattutto di testa, con cui annienta ogni tentativo del Lecce. Proprio con un colpo aereo arriva la sua occasione migliore, quella sugli sviluppi da corner al 40’ del secondo tempo.

Mullen 5.5 Da lui ci si aspetta sempre tanto, in quest’occasione, però, si vede leggermente sotto tono rispetto alle precedenti uscite. Perde un contrasto che sarà decisivo contro Yildiz al momento dell’1-2; Delle Monache svaria tanto e non lascia tracce, anche in questo caso fatica a chiuderlo e nel finale si fa .

Desole 5.5 Per i primi 20’ gioca quasi da ala aggiunta sul lato sinistra, ma quell’errore in disimpegno su Winkelmann gli fa perdere un pizzico di fiducia e sicurezza. Il tedesco, un cliente non facile, gli fa spesso venire il mal di testa e lui deve farsi in quattro per provare a fermarlo.

Liema 6.5 In mezzo al campo è straripante fisicamente, anche se commette qualche errorino di troppo di precisione. Recupera una miriade di pallone, rompendo l’impeto del Lecce con i suoi interventi.

Politakis 5.5 Quasi mai coinvolto nella manovra offensiva, anche perché i granata attaccano soprattutto sull’altra fascia. Tuttavia, quando riceve, non è sempre preciso nelle sue giocate in dribbling o nello scarico. Il greco non è ancora riuscito a creare un vero impatto in questo Toro.

1’ st Dimitri 6 Si vede poco. Entra con l'idea di provare a creare scompiglio in area, ma la pratica è ben diversa. Costretto, infatti, a ripiegare all'indietro per dare una mano alla difesa, perde in fretta lucidità e forze.

Dalla Vecchia 5.5 Soprattutto nel secondo tempo con l’uscita di Acar prova a raccogliere le redini dell’imprevedibilità del centrocampo. Ci prova svariando molto sul fronte, ma la corsa è spesso a vuoto e i palloni ricevuti in posizione offensiva si avvicinano allo zero.

Acar 7 Gioca solo 45’ ma li fa ad altissimo livello, provando ad essere la luce della trequarti del Toro. Segna il terzo gol consecutivo e porta in vantaggio il Torino. Ricerca sempre il movimento ad infilarsi sul centrosinistra tra il terzino e il centrale, e lo fa bene. Infatti, i difensori del Lecce non riescono sempre a chiudere quello spazio. 

1’ st Acquah 5 Non entra mai in partita. Doveva dare solidità, invece arriva spesso con tempi sbagliati ed in ritardo. Commette un fallo sanguinoso su Delle Monache che porterà poi al gol di Delle Monache. Alla fine deve uscire anzitempo per un acciacco.

Sow 5.5 Largo a sinistra tocca tantissimi palloni, ma solo un paio li riesce a trasmettere dentro l’area per i compagni. Prestazione opaca nella penombra per il 17 granata.

25’ st Franzoni 6 Si fa trovare pronto dagli 11 metri, ma a parte il rigore battuto e trasformato, gli capitano pochi palloni per cercare di fare la differenza.

Gabellini 5 Il più in difficoltà di un Toro in affanno. Pehlivanov lo segue ovunque, tra un po’ anche in panchina. Insomma, tocca pochissimi palloni soprattutto in virtù dell’ottimo lavoro del centrale leccese.

25’ st Mangiameli 6 Qualche movimento in profondità, tra l'altro non sempre partendo da posizione regolare, e poco più. Come Gabellini e tutto l'attacco granata, anche lui fatica.

All. Fioratti 5 Per troppe volte in questa stagione si è visto con calo psicologico della squadra dopo il vantaggio trovato. Anche in quest'occasione capita: Acar segna l'1-0, poi il vuoto. Il Lecce ne approfitta e il Toro sembra completamente fuor d'acqua. 


LECCE

Rafalia 6 Per 80' può dormire sogni tranquilli visto che il Toro non bussa praticamente mai alla sua porta. Poi succede di tutti negli ultimi 10': prima la grande parata sul colpo di testa su Olsson poi il rigore quasi levato a Franzoni.

Esposito 6.5 Partita pressoché perfetta. Nessuna sbavatura a parte un cartellino giallo, ottime chiusure ed interventi preziosi su Gabellini. Anche grazie a lui, il centravanti del Toro non ha trovato spazi.

Pehlivanov 7 Chiude in una gabbia strettissima Gabellini che non ne esce più. Quando recupera il pallone, è solito a ripartire da solo in velocità: le sue sgasate rischiano di fare male al Toro, ma funzionano perfettamente.

Addo 7 Trova anche la gioia personale con una giocatona su Mullen, da cui si libera con una finta pazzesca. Dietro copre ogni spazio e pertugio, gli attaccanti del Toro non riescono mai a sfondare da quella parte.

Gorter 7 La sua solidità mantiene impenetrabile il centrocampo. Forma una cinghia indissolubile con Kovac che, grazie al suo lavoro di copertura, può sganciarsi e andare ad inserirsi in area di rigore. Partita perfetta dell'ex Ajax.

Kovac 7.5 Presenza fissa dentro l'area di rigore. Prima trova il gol con cui riapre la partita, poi l'assist per Yilmaz tutto nel primo tempo. La difesa del Toro non ha saputo trovare i mezzi per fermarlo.

Winkelmann 8 Quel primo errore su Acar avrebbe potuto condizionarlo, invece, conclude la gara da migliore in campo grazie ad un gol stupendo e due assist, uno intelligentissimo per Yilmaz, l'altro - sempre intelligente - bellissimo verso Addo che la chiude. Sulla destra è una vera mina vagante.

Yilmaz 7.5 Tra le linee crea i buchi e semina il panico. Liema da solo non può fare tanto, lui attrae a sé almeno due avversari e se ne libera quasi con estrema facilità. Il gol nasce grazie al suo fiuto del pericolo, facendosi trovare al momento giusto nel posto giusto. Esce solo perché si fa male, altrimenti avrebbe continuato ancora fino a dopo domani.28' st Minerva 6

Agrimi 7 Tolta quella piccola scorrettezza che ha portato al rigore, gioca una partita di sostanza. Non si vede tanto (il Lecce attacca per di più sulla fascia opposta), ma quando prende palla fa sempre la cosa giusta.

Delle Monache 7.5 Gioca in un ruolo non propriamente suo, infatti per i primi 45' deve adattarsi e capire come muoversi, e quando ci arriva è infermabile. Crea un'occasione dopo l'altra, la prima è quel tiro a giro stupendo che costringe Plaia ad una parata clamorosa. Poi trova la rete con una punizione da far vedere e rivedere. L'assenza di una punta fissa è stata forse la mossa migliore di Scurto, che non ha lasciato tracce a due amanti del corpo a corpo come Olsson e Mullen.

Scurto 7.5 Non c'era lui in panchina per via di un'espulsione, ma il suo vice. Ma poco cambia e stravince il confronto con il suo passato. Prepara perfettamente la partita, plasmando la squadra alla perfezione: il centrocampo solido ma intraprendente è stata una delle chiavi per la vittoria, ma la vera magia è stata inserire Delle Monache centravanti, così da togliere ogni punto di riferimento a Mullen e Olsson.

ARBITRO Gangi di Enna 7 Direzione dell'incontro perfetta. Tira fuori dal taschino solo due cartellini gialli nonostante le tante interruzioni, gestisce con grande presenza ogni possibile tempo morto, ma soprattutto vede in maniera impeccabile il calcio di rigore concesso al Torino, nonostante il mucchio confusionario in area.

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