Under 13
01 Maggio 2025
ALCIONE UNDER 13 • Alfons Marku, la prima foto con la maglia del Siziano, la seconda in maglia Orange
Rinunciare ad andare in gita con i compagni di classe per rimanere ad allenarsi, a 13 anni, vuol dire tantissimo. Passione, dedizione immensa e voglia di fare la differenza, ogni giorno di più. Attraverso il duro allenamento, quello che poi ti permette di fare valanghe di gol e assist nel weekend, quando conta davvero. E Alfons Marku, ala classe 2012 dell'Alcione, queste cose le sa molto bene. Sono custodite saldamente nel suo vocabolario. Quello dove c'è scritto in grande, sulla prima pagina, la parola talento. Sì perché in maglia Orange questo ragazzo non ha mai smesso di stupire, e ora potrebbe essere arrivato il momento di fare lo step successivo: quello in una big del calcio italiano.
La verità si nasconde nei dettagli. Nei particolari. Quelli piccolissimi, minuscoli, invisibili agli occhi degli estranei. Quelli che ognuno di noi custodisce preziosamente dentro sé, con un velo di gelosia. L'ossessione verso i piccoli gesti che costituiscono la quotidianità. Una maturità calcistica totalmente diversa rispetto ai coetanei. Una voglia che supera ogni altra cosa: quella di vincere, sempre. E farlo aiutando la squadra nel miglior modo possibile. Con la sua velocità, con i suoi assist, con i suoi gol. È la storia di Alfons Marku, una stella tanto piccola quanto luminosa. Che irradia una luce abbagliante, che ha colpito dritto dritto negli occhi molte realtà importanti, che ora sono pronte a fare di tutto pur di accaparrarsi il suo talento.
Alfons Marku con la maglia del Siziano qualche tempo fa
Fare la differenza con i classe 2010 (due anni più grandi)? Spunta verde. Vincere premi come miglior giocatore in più tornei? Fatto anche quello. Prima alla Pievese (squadra di Pieve Emanuele, vicino a Milano), poi ai Devils di Fizzonasco per tre stagioni ed infine al Siziano. Tre belle realtà di Milano Sud, che hanno svolto un ruolo centrale nella crescita tecnico-tattica e caratteriale di Alfons. È proprio al Siziano che ha trovato la sua consacrazione, giocando (e facendo la differenza) da sottoetà. Prima come difensore centrale poi, all'ultimo anno, la svolta come attaccante. Una marea di gol, un estro fuori dal normale e dei colpi difficili da trovare in giro. Quando una persona ha il calcio nel sangue, d'altronde, c'è poco da fare.
Da qui l'interesse dell'Alcione l'estate scorsa che, con grande visione, l'ha portato a giocare in un campionato professionistico. Il risultato? Dodici gol e quattordici assist in 17 presenze. Dominante? Dominante. Ambidestro, ubriaca i difensori avversari con una serie di finte per poi concludere a rete con una freddezza e una potenza rara. Di destro, di mancino, su punizione, con un pallonetto e chi più ne ha più ne metta. Caratteristiche che l'hanno senza dubbio messo in risalto e che hanno creato una sorta di coda per metterlo in rosa la prossima stagione. Monza, Inter, Como, Atalanta, Milan. Finite? Probabilmente no. Sta di fatto che a Pasqua è andato in scena il Torneo Internazionale di Gavardo, e Alfons ha giocato con la maglia del Milan, guadagnandosi tra le altre cose una medaglia d'argento. Per l'anno prossimo chi lo sa, il destino farà il suo corso. Ma intanto, la Lombardia può essere fiera di avere un nuovo grande talento...