ASCOLI SERIE C - Jonathan Ciabuschi, attaccante classe 1997, ha giocato in bianconero nelle giovanili fino alla Primavera nella stagione 2015-2016, poi tanti anni nei Dilettanti
Cosa significa davvero segnare un gol allo stadio Del Duca per un ascolano doc? Per Jonathan Ciabuschi, attaccante classe 1997 dell'Ascoli, è stato un sogno che si è realizzato a metà, un desiderio che ha preso forma ma non ha avuto il sapore dolce della vittoria. In un calcio dove spesso le emozioni si mescolano con la cruda realtà dei risultati, Ciabuschi ha vissuto una serata agrodolce, un mix di orgoglio e delusione. Il suo 1° gol tra i Professionisti è comunque qualcosa che rimarrà indelebile.
IL SOGNO DI UN ASCOLANO Jonathan Ciabuschi non è un giocatore qualunque per l'Ascoli. Cresciuto con il mito della storica Curva Sud, quel settore dello stadio che pulsa al ritmo dei cori e delle bandiere bianconere, l'attaccante ha sempre sognato di indossare la maglia del suo cuore anche dopo la fine dell'esperienza nelle giovanili (arrivò fino alla Primavera nella stagione 2015-2016 ndr). E quando finalmente ha avuto l'opportunità di segnare al Del Duca, il suo cuore ha battuto forte come quello di un bambino che realizza il suo sogno più grande. «È il sogno di ogni ascolano segnare al Del Duca» ha dichiarato nel dopo partita del match con il Legnago, perso 1-2 domenica 27 l'ultima di campionato. Ma con una nota di rammarico: «L'avevo sognato in maniera diversa, volevo che valesse di più».
UNGOLCHE NON BASTA Il calcio, si sa, è fatto di momenti. E a volte, quei momenti non sono sufficienti a cambiare le sorti di una partita o di una stagione. Il gol di Ciabuschi, per quanto emozionante per il trasporto che ci ha messo il giocatore nel cercare la rete in maglia bianconera, non è stato il tocco magico capace di trasformare la realtà dell'Ascoli. «Non me lo sono goduto tanto» ha confessato l'attaccante giunto in prestito a gennaio 2025 dall'Atletico Ascoli di Serie D, sottolineando come una stagione difficile abbia pesato non solo su di lui, ma sull'intero ambiente bianconero. «Una stagione così non se la merita l’ambiente, non se la merita la società, che non ci ha mai fatto mancare nulla».
LAPRESSIONEDELLA TIFOSERIA Nel calcio, il sostegno dei tifosi è fondamentale, ma quando i risultati non arrivano, la pressione può diventare insostenibile. Ciabuschi lo sa bene: «Quando i risultati non arrivano qualsiasi tifoseria contesta la squadra». Eppure, nonostante le difficoltà, l'attaccante ascolano non ha mai smesso di credere nel suo sogno, di lottare per quella maglia che rappresenta molto più di un semplice lavoro. Quattro mesi difficili, così li ha definiti Ciabuschi. Quattro mesi in cui ogni sconfitta è stata un macigno, un peso che ha sentito il triplo rispetto a un giocatore qualsiasi. Perché quando si gioca per la squadra del cuore, ogni partita è una battaglia personale, ogni gol è un pezzo di storia che si scrive nel cuore dei tifosi. E sebbene il suo gol non abbia cambiato le sorti dell'Ascoli, ha comunque lasciato un segno indelebile nella sua carriera e nel cuore di chi ha visto in lui un simbolo di speranza e determinazione. Il suogol al Del Duca sarà sempre un ricordo speciale, un sogno che, nonostante tutto, ha preso vita.
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Commenti all'articolo
pam.serviceimpresa
29 Aprile 2025 - 14:07
Quando dovete scrivere un articolo cercate di guardare meglio la partita è non scrivete cose non vere è soprattutto scrivete la verità per meritocrazia e non per simpatia e conoscenze , grazie.
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